Rifiuti. La protesta torna in piazza, Sottile insiste su Falcognana

ROMA – Vicenda sempre più confusa quella della discarica a Falcognana.  La giornata è cominciata con la risposta del ministro ai Beni culturali Massimo Bray all’interpellanza presentata dal  capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta.

La relazione del ministro Bray ‘differentemente’ interpretata a seconda degli schieramenti,  ha provocato un botta e risposta tra Pd, Pdl, comitati no discarica e Goffredo Sottile. Da una parte la certezza di Marco Miccoli (deputato Pd) che ha intravisto nelle parole del ministro un via libera alla discarica al Divino Amore, dall’altra invece i comitati che hanno letto nel discorso di Bray la contrarietà alla sua realizzazione. Il ministro Bray ha infatti definito Falcognana “Paesaggio agrario di rilevante valore” quindi sottoposta a diverse “prescrizioni” che “prevedono il rispetto di una serie di vincoli con riferimento al recupero e ampliamento di discariche già esistenti. Viceversa, la realizzazione di nuove discariche non è consentita”. Bray ha inoltre ricordato che “l`area individuata per ospitare la nuova discarica della città di Roma rientra in un più vasto perimetro, riguardante l’ambito meridionale dell`Agro romano, compreso tra le vie Laurentina e Ardeatina (Cecchignola, Tor Pagnotta, Castel di Leva, Falcognana, S. Fumia, Solforata) dichiarata di notevole interesse pubblico con decreto del direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio del 25 gennaio 2010”.

In giornata è seguito l’intervento del commissario Goffredo Sottile alla commissione Ambiente del Senato. In questa sede Sottile ha spiegato che la zona intorno alla discarica di Falcognana sarà interessata da un traffico di mezzi pesanti ridotto. Ogni giorno, infatti, transiteranno dodici camion che trasporteranno 25 tonnellate ciascuno di rifiuto trattato, per un totale di 300 tonnellate al giorno. Ha quindi ribadito di avere le idee molto chiare su Falcognana: “Non avverto questa necessità di riflettere, perché ho le idee chiare”. Infine ha dichiarato di voler autorizzare la discarica  per sei mesi per accogliere una quota dei rifiuti trattati della Capitale”.  Ha poi aggiunto:  “Non portiamo nulla di più di quello che la discarica è già autorizzata a ricevere. Si tratta di rifiuti che essendo trattati, perdono le caratteristiche odorose. Certo qualcosa rimane ma non si diffonde nell’aria”. Infine ha voluto ribadire che i mezzi che trasporteranno i rifiuti a Falcognana accederanno alla discarica passando per via di Porta Medaglia e non per l’Ardeatina.

L’intervento di Sottile al Senato tuttavia ha creato non poche perplessità tanto più che proprio il presidente della Commissione Ambiente, Giuseppe Marinello, a margine dell`audizione del commissario si è espresso in questi termini: ” La relazione del commissario straordinario prefetto Sottile, non ci convince affatto: riteniamo infatti che la discarica di Falcognana sia inadeguata a ricevere i rifiuti di Roma e peraltro andrebbe eventualmente sottoposta ai pareri del ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero dei Beni culturali e ambientali. Le percentuali di differenziata dichiarate dall`Ama e le residuali percentuali di rifiuti, andrebbero verificate da organismi terzi e indipendenti: non si può individuare una discarica sulla base di argomentazioni prive di riscontri degli esperti”.  Il presidente Marinello ha poi annunciato: “A breve convocheremo in Commissione Ambiente al Senato il sindaco di Roma Marino e il governatore del Lazio Zingaretti, anche perché abbiamo l`impressione che, rispetto alla road map tracciata nei mesi scorsi dall’ex ministro Clini, la Regione abbia operato con notevoli ritardi che oggi stiamo scontando”.

Ma non è tutto, la giornata si è caratterizzata anche per il corteo organizzato dal Presidio No Discarica Divino Amore che, sulle note di “Another brick in the wall” dei Pink Floyd, è partito alle 18.00, proprio dal sito dove dovrebbe sorgere la discarica e si è diretto verso il Santuario del Divino Amore. Dapprima una manifestazione con meno di un migliaio di persone ma poi, lungo il tragitto, diversi gruppi più piccoli di manifestanti si sono uniti stradafacendo. La questura ha parlato di circa 1200 persone a metà tragitto. La meta è stata raggiunta dopo due ore di pellegrinaggio.  Ad attendere i manifestanti, Don Fernando, il parroco del Santuario, che sin dal primo giorno ha sposato la causa e la lotta contro la discarica di Falcognana. E’ significativo che voi abbiate chiesto di concludere qui il corteo”, così Don Fernando ha salutato il corteo all’arrivo al Santuario. “Siamo davanti alla torre del primo miracolo, dove è iniziata la storia di questo santuario. Essere qui significa sperare che quello che gli uomini non possono, può accadere grazie all’intercessione di Maria. Oggi chiediamo un nuovo miracolo: che non ci sia la discarica al Divino Amore, questa è una terra sacra. Quando ci rassegniamo – ha continuato Don Fernando – è il momento in cui abbiamo perso, invece noi dobbiamo continuare. È importante concludere con una preghiera che accomuna tutti, anche chi non crede”. Dopodiché, tenendosi per mano, i manifestanti hanno formato una catena umana e recitato un Ave Maria ed un Padre Nostro. Don Fernando ha concluso dicendo: Liberaci Signore da tutti i mali specialmente da quello della discarica”. Don Fernando ha poi invitato tutti a partecipare alla manifestazione del 21 settembre che partirà da Piazza della Repubblica e terminerà in Piazza Ss Apostoli. Il corteo si è concluso con una fiaccolata, i manifestanti in processione con piccoli ceri accesi tra le mani sono tornati al presidio, al km 15.300 della via Ardeatina, dove dovrebbe sorgere la nuova discarica di Roma.

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