Roma. Marino approva il Bilancio. Evitato il commissariamento e sconfitta la destra

La manovra finanziaria era stata ereditata da Alemanno che non era riuscito a licenziarla

ROMA – Il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, dopo la maratona notturna che ha portato all’approvazione del Bilancio di Roma Capitale, evitando il Commissariamento, ha detto la sua in una affollata conferenza stampa i Campidoglio. La manovra contabile, raccolta in un maxiemendamento da 6,5 miliardi di euro, è riuscita a oltrepassare le ‘Forche Caudine’ tese dall’opposizione, che è stata affondata con il ricompattamento della maggioranza. Nella notte la partita si è chiusa a favore di Marino con 29 voti favorevoli, 16 contrari ed un astenuto. Quanto alla parte decisamente più interessante, ed in attesa che Roma sia considerata a tutti gli effetti Capitale della Nazione, gli investimenti toccano quota 540 milioni per il 2013 (molti dei quali già indirizzati ndr) e 133 nel 2014. Roma avrà poi una disponibilità di entrate tributarie pari a 2,9 miliardi nel 2014 per poi salire nel 2015-2016 a 3,2 miliardi di euro. Quanto alla spesa corrente, l’Amministrazione Marino ha invertito una pericolosa rotta, fissando i paramentri certi a 5,1 miliardi per il 2013, per poi passare nei due anni successivi prima a 4,8 (2014) e poi a 4,5 (2015). Di fronte alla possibilità di un Commissariamento Marino si è mostrato più che entusiasta per il risultato: “Questa approvazione è solo l’inizio. Da stamattina (sabato 7 dicembre ndr)  l’assessore Morgante è già al lavoro per il vero bilancio, quello del 2014. La prossima settimana definiremo il bilancio 2014 che non si fa a Natale del 2014 ma entro le prossime settimane: tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 tenendo conto della manutenzione stradale, della rigenerazione urbana, del contrasto all’abusivismo. Abbiamo iniziato, inoltre, a lavorare per la ricerca di fondi europei, uno degli elementi per rilanciare la città”. Poi la bordata nei confronti del suo predecessore, Gianni Alemanno: “Abbiamo sanato una situazione che apparteneva al passato, in cui noi avevamo partecipato al 5% alla spesa di bilancio. Era un bilancio che apparteneva alla giunta che ha governato fino a giugno”. Marino ha anche voluto puntualizzare sulla tenuta della sua compagine di governo: “Squadra che vince non si cambia”. 

Poi sull’opposizione che ha inchiodato per giorni l’Aula Giulio Cesare a colpi di richieste di variazione nei capitoli di Bilancio: “Centinaia di migliaia di emendamenti hanno richiesto un lavoro straordinario e una sentita e forte gratitudine va ai funzionari dell’amministrazione. Hanno tutti lavorato giorno e notte per il voto di ieri sera perché ogni giorno perso era un giorno perso alla costruzione del nuovo percorso. E grazie a tutta la maggioranza, ai capigruppo, al presidente d’aula e un grazie particolare a Daniela Morgante che ha saputo tenere la barra dritta per un bilancio rigoroso”. Ed ancora una staffilata al Centrodestra che ha pensato bene di non accettare il verdetto dell’Aula ed ha pensato bene di ricorrere alla magistratura amministrativa: “Provo un sentimento di stupore” per il ricorso al Tar presentato da alcuni consiglieri di opposizione in merito al bilancio approvato. “C’era una squadra che aveva il compito di fare il bilancio di previsione dell’anno solare, da fare all’inizio dell’anno. 

 

Questa squadra non lo ha fatto e ha proceduto in maniera disordinata mettendo in conto 500 milioni che non ci sono più. Quella squadra è stata sostituita da una nuova squadra che ha dovuto riparare alla situazione trovata senza le cosiddette ‘manovrine d’aula. E l’ex squadra oggi ci dice: ‘Nonostante voi ci siate riusciti, noi vi denunciamo al Tar’. A me sembra bizzarro”. Soddisfazione per l’approvazione del Bilancio è stata espressa anche dal Presidente dell’Assemblea Capitolina, Mirko Coratti: “Vorrei esprimere un ringraziamento all’aula e ai gruppi che la compongono. Dopo la concitazione iniziale delle prime sedute della sessione di bilancio la discussione è stata ricondotta a compostezza da parte di tutti. Al di là delle posizioni politiche espresse si tratta di un segnale di responsabilità nei confronti dell’intera città. Mi auguro che tale condotta possa essere portata avanti anche in futuro. Esprimo inoltre – prosegue la nota – un plauso al personale capitolino per l’enorme lavoro che ha svolto in questi giorni di convulsa attività per approvare un Bilancio complesso come quello 2013. E’ stata la prima volta, infatti, che una mole di atti correttivi (quasi 300 mila tra emendamenti e o.d.g.) è stata sottoposta al vaglio dell’Assemblea capitolina. Come Presidente, mi preme evidenziare come il lavoro che ci ha impegnato nei giorni scorsi qualifichi l’autorevolezza dell’Assemblea. Roma da oggi ha messo in ordine i propri conti. Si tratta di un primo passo che anticipa la sfida che attende l’amministrazione Capitolina nel 2014. Sono fiducioso che già nelle prossime settimane si possa iniziare il lavoro per dare alla capitale un vero bilancio di previsione al fine di invertire quella tendenza al declino che ha investito Roma. La priorità ora è avviare tutte le iniziative necessarie per far ripartire la città ed aggredire la crisi economica che colpisce le famiglie e le imprese”.

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