Da un recente studio emerge un nuovo percorso che le cellule cancerose del glioblastoma utilizzano per infiltrarsi nel cervello.
Questo studio, condotto da gruppi di ricerca canadesi e americani guidati dal Singh Lab presso la McMaster University, ha anche rivelato una terapia promettente che può bloccare e uccidere questi tumori.
Pubblicata su Nature Medicine, la ricerca offre nuove speranze e potenziali trattamenti per il glioblastoma, la forma più aggressiva di cancro al cervello. Le attuali terapie, come la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia, spesso non riescono a prevenire la ricomparsa dei tumori, limitando la sopravvivenza dei pazienti a pochi mesi.
Gli scienziati hanno utilizzato la tecnologia di editing genetico su larga scala per identificare un nuovo percorso utilizzato per la guida assonale, un asse di segnalazione che aiuta a stabilire l’architettura normale del cervello. Il tumore sfrutta questo percorso per invadere il cervello.
Bloccando questo percorso, gli scienziati sperano di fermare la diffusione invasiva del glioblastoma e di uccidere le cellule tumorali che non possono essere rimosse chirurgicamente.
Un’altra ricerca innovativa, condotta dalla Keck School of Medicine della USC, ha utilizzato l’intelligenza artificiale (AI) per riprogrammare le cellule del glioblastoma, trasformandole in cellule dendritiche che possono identificare le cellule cancerose e dirigere altre cellule immunitarie a ucciderle. Questo approccio ha aumentato le probabilità di sopravvivenza fino al 75% nei modelli murini di glioblastoma.
Inoltre, uno studio della Northwestern University ha utilizzato la tecnologia a ultrasuoni per superare la barriera emato-encefalica e fornire una combinazione di farmaci chemioterapici e immunoterapici direttamente al cervello umano, migliorando il riconoscimento delle cellule tumorali da parte del sistema immunitario.
Questi progressi rappresentano passi significativi nella lotta contro il glioblastoma, offrendo nuove speranze per trattamenti più efficaci e prolungando la sopravvivenza dei pazienti affetti da questo devastante cancro al cervello.