Roma violenta. Hanno un volto gli assassini che hanno ucciso a Torpignattara

ROMA – Hanno un volto e un nome i due uomini che mercoledì hanno ucciso un cittadino cinese e la figlia di nove mesi in una rapina nel quartiere di Torpignattara.

Nel panico della fuga i due hanno lasciato impronte sullo scooter, sui caschi e su una delle borse rapinate e abbandonate col denaro. Macchie di sangue, forse dei killer, sulle banconote. Ma ad incastrarli i due sicari ci sono anche le immagini riprese dalla telecamera attraverso le quali sono stati riconosciuti. Si tratta di due cittadini di origine marocchina.

Uno di loro ha 30 anni una condanna per rapina e un’espulsione, l’altro è un ventenne con piccoli precedenti. La magistratura ha emesso due decreti di fermo  per il duplice omicidio avvenuto il 4 gennaio scorso. Intanto arriva la notizia che i negozi  cinesi di piazza Vittorio a Roma rimarranno chiusi domani. Da qui, infatti, è prevista la partenza del corteo per ricordare Zhou Zheng e sua figlia Joy uccisi mercoledì scorso nella capitale. Lo riferisce il presidente dell’associazione dei ristoranti cinesi di Roma, Sergio Wu. “Sarà una marcia per esprimere le condoglianze alla famiglia delle vittime e anche per mandare un messaggio di pace ha detto Wu .  Ci aspettiamo 5-10 mila persone, non solo della comunità cinese, ma anche italiani, filippini, chiunque voglia unirsi a noi, pacificamente”. Nella fiaccolata da piazza Vittorio al luogo del duplice omicidio a Torpignattara, ha aggiunto Wu, i partecipanti porteranno una candela e fiori bianchi.

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