L’Università di Firenze ha intrapreso un ambizioso percorso verso le stelle, partecipando al partenariato esteso “Space it Up”, un progetto strategico finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
Questo progetto, che beneficia di un investimento di ottanta milioni di euro, mira a rivoluzionare la ricerca nelle scienze spaziali in Italia. Il consorzio coinvolge trentatré enti, tra università, centri di ricerca e industrie, che collaboreranno in modo sinergico e interdisciplinare per affrontare le principali sfide scientifiche e tecnologiche legate all’esplorazione dello Spazio.
Il progetto “Space it Up” vede la partecipazione di cinque dipartimenti dell’Università di Firenze: Scienze della Terra, Fisica e Astronomia, Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, Ingegneria Industriale e Architettura.
All’interno del progetto, l’Ateneo fiorentino sarà coinvolto in quattro “spoke”: due relativi alla macroarea di ricerca “Osservazione della Terra” (Spoke 5 – Protezione del pianeta; Spoke 7 – Sviluppo sostenibile del pianeta) e due appartenenti alla macroarea “Esplorazione extraterrestre” (Spoke 8 – Esplorazione umana e robotica; Spoke 9 – Habitat, space and science).
L’Università di Firenze è stata designata come co-leader dello Spoke 9, condividendo questo ruolo con l’Università di Padova. Lo Spoke 9 si focalizza sullo studio degli ambienti e delle risorse extraterrestri, con l’obiettivo di rendere possibile la permanenza umana nello spazio per periodi prolungati, facilitando future missioni e insediamenti su corpi celesti come la Luna e Marte.
Giovanni Pratesi, delegato dell’Ateneo per “Space it Up”, sottolinea l’importanza strategica del progetto: “L’Università di Firenze è in prima linea in un’iniziativa di grande rilevanza. Le sfide che affronteremo non solo produrranno importanti risultati scientifici, ma contribuiranno anche alla formazione di nuove figure professionali altamente qualificate, promuovendo lo sviluppo e l’avanzamento delle scienze spaziali in Italia e consolidando il ruolo di primo piano del nostro Paese a livello internazionale.”