Ricerca. Cancro al seno. Ricercatori di Oxford scoprono come bloccare la riproduzione delle cellule tumorali

Scienziati britannici scoprono come aumentare significativamente l’efficacia di xentuzumab, un nuovo tipo di farmaco testato come trattamento contro il cancro al seno.

I ricercatori guidati dal dottor Valentine Macaulay dell’Università di Oxford hanno infatto rilevato che il blocco di una proteina “fattore di crescita simile all’insulina” (IGF) ritarda la crescita delle cellule del cancro al seno rallentando la velocità con cui possono copiare il loro DNA. Finanziato da Breast Cancer Now e Cancer Research UK, i ricercatori sono arrivati alla conclusione che questa scoperta può essere sfruttata attraverso nuove combinazioni di farmaci, utilizzando il farmaco xentuzumab che è stato sperimentato per trattare le persone con carcinoma mammario secondario positivo al recettore degli estrogeni (ER+).

Il cancro al seno secondario si verifica quando le cellule del cancro al seno si diffondono proprio dal seno, attraverso il sistema sanguigno e linfatico, ad altre parti del corpo ed è attualmente incurabile. I risultati di questi studi non sono ancora noti, ma indicano che questa strada potrebbero essere un trattamento efficace per questa forma di cancro al seno. “Prima che una cellula cancerosa possa dividersi in due cellule, deve fare una copia completa del suo DNA” – ha affermato Macaulay. “La nostra recente ricerca ha dimostrato che il blocco dell’IGF rallenta la velocità di riprodurre la copia del DNA”. In sinstesi questa scoperta dimostra che possiamo uccidere le cellule del cancro al seno in modo più efficace e apre nuove possibilità di sviluppare trattamenti combinati per le persone con cancro al seno, mirando a processi essenziali per la crescita delle cellule tumorali”.

Xentuzumab blocca infatti l’IGF nelle cellule tumorali, rallentandone la crescita e potenziando l’effetto di alcuni trattamenti antitumorali. I ricercatori hanno trattato le cellule del cancro al seno con xentuzumab insieme a una serie di farmaci che interferiscono ulteriormente con la riproduzione copia del DNA e i processi di riparazione del DNA stesso. Il team ha scoperto che quando le cellule del cancro al seno vengono trattate con xentuzumab e farmaci bloccanti CHK1 o WEE1, la copia del DNA si interrompe quasi completamente eliminando le cellule cancerose a un ritmo molto più elevato.
Il team auspica che questi risultati possano portare a un nuovo trattamento efficace dei cosiddetti farmaci bloccanti IGF in combinazione con altri trattamenti.

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