Calcio. Champions League: La finale

ROMA – Grande attesa per domani sera, una finale che per Bayern e Chelsea varrà una stagione intera.

Con il campionato ormai alle spalle, con lo scudetto vinto dalla Juventus, si pensa ora prima alla finale di Champions League di domani sera tra Bayern Monaco e Chelsea, poi alla finale di Coppa Italia (domenica sera) tra i freschi campioni d’Italia e il Napoli, e successivamente – dal 8 giugno – l’inizio dei campionati Europei di calcio che si terranno in Polonia e Ucraina. Dopodiché, all’inizio di agosto, partiranno i preliminari per l’Europa League.

Insomma, uno sport, il calcio, senza soluzione di continuità.

Si inizierà domani sera con la partita dell’anno, la finale di Champions League all’Allianz Arena di Monaco di Baviera.

Il Bayern, quindi, giocherà in casa questa finale contro i Blues di Di Matteo, caricandosi di conseguenza sulle spalle, anche la responsabilità del pronostico di chi gioca nel proprio stadio, sul proprio campo.

Heynckes, l’allenatore dei rossi del Bayern, dovrà fare a meno di tre uomini importanti: Badstuber, Alaba e Luiz Gustavo. Al loro posto si fanno i nomi di Muller, Tymoshchuk e Contento (quest’ultimo di chiare origini italiane).

I tedeschi, raccolte le ceneri dopo la finale persa due anni fa contro l’Inter di Mourinho, si sono riorganizzati, hanno progettato e dopo solo due anni appunto, si ritrovano a giocarsi il trofeo più ambito d’Europa. Ottimo il lavoro svolto dalla società bavarese grazie anche ai suoi campioni, come Robben, Schweinsteiger, Ribery e Gomez. Soprattutto quest’ultimo, si è rivelato un’autentica macchina da goal.

I Blues, invece, si presenteranno a Monaco con la voglia di poter realizzare il secondo miracolo, dopo quello compiuto con l’eliminazione del Barcellona.

Contro i blaugrana Di Matteo organizzò un gioco tutto orientato alla difesa, tutti dietro la linea della palla per poi colpire in maniera fulminea con Drogba e Ramirez.

Ma i pronostici sorridono di più ai tedeschi perché si pensa che il Chelsea non possa vincere nuovamente con quell’atteggiamento così difensivo, così arroccato in difesa.

È però vero, che il tecnico italiano, in circa tre mesi, è riuscito a risollevare una squadra in caduta libera. Alla fine è riuscito a conquistare la FA Cup, oltre al già citato successo in Champions nella semifinale contro il Barça.

Evidentemente questo non è bastato ad Abramovich per riconfermare il suo tecnico, roba da matti, o da ricchi.

Nella super sfida mancherà Ramirez e Terry per squalifica, ma ci saranno Lampard, Mata e soprattutto Drogba, che sta terminando questa stagione in un crescendo, da vero campione.

Non ci resterà che aspettare che si accendano i riflettori ed ammirare il gioiello dell’Allianz pronto ad emettere il verdetto della squadra più forte d’Europa.

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