Ricerca. I ricercatori cinesi sviluppano materiale in grado di inibire ogni variante del Covid

Un gruppo di ricercatori cinesi ha sviluppato un nanomateriale in grado di identificare il virus Sars-CoV-2 in una cellula vivente e rimuoverlo.

A differenza della maggior parte dei farmaci contro il coronavirus esistenti, il “Cips” – cosi’ denominato perche’ composto da rame, indio, fosforo e zolfo -puo’ inibire le infezioni causate da tutte le principali varianti con elevata biosicurezza, secondo i ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze. Al progetto hanno collaborato in particolare l’Istituto di tecnologia avanzata di Shenzhen, il Centro nazionale per le nanoscienze e la tecnologia, l’Istituto di fisica delle particelle e l’Istituto zoologico di Kunming, che hanno pubblicato i risultati della ricerca sulla rivista “Nature Nanotechnology”.

I nanomateriali sono sostanze chimiche o materiali composti da particelle estremamente piccole, con dimensioni pari a un miliardesimo di metro. Quello recentemente sviluppato in Cina sembra in grado di legarsi selettivamente alla proteina spike sulla superficie del virus, bloccandone l’accesso alla cellula ospite e impedendo l’infezione. Uno dei ricercatori ritiene che la recente tecnologia possa essere “una terapia promettente per combattere la pandemia in futuro”, considerati anche i bassi costi per la produzione di massa e le applicazioni diffuse. 

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