Discarica Divino Amore. Torna la paura rifiuti

Autorizzati nuovi codici cer per lo smaltimento dei rifiuti

ROMA  – La valutazione d’impatto ambientale non lascia scampo ai cittadini romani dell’agro romano, in quanto, come un fulmine a ciel sereno, sono stati autorizzati nuovi codici Cer per la discarica di Via Ardeatina. 

L’allarme lo lancia Alessandro Lepidini (PD), Presidente della Commissione Ambiente, mobilità e periferie del IX Municipio: “Con determinazione del 9 dicembre 2015, a conclusione del procedimento VIA (valutazione di impatto ambientale), il preposto ufficio regionale ha espresso parere positivo sulla compatibilità ambientale dei richiesti nuovi codici CER (catalogo europeo dei rifiuti) tra i quali ci sono ben 58 rifiuti classificati come pericolosi”. 

“Il provvedimento, la cui efficacia è esplicitamente subordinata ad una rigorosa verifica di ottemperanza, – prosegue Lepidini – rappresenta però un allarmante e ulteriore avanzamento verso l’autorizzazione al conferimento alla Falcognana di quasi 200 nuovi codici, dei quali come detto 58 pericolosi, con  ben 8 della classe 17 “rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il terreno proveniente dai siti contaminati).

“Vi è quindi grande preoccupazione perché l’acquisizione della VIA apre comunque le porte al procedimento AIA (autorizzazione integrata ambientale), perché ciò rappresenta un’ombra pesante per gli abitanti delle nostre comunità con il serio pericolo dell’ennesima violenza al nostro territorio. Se pur non trascurabile, anzi positiva, l’esplicita prescrizione della VIA di valutare il livello naturale di fondo sito specifico delle acque di falda e del suolo che dovrà svolgere IRSA-CNR a spese dell’operatore, proprio al fine di escludere univocamente la correlazione dell’attività della discarica e i riscontati superamenti delle CSC, di fatto, nel quadro dell’AIA, la caratterizzazione della discarica, resta il fatto che – prosegue Lepidini – come rilevato dal verbale di accertamento di Arpa Lazio (2015) tra i due teli di impermeabilizzazione vi è del percolato, ma più correttamente bisognerebbe di liquido”. 

“E’ quindi necessario attivare da subito  la verifica della tenuta del sistema di impermeabilizzazione di fondo e delle sponde degli invasi Lotto I e Lotto II attraverso analisi di campo quali indagini geoelettriche o tomografiche come richiesto unanimemente e con il contributo determinate di tutte le forze politiche dal Consiglio del IX Municipio ad Agosto 2015. D’ora in avanti, Costituzione alla mano, – conclude il Presidente della Commissione ambiente – intraprenderemo ogni necessaria iniziativa perché mai e poi mai la salute e il futuro delle nostre comunità saranno sacrificate a beneficio del profitto, contrastando con ogni mezzo questa brutale violenza al nostro territorio.

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