Mondiali Sci Schladming 2013: l’Austria chiude col botto. Oro e bronzo in slalom

SCHLADMING – Nella gara conclusiva dei mondiali, Hirscher e Matt regalano oro e bronzo ai tifosi di casa. Delusione per gli azzurri.

HIRSCHER D’ORO – In questo momento non c’è nè per nessuno in slalom. Marcel Hirscher va a un’altra velocità, con una regolarità di prestazione fuori dal comune, alla Tomba, tanto per capirci. Primo nella prima manche, anche nella seconda scende senza timori e senza fare calcoli, con gli sci fermi su due binari che lo conducono dritto dritto al traguardo del meritato oro. E’ un vero spettacolo vederlo scendere; busto fermo e gambe che ondeggiano al di qua e al di là del palo senza mai allontanarsi troppo dalla traiettoria ideale. Complimenti al ventitrenne campione austriaco che si merita veramente questa medaglia d’oro, frutto di un ottimo lavoro costante nel tempo e non di un semplice ed estemporaneo exploit.

Il pubblico di casa, i circa 45 mila spettatori, si godono la giornata grazie anche al bronzo conquistato dal compagno di squadra di Hirscher, il veterano Mario Matt. SuperMario graffia la pista di Planai e ottiene il podio grazie ad una grande prestazione personale.

Al secondo posto invece, si intromette il tedesco Felix Neureuther che si aggiudica un argento che ha un sapore d’oro. Bravissimo il tedesco che chiude con 42 centesimi di ritardo dal campione austriaco.

DELUSIONE AZZURRA – Non è andata bene questa spedizione azzurra ai mondiali di Schladming. In tutto, il bottino è composto solo da un argento e un bronzo, forse ci si aspettava di più. Oggi, dopo la prima manche, le speranze erano tutte riversate su Manfred Moelgg, autore del 4° tempo nella prima manche. Purtroppo, il nostro atleta, non è riuscito nemmeno ad arrivare al traguardo a causa di un’inforcata. Peccato anche per Giuliano Razzoli che è uscito nella prima perchè inclinatosi troppo all’uscita di una curva quando aveva solo 34 centesimi di ritardo nel secondo intermedio.

Il primo degli azzurri lo troviamo all’11° posto. E’ Stefano Gross ad occupare quella posizione, assolutamente scontento della sua prestazione che, come afferma lui stesso, “non era nemmeno l’ombra del Gross che si conosce quello visto oggi”. Beh, se lo dice lui, allora…

 

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