Il clou della giornata è Milano-Napoli, ma anche Lazio Juve, niente male

ROMA – Super spezzatino in programma

La 32^ giornata si presenta con tutte le caratteristiche del super spezzatino da week end, iniziando sabato pomeriggio alle 18 con Siena-Pescara, a seguire per la cena, alle 20,45,  con Atalanta-Fiorentina,  per proseguire, il giorno seguente,  durante il pranzo domenicale  (ore 12,30) con  Palermo-Atalanta e,  nel pomeriggio,  (alle 15,00) con un quartetto (Cagliari-Inter, Chievo-Catania, Parma-Udinese e Torino-Roma)  mentre la giornata si chiuderà  con due serali di tutto rispetto (Milan-Napoli e il derby ligure Genoa-Samp).  Finita qui ?  Macché,  la serata di lunedì c’è una interessantissima Lazio-Juventus, per consentire il recupero delle forze, dopo gli impegni europei.

Lazio-Juventus, riscatto dall’Europa per entrambe.
La Juve, dopo la delusione patita in  Champions,  per la quale, però,  proprio perché in buona parte scontata,  non ci dovrebbero essere eccessivi  strascichi, ritorna ad essere la regina incontrastata in Italia. I bianconeri sono usciti fra gli applausi dei propri tifosi e tutti i commenti sull’incontro sono stati unanimi: il Bayern ha dimostrato d’essere il più forte, in entrambe le partite, non solo, ma la squadra bavarese è stata l’unica delle quattro semifinaliste a qualificarsi senza alcun patema, a differenza, invece,  delle altre tre (Real Madrid,  Borussia Dortmund e Barcellona) le quali tra l’andata e il ritorno, in una maniera o nell’altra,  hanno dovuto soffrire non poco. E questa considerazione conferma che la Juventus, almeno da quanto visto recentemente, ha avuto solo la sfortuna d’incontrare la squadra più forte ed anche quella più in forma, come affermato da Conte. Onore agli evidenti meriti avversari,  ma anche nessuna recriminazione, nessun rimpianto, visto che l’uscita è stata a testa alta e questo è il meglio che possa capitare ai vinti e per la Juve è andata proprio così.
Archiviata la Champions, peraltro, con un posto sicuro già largamente prenotato per l’edizione 2013-2014, la compagine di Conte si rituffa nel campionato nostrano,  in un impegno non proprio facile,  all’Olimpico di Roma contro una Lazio, anch’essa  delusa per l’eliminazione dall’Europa League dopo il pareggio casalingo col Fenerbahce.
Per la capolista, che avrà la possibilità di conoscere a priori l’esito della partita del Napoli, unico suo diretto ma distanziato concorrente rimasto in vita, sarà una partita alquanto impegnativa perché costituirà la verifica se le tossine ma soprattutto la delusione saranno state smaltite.  
La Lazio, invece,   punta a sfruttare proprio il fattore campo e a cogliere una vittoria non solo prestigiosa sotto l’aspetto dell’immagine,  ma anche e soprattutto importante per la propria classifica,  oltre che per smaltire l’uscita europea. Infatti,  nonostante l’evidente superiorità manifestata contro i turchi in uno scenario surreale nel quale imperavano solo le urla dei due allenatori, i biancazzurri non ce l’hanno fatta;  certo,  l’assenza del caloroso pubblico laziale s’è…sentita e parecchio pure, perché, forse,  sull’1-0 il suo incitamento avrebbe potuto costituire la spinta decisiva per la rimonta. Speriamo che questa penalizzazione, purtroppo per colpa dei soliti tifosi imbecilli, possa servire da lezione per il futuro.  
      
 Milan, senza Balotelli, quanto vali ?
Anche per il Milan, più che per il Napoli che  affronterà a  S.Siro, sarà un esame importante perché si verificherà l’esatto “peso” di Balotelli in questa squadra, che ne dovrà fare a meno per ben tre giornate a seguito della sommatoria di due squalifiche appioppategli per due autentiche stupidate degne di lui nella sciagurata (come l’ha definita Berlusconi nell’incontro con Bersani) trasferta di Firenze.  Infatti,  pur essendo già diffidato,  il Supermario ha beccato un’ammonizione per aver tentato di ritardare il calcio una punizione avversaria  a centrocampo (a che pro ?) e poi, nel rientro negli spogliatoi,  per aver apostrofato un arbitro di linea colpevole solo di trovarsi nei pressi,  mentre lui inveiva contro  il portiere della Fiorentina.  
Balotelli incorrerà in una salata multa (ma per uno che va in giro con 5.000 €  di spiccioli in tasca, cosa volete che sia…), inoltre, per ora,  gli è stato imposto il silenzio stampa (e questo va bene perché meno parla e meglio è per lui ma soprattutto per il Milan..). In occasione di questa decisiva verifica, il Milan,  se vuole puntare al secondo posto, dopo aver dilapidato la vittoria a Firenze, col Napoli allungato a quattro punti,  deve solo e soltanto vincere,  non esiste nessun’altra alternativa.
Il Napoli, a sua volta, secondo le dichiarazioni del presidente e di Mazzarri si presenterà a Milano più baldanzoso che mai, deciso a giocarsi il secondo posto in tutte le maniere possibili.
E’ una partita da non perdere.

Roma, darsi tutti una regolata.
I giallorossi, confortati dalla presenza (fisica…) del vero proprietario, Pallotta,  volato, finalmente,  oltre oceano per assistere al derby, riprendono il cammino, aspirando, al momento,  almeno alla conquista di un posto in Europa League;  domenica li aspetta il Torino, squadra altalenante e scorbutica, facile a passare, da una domenica all’altra, dalla ruggine allo splendore e viceversa:  avversaria da prendere con le dovute cautele.  Nella Roma, andrà sciolto il nodo Osvaldo, il quale, anziché assistere al derby, ha preferito una due giorni londinese con la fidanzata. Ormai è un separato in casa e, ci chiediamo,  sarà così fino alla fine del torneo ?   Con un Destro ancora da recuperare, una vera punta centrale come alternativa ma anche come secondo attaccante,  farebbe assai comodo anche perché non è pensabile sperare e aspettare che il sempre grande Totti sbrogli la matassa migliorando il suo record di gol.  Una eventuale sconfitta a Torino renderebbe ancora più irrespirabile l’aria, di conseguenza sarebbe il caso che ognuno, giocatori e società, ossia tutti,  si dessero una regolata, accantonando le polemiche, stringendo i denti se non  per un gran finale, almeno per un finale onorevole e il più possibile redditizio in funzione della stagione prossima.  

Atalanta- Fiorentina, le conferme.
Qui si scontrano due squadre che, per differenti versi, hanno costituito le sorprese della scorsa giornata: l’Atalanta con l’exploit di S. Siro e la Viola che, seppure zoppa e derelitta, ha rimontato due reti al Milan, bloccandogli la rincorsa al Napoli.  Soprattutto la Fiorentina, priva di Jovetic,  
è attesa alla conferma d’aver smaltito l’oneroso scontro con i rossoneri per mantenere la posizione di prima compagine ai limiti della zona Champions, anche se a sei punti.
 
Inter dopo le polemiche verbali,  i fatti sul campo.
Quale putiferio hanno provocato le dichiarazioni stizzite e pesanti di Moratti,  dopo la sonora battuta casalinga con l’Atalanta,  con allusioni senza prove contro la classe arbitrale che, chissà perché (questo non ce l’ha spiegato),  tartasserebbe  proprio e solo  l’Inter. Forse il presidente nerazzurro, anziché spargere sospetti e veleni sugli arbitri,  avrebbe fatto meglio ad esprimere il suo pensiero circa il (non) gioco fin qui espresso dall’Inter affidata (forse troppo affrettatamente ?) al bravo ma inesperto Stramaccioni, circa la prevalenza economica su quella tecnica (forzata cessione di Sneijder),  e in merito alla (quasi) deficitaria campagna acquisti.  Riprendere, poi, su Inter Channel  (come cassa di risonanza ?)  la dichiarazione del simpatico ma patetico Paolo Bonolis, secondo il quale la colpa di tutto questo è…del Milan, lede l’immagine di un’Inter che appare impotente, arrabbiata,   ma soprattutto refrattaria ad accettare il, fin qui, fallimento della propria annata calcistica che, comunque potrebbe essere attenuato se la squadra esprimesse  un differente rendimento in campo ma, in questo, che c’entrano gli arbitri ?. Domenica è attesa a Trieste contro il girovagante Cagliari: si aspettano  risposte concrete nello stadio giuliano intitolato a Nereo Rocco, dopo queste piroette verbali che, senza prove, finiscono col ritorcersi  contro chi le ha pronunciate.   

Zona calda
Prove difficili per tutt’e quattro le squadre di fondo classifica. Delle tre a pari punti (27, 8 in meno del Chievo, il vicino più prossimo) il Siena, sulla carta,  potrebbe avere la possibilità di conquistare i tre punti affrontando il Pescara  (21 punti) a casa sua ma deve stare molto attento perché,   per i padroni di casa, questo scontro diretto fra affamati, potrebbe costituire lo scatto d’orgoglio dopo una condotta deludente che, quasi certamente,  comporterà il ritorno in B.  Abbastanza abbordabile anche per il Palermo l’incontro casalingo col Bologna  in quanto,  dopo aver espugnato Marassi domenica scorsa, la squadra di Sannino   appare molto rinfrancata  e consapevole che non sono più ammessi passi falsi, per cui la posta in palio dovrà essere incamerata tutta intera per proseguire verso la salvezza.  Il Genoa, invece, pur giocando sotto le mura amiche,  se la dovrà vedere, nel derby della Lanterna, contro la Sampdoria, desiderosa al massimo di rifarsi dopo la  recente scoppola rifilatale dal Palermo. Per i grifoni, proprio per la particolare caratteristica della stracittadina, l’impegno dovrà esser centuplicato: bisognerà vincere, vincere ed ancora vincere per motivo campanilistici, per dare prova di non essere ancora morti, per l’anemica classifica che, nelle ultime quattro partite, è stata incrementata di un solo punto, ossia  in perfetta media per finire in B.  

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