Tumori seno e sangue. Arriva un farmaco rivoluzionario

Nuove ricerche suggeriscono che un farmaco attualmente impiegato nel trattamento del tumore al seno potrebbe essere efficace anche per alcune forme di tumori del sangue.

Due studi condotti dalla Washington University School of Medicine di St. Louis, pubblicati su Nature Communications e Blood Cancer Journal, indicano che l’inibizione della proteina RSK1 potrebbe ridurre l’infiammazione e bloccare la progressione di specifiche neoplasie mieloproliferative (MPN) e di una forma aggressiva di leucemia mieloide acuta (LMA).

Un nuovo approccio terapeutico

L’inibitore RSK1, già in fase di sperimentazione clinica, potrebbe accelerare la sua applicazione anche nel trattamento di tumori ematologici. Attualmente, le MPN sono malattie croniche che possono evolvere in LMA secondaria, una forma altamente aggressiva e con prognosi sfavorevole.

Non esistono cure risolutive per le MPN, ma il trattamento mira a gestire sintomi debilitanti come affaticamento, sudorazione notturna, perdita di peso e ingrossamento della milza. L’uso di inibitori di RSK1 potrebbe rappresentare una svolta, impedendo la progressione della malattia e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

Efficacia dimostrata su modelli animali

Lo studio pubblicato su Nature Communications ha evidenziato che l’inibizione di RSK1 nei topi ha contribuito a ridurre la fibrosi nel midollo osseo e a eliminare il tumore nel 96% dei casi dopo quattro settimane di trattamento. Inoltre, ha impedito la trasformazione delle MPN in LMA secondaria. Nel secondo studio, pubblicato su Blood Cancer Journal, il farmaco ha mostrato efficacia nel trattamento della LMA FLT3-ITD, una variante non derivante da MPN, riducendo la resistenza ai trattamenti standard.

Un farmaco con ampie potenzialità

Il farmaco sperimentale PMD-026, somministrato per via orale, è attualmente in fase di sperimentazione clinica nel trattamento del tumore al seno metastatico, mostrando un buon profilo di tollerabilità con effetti collaterali minimi.

Studi precedenti hanno individuato DUSP6 come un’importante proteina coinvolta nella progressione delle MPN e hanno chiarito i meccanismi d’azione di RSK1. L’inibizione di questa proteina potrebbe dunque rappresentare un nuovo approccio terapeutico per i tumori del sangue.

Secondo Stephen T. Oh, professore associato di medicina e co-direttore della Divisione di Ematologia presso la Washington University School of Medicine, “questi studi identificano RSK1 come un bersaglio terapeutico innovativo per MPN e LMA, aprendo la strada a future sperimentazioni cliniche sull’uomo”.

Stephen T. Oh, professore associato di medicina e co-direttore della Divisione di Ematologia presso la Washington University School of Medicine

Questi risultati potrebbero rappresentare una svolta nel trattamento dei tumori ematologici, offrendo nuove prospettive terapeutiche per i pazienti affetti da queste patologie complesse.

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