Il Napoli ci prova ma la Juve lo tiene a distanza. Crollano Lazio e Inter. Incredibile Balotelli

ROMA – Neppure  meno ventiquattr’ore è durata la coabitazione del Napoli in testa alla classifica insieme alla Juve perché,  alla vittoria dei partenopei contro il Catania  nella cena di sabato sera, ha immediatamente fatto seguito, durante il pranzo della domenica, il successo bianconero a Verona  contro il Chievo, lasciando, così, invariata la  precedente distanza di tre punti.

Il Napoli si conferma: noi ci siamo !
Il Napoli ha confermato il suo felice, buon momento di forma conseguendo la terza vittoria consecutiva, la quinta su sei partite, dopo l’inattesa sconfitta casalinga col Bologna che sembrava, allora, avesse tagliato le gambe agli uomini di Mazzarri ma, a quanto pare, ha forse costituito da pungolo per reagire, contestualmente a qualche rallentamento della capolista Juve.
Contro il Catania, un Catania non male, il Napoli,  nello spazio di 10 minuti, ha chiuso la partita  nonostante le assenze di tre titolari e, soprattutto, sebbene il matador Cavani sia rimasto a secco. Una volta raddoppiato, gli azzurri hanno saputo amministrare saggiamente a gara, regalando, così, ai propri tifosi il sapore del primo posto, anche se solo per poche ore, ma, soprattutto, la certezza che la squadra c’è ed è pronta a proseguire l’inseguimento fino al fatidico venerdì 1° marzo quando la Juventus scenderà al S. Paolo, in un incontro da..fine del mondo o quasi, per i napoletani….  

La Juve riprende la marcia: sempre primi e da soli.
I bianconeri, seppure privi di Conte in panchina,  per la squalifica di due giornate per la baraonda di una settimana fa, hanno risposto nell’unica maniera possibile, andando a vincere a Verona contro il Chievo, dando prova che, nonostante i recenti scossoni non solo tecnici ma anche disciplinari, e nonostante il fiato grosso del Napoli, possono continuare ad imporre la legge del più forte che, proprio in questi momenti di difficoltà, è emersa in pieno, rassicurando tutti.
La Juventus, anche quando il Chievo, nella ripresa,  ha cambiato modulo puntando di più all’offensiva, non ha mai dato segni di cedimento e ha subito il gol in una delle poche occasioni concesse all’avversario, manifestando una piena consapevolezza nelle proprie forze e con assoluta tranquillità si è ripresa la vetta in perfetta solitudine.
Ora deve solo attendere i rientri di diversi titolari e quello di Conte in panchina per consolidare le sue ben note forze.

La Lazio, stop che fa male.
La Lazio che non t’aspetti rimedia una sconfitta doppiamente pesante a Genova perché,  dopo aver subito due gol in sei minuti, riesce a rimontare e, proprio quando
è convinta d’aver incamerato un punticino, per come s’erano messe le cose oltremodo prezioso,  si vede beffata al 95′. Petkovic ha giustificato la prova negativa con la fatica  infrasettimanale di coppa Italia. Questa è la seconda sconfitta consecutiva e domenica prossima, l’avversario per riprendere il cammino non è dei più agevoli, il Napoli in casa….  Sarà una prova d’appello delle più impegnative.

Inter, che sorpresa (in negativo) !
Ma la vera sorpresa della giornata è stata la sonora battuta d’arresto dell’Inter a Siena, contro un fanalino di coda che,  con l’avvento del nuovo allenatore Iachini e qualche azzeccato rinforzo, ha  conquistato una preziosissima vittoria che le ha consentito di acciuffare il Palermo, battuto in casa da una una rediviva Atalanta, e di continuare in compagnia la lotta verso la salvezza. Stramaccioni, molto onestamente, ha ammesso che la sua squadra, quanto a gioco, ha confermato l’involuzione già manifestata contro il Torino e a nulla sono serviti gli inserimenti di alcuni dei nuovi acquisti.
Purtroppo per l’Inter e, soprattutto, per i suoi tifosi, la sconfitta brucia perché, contestualmente, ha contribuito al riaggancio da parte del Milan e per merito di chi ?
Proprio di quel Balotelli, allevato prima  e diseredato poi ad  Appiano Gentile…. Comprensibile il rammarico dei fan e di Moratti per questa amara coincidenza.

Milan, prosegue la risalita, anche grazie anche agli arbitri…  
Mario Balotelli è stato indubbiamente l’artefice principale della vittoria sull’Udinese, non solo perché ha messo a segno la doppietta vincente, ma anche perché il suo arrivo pare abbia risvegliato l’ambiente e ieri in campo si è visto un gioco diverso     dalla ragnatela compassata di passaggi laterali di una volta,  grazie ad una velocizzazione delle manovre un po’ in tutti i reparti in particolare in avanti dove il fronte gioventù (Niang, Balotelli, El Shaarawy) sembra promettere sfracelli, una volta consolidato l’affiatamento.  Va, però, precisato che  ieri sera, nonostante le tante occasioni maturate e sprecate, compresa una traversa su un bolide di Niang, il Milan, per una disattenzione della difesa che aveva consentito il pareggio, è riuscito a vincere solo grazie ad un rigore concesso al 93′, che, all’unanimità, solo il super severo Valeri ha visto. Pesanti le lagnanze da parte dirigenziale dell’Udinese che già in passato era incappata in altri sfortunati incontri con l’arbitro romano il quale, peraltro, aveva lasciato un segno negativo nell’ultimo derby, a danni del Milan… A quest’arbitro vorremmo chiedere il perché della sua macroscopica severità che si esplica anche esteriormente visto che è l’unico fra i direttori di gara che fa fatica a sorridere,  anche al bimbo che gli porge il pallone ad inizio gara.
Raggiunta l’Inter, il Milan punta,  ora, alla Lazio per la conquista del terzo posto.

Fiorentina, finalmente !       
I viola conquistano la prima vittoria del 2013 contro un Parma non all’altezza delle recenti prestazioni e tornano a sorridere, conquistando anche tre punti dopo essersi accontentati prima solo di  bel gioco. E’ importante questo successo per rimanere  agganciati al gruppo di testa guardando avanti con più fiducia.

Roma, via Zeman e ora ?
L’inattesa  debacle casalinga contro il Cagliari ha trovato il capro espiatorio in Zeman, confermato pienamente qualche giorno prima e licenziato in tronco poche ore dopo.  Siamo proprio convinti che tutte le colpe siano sue ? Certo, il boemo qualche errore lo ha fatto, ad esempio non cercando di smussare qualche angolo (De Rossi, Osvaldo) attraverso il dialogo ma lui, si sa, non è un parlatore ma un rigido osservatore delle regole, dalle quali nessuno può e deve transigere, indipendentemente dal nome che porta; il suo credo è del tipo “o con me o contro di me”,  e deve valere per tutti, che siano i calciatori o la società per lui non fa differenza. Ma una società “lontana” a livello di proprietà,  affidata a puri e semplici manager (Baldini e Sabatini) come fosse un’industria manifatturiera, come può vivere e  facilitare, autocoinvolgendosi,  il tifo, la passione, l’amore per propri colori, quando c’è un oceano di mezzo e, soprattutto, nessuna “romanità” ?  
Probabilmente la proprietà della Roma, con una dispendiosa campagna acquisti e  con l’arrivo di un tecnico accolto entusiasticamente da tutti, riteneva d’ aver esaurito il proprio compito aspettando i ritorni da primissime posizioni,  ma,  il passaggio da una gestione societaria paternalistica e umana della famiglia Sensi (Franco prima,  Rosella poi) a una governance manageriale dove la voce grossa non la fa il vero padrone ma il suo delegato non poteva  non essere indolore e non influire, direttamente o indirettamente, sulla squadra. E questo Zeman lo aveva fatto capire…
Ora si parla di Panucci,  che aveva trascorso un decennio come calciatore nella capitale,  ma, fra l’altro,  inesperto come allenatore; forse  si vuole ripetere un lancio simile a quello di Montella.

In fondo alla classifica….
L’imprevista impresa del Siena ha smosso le acque,  accrescendo le paure  in tutte le squadre impelagate nella salvezza; si  sono tirate fuori il  Bologna vincendo lo scontro diretto a Pescara e affossando la squadra abruzzese pesantemente contestata a fine gara, il Genoa che è apparso rinato con l’inserimento degli acquisti invernali, e, soprattutto il Cagliari, rinfrancato non solo in classifica dalla razzia romana ma soprattutto nel morale.  Di contro,  continua ad affondare il Palermo rimontato e battuto in casa dall’Atalanta.  Puntuale è arrivata la contromossa di Zamparini che più volte ha dichiarato, urlando,  che lui in serie B non ha nessuna intenzione di finirci: Gasperini, già sostituto di Sannino, è stato esonerato. Forse arriva Malesani.      
  

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