Nuovi risultati dagli studi DREAMM-7 e DREAMM-8: belantamab mafodotin cambia le prospettive terapeutiche
Una rivoluzione nella cura del mieloma multiplo arriva dagli studi clinici DREAMM-7 e DREAMM-8, presentati al Congresso della Società Europea di Ematologia (EHA) in corso a Milano. I dati evidenziano che una terapia di combinazione a tre farmaci, basata su belantamab mafodotin, offre un prolungamento della sopravvivenza libera da malattia fino a 36,6 mesi, rispetto ai 13,4 mesi ottenuti con la terapia standard.
Riduzione del rischio di decesso e terapie più accessibili
Con un follow-up mediano di 39,4 mesi, lo studio DREAMM-7 ha dimostrato una riduzione del 42% del rischio di morte, secondo la valutazione di un comitato di revisione indipendente. Questo studio, condotto su 494 pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, confronta due combinazioni terapeutiche:
- BVd: belantamab mafodotin + bortezomib + desametasone
- DVd (standard attuale): daratumumab + bortezomib + desametasone
I risultati suggeriscono una netta superiorità del regime BVd, anche in pazienti precedentemente trattati e refrattari a lenalidomide, farmaco ampiamente utilizzato in prima linea.
DREAMM-8: miglioramento clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione
Lo studio DREAMM-8, randomizzato e multicentrico, ha coinvolto 302 pazienti, tutti precedentemente esposti a lenalidomide. Ha confrontato:
- BPd: belantamab mafodotin + pomalidomide + desametasone
- PVd: bortezomib + pomalidomide + desametasone
Il gruppo BPd ha registrato una sopravvivenza libera da progressione di 32,6 mesi contro i 12,5 mesi del gruppo di controllo. Dopo un anno, l’80% dei pazienti trattati con BPd era vivo e senza progressione, rispetto al 67% del gruppo PVd.
Belantamab mafodotin: efficacia e praticità nella somministrazione
Secondo il prof. Alessandro Corso, Direttore della Struttura Complessa di Ematologia e del Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale di Legnano – ASST Ovest Milanese, “i risultati di DREAMM-7 mostrano un significativo avanzamento terapeutico, mentre DREAMM-8 evidenzia efficacia anche in pazienti con resistenza multipla”. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla somministrazione in regime ambulatoriale, senza necessità di pre-medicazioni o ospedalizzazione, rendendo il trattamento più accessibile anche nei centri periferici.
Verso una nuova strategia terapeutica
Gli studi DREAMM-7 e DREAMM-8, sostenuti dal parere positivo del Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA, aprono la strada a una revisione delle linee guida terapeutiche, già dalla prima recidiva del mieloma multiplo. L’approvazione ufficiale in Europa della combinazione con belantamab è attesa per il terzo trimestre del 2025.