One Health: origini, sviluppo e prospettive future

Negli ultimi anni il concetto di One Health ha assunto un ruolo centrale nelle politiche globali per la salute pubblica, ambientale e animale. Ma come nasce questo approccio? E soprattutto, quali sono le prospettive che ci attendono in futuro?

Approfondire il paradigma One Health significa capire che la salute non è un concetto isolato, bensì il risultato di un equilibrio dinamico tra esseri umani, animali ed ecosistemi.

Le origini del concetto One Health

Il termine One Health affonda le sue radici nel XIX secolo con le intuizioni del medico tedesco Rudolf Virchow, che sottolineò come non esistesse una netta separazione tra salute umana e salute animale. Tuttavia, è solo dagli anni 2000 che il concetto ha acquisito una cornice scientifica e politica condivisa. La crescente diffusione di malattie zoonotiche, come SARS, Ebola, influenza aviaria e più recentemente COVID-19, ha evidenziato la necessità di un approccio multidisciplinare che superi i confini della medicina tradizionale.

Organizzazioni internazionali come OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), FAO (Food and Agriculture Organization) e OIE (World Organisation for Animal Health, oggi WOAH) hanno iniziato a lavorare congiuntamente, formalizzando il Tripartite Collaboration che ha posto le basi per la definizione ufficiale di One Health.

Perché nasce One Health

Il concetto nasce come risposta a tre grandi sfide globali:

  1. Zoonosi emergenti – Oltre il 60% delle malattie infettive umane ha origine animale.
  2. Resistenza antimicrobica (AMR) – L’uso intensivo di antibiotici negli allevamenti ha contribuito alla diffusione di batteri resistenti che minacciano la medicina moderna.
  3. Cambiamenti climatici e degrado ambientale – L’alterazione degli ecosistemi aumenta il rischio di nuove epidemie e peggiora le condizioni di vita di persone e animali.

One Health si fonda dunque su un approccio integrato, che coinvolge medici, veterinari, biologi, ecologi, economisti e policy maker, con l’obiettivo di prevenire crisi sanitarie globali e garantire uno sviluppo sostenibile.

Le aspettative per il futuro

Il futuro di One Health sarà caratterizzato da tre direttrici principali:

  • Integrazione dei dati e digital health: sistemi di monitoraggio avanzati, basati su intelligenza artificiale e big data, permetteranno di individuare precocemente segnali di rischio ambientali e sanitari.
  • Politiche globali coordinate: l’Unione Europea e le Nazioni Unite stanno già includendo One Health nei piani di azione per la sicurezza alimentare, la riduzione dell’inquinamento e la lotta ai cambiamenti climatici.
  • Formazione multidisciplinare: il rafforzamento di percorsi universitari e professionali basati su competenze integrate (medicina, scienze ambientali, veterinaria) sarà cruciale per creare nuove figure in grado di affrontare sfide complesse.

Conclusione

One Health non è soltanto una strategia sanitaria, ma un vero e proprio cambio di paradigma. Nasce dall’urgenza di rispondere a sfide globali, ma guarda al futuro con l’ambizione di costruire società più resilienti, ecosistemi più sani e un mondo più sicuro per tutti.

Per questo motivo, sempre più istituzioni, università e imprese stanno investendo in ricerca e tecnologie che abbracciano la filosofia One Health, trasformandola da concetto teorico a pilastro operativo della salute globale.

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