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Partite IVA dimenticate: pressione nfiscale pari al 51%
Matteo Renzi, secondo i calcoli effettuati dall’Ufficio studi della CGIA, nei mille giorni in cui è stato alla guida del Paese ha abbassato le tasse in misura strutturale per oltre 21 miliardi di euro. Questi vantaggi fiscali, però, hanno interessato solo alcune categorie professionali: i lavoratori dipendenti e le imprese, soprattutto quelle di medio-grande dimensione. Per poco meno di 3 milioni di partite Iva - costituite da artigiani, da commercianti e da lavoratori autonomi senza dipendenti - i benefici, invece, sono stati pressoché nulli.
No a più Iva, meno cuneo fiscale
“No all’aumento dell’Iva per finanziare la riduzione del cuneo fiscale. Questa operazione, infatti, non sarebbe a somma zero. Se a seguito di un’eventuale riduzione del costo del lavoro i vantaggi economici ricadrebbero su imprese e/o lavoratori dipendenti, il rincaro dell’Iva, invece, lo pagherebbero tutti. In particolar modo i più deboli, come i disoccupati, gli inattivi e i pensionati che, invece, dal taglio delle tasse sul lavoro non beneficerebbero, almeno direttamente, di alcun vantaggio”.
Fisco: Corte Ue, legittimo sistema calcolo Iva pro-rata
BRUXELLES - Il sistema italiano di calcolo dell'Iva col metodo del pro-rata per le imprese che hanno attivita' tanto soggette a imposizione quanto esenti e' legittimo e conforme all'obiettivo della direttiva Ue di autorizzare criteri semplificati di calcolo dell'Iva e della detrazione.
Tassare le pensioni alte per evitare aumento IVA
VENEZIA - Al netto della uscite per le pensioni e gli interessi sul debito pubblico, che ammontano al 21,5 per cento del Pil, la nostra spesa è tra le più basse d’Europa. Stornando queste due voci, le nostre uscite sul Pil si attestano al 29,7 per cento, in Germania al 31,4 per cento, in Francia al 39,9 per cento. La media dell’eurozona è al 33,9 per cento. Tra i big solo la Spagna spende meno di noi: 29,3 per cento sul Pil.
Partite Iva. Solo il 6% sarà interessato alle nuove tutele
Iva. Nel 2015 le imprese hanno anticipato allo Stato 5,8 miliardi
ROMA - Nei primi 11 mesi del 2015, circa 2 milioni di imprese italiane che hanno lavorato per la Pubblica amministrazione (Pa) sono state “costrette” ad anticipare alle casse dello Stato 5,8 miliardi di euro.
Iva. Anche solo pensare di aumentarla è demenziale
ROMA - Anche se fossero semplici voci, quelle relative alle modifiche delle percentuali IVA, non ci piacciono proprio per nulla, anche a fronte dell'ultima esperienza dell'aumento IVA dal 21 al 22%. Ipotesi contrastata da tutti i gruppi parlamentari che ben presto, poi, è diventata realtà, ottenendo effetti deleteri sia per l'aumento di prezzi e tariffe e sia ribadendo un'ulteriore contrazione dei consumi. Le ultime notizie parlano di rincaro della quota agevolata dal 4% al 10%, e che riguarderebbe beni importanti, quali quelli alimentari e quelli delicatissimi in campo sanitario.
DEF, molte perplessità e qualche speranza
Al netto dei suoi toni e dei suoi modi, lontani anni luce dalla nostra concezione della politica e delle istituzioni, dobbiamo ammettere che per una volta Matteo Renzi è stato bravo.
Cgia. Taglio cuneo, penalizzate partite IVA senza dipendenti
VENEZIA - Alla luce delle indiscrezioni emerse nelle ultime ore sull’imminente provvedimento del Governo Renzi, pare di capire che tra i soggetti attivi del mondo del lavoro a non beneficiare di alcun vantaggio economico dalla riduzione del cuneo fiscale saranno solamente le partite Iva senza dipendenti.
Cgia. Crollo delle partite IVA. Ecco le ragioni della protesta
Dal 2008 hanno cessato l’attività 415 mila autonomi. Crollo dei lavoratori in proprio: ovvero artigiani, commercianti e agricoltori: -345.000. Particolarmente critica la situazione in Sardegna e in Calabria. Sulle micro imprese pressione fiscale media attorno al 50 per cento