Smartphone sicuro? Si può, ecco come

Si parla spesso di poca “cultura digitale” in Italia, nonostante l’utilizzo di smartphone, tablet ed altri apparecchi elettronici connessi alla rete sia in costante crescita. È ovviamente un controsenso, soprattutto se si pensa che affidiamo sempre più azioni e dettagli della nostra vita quotidiana ai device mobili

Basterebbero alcuni semplici accorgimenti per rendere il nostro mondo digitale più sicuro, passi fondamentali per evitare di cadere in trappole come truffe online, phishing, sniffing, malware e altro. Andiamo a ricapitolarne alcuni.

Aggiornare periodicamente app e sistema operativo

Il primo passo da tenere bene in mente è quello di effettuare sempre gli aggiornamenti quando vengono proposti dal nostro dispositivo. Possono riguardare sia il sistema operativo che le stesse applicazioni installate (a proposito; mai uscire dagli store ufficiali e, anche all’interno degli stessi, non è consigliabile scaricare app semi-sconosciute o con pochi download effettuati) e, soprattutto nel primo caso, sono periodiche.

Sia Android che iOS, infatti, propongono con cadenza mensile (o quasi) dei pacchetti di sicurezza che puntano a correggere eventuali falle di sicurezza scovate nel sistema. Nel caso del “robottino verde” sono peraltro classificate secondo il grado di pericolosità; il tutto senza dimenticare che alle patch rilasciate direttamente da Google si aggiungono spesso quelle degli stessi produttori di smartphone e riguardanti le personalizzazioni della versione stock di Android.

È opportuno ricordare che gli aggiornamenti mensili puntano anche a miglioramenti generali del sistema operativo o aggiunte di funzionalità specifiche; insomma, il primo consiglio è di non procrastinare gli update e di effettuarli a stretto giro di posta dalla ricezione della famosa notifica.

Antivirus e browser

Anche sui device mobili, proprio come sui pc, possono essere utilizzati validi antivirus; vale, soprattutto in questo caso, quanto detto in precedenza ed è quindi fondamentale non saltare alcun aggiornamento per non compromettere la ricerca di virus o malware presenti sul dispositivo.

Non va trascurata neppure la scelta del browser predefinito per la navigazione su Internet. Il consiglio è quello di restare nell’ambito dei più conosciuti ed affidabili, è facile imbattersi in alcuni browser con pochi download e recensioni che promettono mirabilia sul piano delle prestazioni e del caricamento delle pagine: possono nascondere righe malevoli di codice al loro interno.

VPN e Password

Un “evergreen” nell’ambito della sicurezza informatica riguarda la scelta delle password: è proprio vero, mai utilizzare la stessa parola per diversi siti o servizi, soprattutto quando parliamo di piattaforme dove si effettuano pagamenti o dove vengono inseriti dati sensibili. Si pensi ad e-commerce, servizi di video on demand o streaming come Netflix o DAZN, piattaforme di gioco online come quelle proposte da casinoonlineprova.com e altro. A proposito: in caso di pagamenti online, oltre a dare prima un’occhiata alla gestione dei propri dati prevista dal sito in questione, non può mancare di certo il protocollo https, visibile all’inizio dell’url.

Particolarmente consigliato anche l’uso di una VPN, soprattutto nel caso di connessioni che vengono effettuate tramite reti pubbliche (le più esposte ai tentativi di sniffing). 

Occhio poi a non cadere nei classici tranelli da “phishing”: allegati e link presenti nelle mail vanno aperti o cliccati soltanto quando si è certi dell’affidabilità del mittente. Va poi fatta attenzione anche ai pop-up o ai pop-under: nel caso in cui venga notata una quantità inusuale di queste finestre pubblicitarie va subito effettuata una scansione tramite l’antivirus installato.

Gli strumenti di Android e iOS

Una piccola appendice è dedicata nuovamente ai due sistemi operativi più diffusi su dispositivi mobile. Android e iOS, infatti, nei loro update aggiungono sempre nuove funzionalità rivolte proprio all’ambito sicurezza. Tante le feature aggiunte di recente (da segnalare il blocco della racconta dei dati in background di app che non sono in esecuzione) e che andrebbero attivate di default: basti pensare alla possibilità di impostare un blocca-schermo in caso di furto o smarrimento dello smartphone, o criptare l’accesso ad app di e-banking, ai social network o cartelle (foto, documenti) private.

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