Renzo Piano coinvolge i romani nella riqualificazione della periferia

 

ROMA – Sabato 11 e domenica 12 ottobre si presentano alla città e ai residenti del Municipio III di Roma le prime azioni di riqualificazione e uso temporaneo dell’area sottostante il Viadotto dei Presidenti, da anni in stato di abbandono. “Sotto il Viadotto” nasce dall’iniziativa di G124, il gruppo di lavoro del senatore Renzo Piano sulle periferie e la città che sarà, che a Roma è coordinato dall’architetto Massimo Alvisi e vede la partecipazione dei giovani progettisti Eloisa Susanna e Francesco Lorenzi.

In anticipo rispetto alla presentazione dei suoi primi risultati alla Camera dei Deputati, al Senato e alla stampa, prevista alla fine del prossimo novembre, il programma G124 – il gruppo di lavoro del senatore Renzo Piano sulle periferie e la città che sarà – presenta le prime azioni di riqualificazione messe in atto nelle periferie delle tre città italiane sulle quali l’indagine si è fin qui concentrata: Torino, Catania e Roma.

Coordinati dai tre tutor scelti dal senatore Piano (Massimo Alvisi, Mario Cucinella e Maurizio Milan), i 6 giovani architetti selezionati con bando pubblico si stanno occupando della trasformazione delle periferie delle nostre città. Nei tre casi di Torino, Catania e Roma si è pensato di agire con interventi puntuali che possano fungere da volano per il rilancio delle economie locali attraverso il coinvolgimento degli abitanti nei processi di trasformazione, stimolando il loro senso di appartenenza. “Così che ogni cittadino”, come ha detto Renzo Piano, “possa contribuire a rendere più bella la polis che sarà”.

In particolare a Roma il Gruppo G124 opera sul Viadotto dei Presidenti, in un territorio che si estende tra il fiume Aniene e la Riserva Naturale della Marcigliana nella parte nord-est della capitale. Sabato 11 e domenica 12 ottobre verrà ufficialmente presentato alla città e ai residenti del Municipio III di Roma l’intervento di riqualificazione e uso temporaneo dell’area sottostante il Viadotto dei Presidenti, che giaceva abbandonata da anni, e che si inserisce nel più complesso progetto di pianificazione e trasformazione dell’asse ex carrabile del Viadotto in pista ciclabile e “Green Line” di Roma. “Sotto il Viadotto”, questo il nome del progetto, nasce dall’iniziativa di G124 a Roma (Massimo Alvisi, tutor; Eloisa Susanna e Francesco Lorenzi) con la collaborazione di Greenapsi Associazione Viadotto dei Presidenti e Associazione Interazioni Urbane, e in sintonia con la pubblica amministrazione e le realtà presenti e attive sul territorio. 

Obiettivo dell’iniziativa è rivitalizzare uno spazio abbandonato e, attraverso un intervento sulla microscala, innescare un processo di trasformazione più ampio che coinvolga l’intera infrastruttura. Nello specifico, a seguito di una fase preliminare in cui è stata coinvolta la comunità locale (nell’ambito del progetto europeo TUTUR), si è arrivati a formulare una proposta progettuale che prevede la ‘riattivazione’ di una parte dello spazio sottostante il sistema infrastrutturale del Viadotto dei Presidenti, corrispondente alla “stazione Serpentara” Massimo Alvisi, tutor di G124 a Roma, ha affermato: “questa prima iniziativa costituisce un momento importante per incoraggiare istituzioni, associazioni, cittadini a guardare a un possibile rinnovamento delle aree marginali delle grandi e piccole città italiane. Intervenire in queste aree richiede, come ha affermato Renzo Piano, una estrema delicatezza. Ma a fronte di un intervento leggero e ben messo a fuoco posso nascere opportunità consistenti sia sul piano sociale sia su quello economico. L’architettura, davanti a casi come questo, è portata a ridefinire i propri criteri di intervento e a ricercare nuovi percorsi per offrire qualità a luoghi in attesa.”

 

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