Articolo21: L’Italia si tolga dalle spalle la maglia nera sulla libertà dei media

ROMA – Dieci anni di vita di Articolo “21 celebrati con una assemblea nazionale  che rafforza la  battaglia per una informazione libera, senza condizionamenti.

Libertà di informare e di essere informati,  coinvolgendo forze sociali, sindacati, partiti, associazioni, cittadini insomma. Una linea che si rinnova, si adegua alle esigenze ai problemi attuali.  Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, ricorda che si tratta della “prima assemblea senza Berlusconi al governo, ma non certo senza il Berlusconismo che continua a vivere, a condizionare linguaggi e pratiche politiche, e che ha contagiato anche chi pensava di esserne immune. A noi stessi- prosegue Giulietti- alle forze politiche e sociali, ai sindacati, ai governi chiediamo di cominciare a considerare questo tema parte integrante ed essenziale della “questione democratica.” Da qui la necessità di riscrivere, con iniziative anche a livello europeo, i parametri della libertà  ed operare  una redistribuzione delle ricchezze e delle opportunità che renda effettivo il diritto all’accesso anche per gli esclusi che rischiano di diventare i “reclusi” del terzo millennio.  
Articolo 21- sottolinea- chiede ed opera perché  l’Italia  si toga dalle spalle la infamante maglia nera che ci è stata assegnata in tutti i rapporti internazionali sulla libertà dei media.”

Giulietti: subito riforma della Rai e asta per le frequenze

Immediato il riferimento a Monti, al governo,  cui saranno rivolte domande- sottolinea Giulietti- da far circolare sul web, chiedendo risposte a partire  dalla riforma della Rai,l’indizione entro maggio di un’asta onerosa per ‘assegnazione delle frequenze digitali prevedendo che una quota del ricavato serva a  a finanziare il fondo univo per lo spettacolo, l’industria dell’audiovisivo, il settore dell’editoria e dell’emittenza.  In primo piano anche una valutazione non positiva della qualità dell’informazione di cui si discuterà in una assemblea appositamente convocata. Una informazione appiattita, priva di criticità, nel senso vero della parola, nei confronti di un governo che pare indifferente rispetto ai problemi della libertà dell’informazione, più in generale della democrazia nei posti di lavoro, essenziale per garantire libertà, autonomia ai chi produce comunicazione.

L’Assemblea della  Associazione con tante nuove presenze

L’Assemblea, negli interventi, nei contenuti rappresenta il rapporto stretto fra “specialisti”, chi produce o dovrebbe produrre comunicazione, conoscenza e coloro a cui arriva l’informazione.  E  oggi c’è qualcosa di più:  a produrre informazione non sono solo più gli addetti ai lavorii ma  nuovi soggetti sociali,  giovani in particolare, che irrompono nel mondo dei media, cambiano le carte in tavola.  La platea dell’assemblea   “ avvertiva””proprio queste nuove presenze  che trovano la loro base di comunicazione in Articolo 21,  che  è diventato un fiume che riceva acqua  sì dalla sorgente ma anche da ruscelli, torrenti, rivoli. Gli interventi si susseguono,espressione di grandi e piccoli gruppi sociali, di testate, di singoli cittadini. Si va dalla giornalista  della redazione di una rivista delle suore comboniane a Ilaria Cucchi, la sorella di quel giovane morto ammazzato in carcere con un processo in corso, così avviene anche per processi simili,  dove si cercano di eliminare  verità scomode. “ Ti illumino di più,” di cui parla, Lotti, esponente del “ Tavolo della pace”, è appunto il tentativo di uscire dalla troppo lunga stagione dell’egoismo politico e mediatico per rimettete al centro i temi e i soggetti oscurati. Parlano esponenti di Giustizia e libertà, Libera, nel ricordo di Roberto Morrione, Libera Informazione,  Ossigeno, giuristi, avvocati del lavoro, stgucdenti, una associazione  di sindaci, registi, attori, cronisti di un giornale di Ferrara colpiti da querele con richieste di danni milionari, c’è Corrado Formigli, di Piazza Pulita, cui la Fiat chiede una somma spropositata  a risarcimento. Ovviamente numerosi giornalisti della Rai, anche di Mediaset, dirigenti di Usigrai, , di numerose testate.

Progetti di riforma Rai di Zaccaria e De  Zulueta

Intervengono parlamentari come Vincenzo Vita, Zaccaria che illustra la sua proposta per il rinnovo del vertice Rai, così Tana de Zulueta. Proposte volte a  restituire la Rai ai professionisti del settore e alla comunità degli utenti che pagano il canone,  per recidere, si dice, ogni cordone ombelicale con i governi, con i partiti, ma anche con le “ logge” e la  “banda” del conflitto di interessi.
Anche per la prossima nomina della autorità di garanzia per le comunicazioni si chiede un presidente di grande spessore culturale. Intanto ci si fa promotori di un appello lanciato da Loris Mazzetti perché “ Vieni via con me”, Fazio e Saviano che invia una bella lettera di adesione all’Assemblea, torni in Rai. Dai lavori conclusi da Sante della Volpe (Libera informazione) e Roberto Natali ( Presidente della Federazione nazionale della stampa, presente  anche  il segretario Franco Siddi), “gestiti  dal  unto di vista organizzativo da Tommaso Furfaro, spuntano una miriade di iniziative  in cantiere.  

In cantiere  una grande assemblea europea.

Segnaliamo una raccolta di firme per una proposta di legge  di iniziativa popolareda inviare alla Ue per una normativa antitrust. Ci vogliono un milione di firme e ci sarà da lavorare molto. Sempre all’Europa si chiede la elaborazione di una “carta della libertà dei media” e in Italia una sorta di articolo 21 bis della Costituzione che dichiari l’informazione “ bene comune”. E si lavora per organizzare una grande iniziativa europea che veda insieme tutti i soggetti del mondo della comunicazione.

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