Juventus Campione d’Italia!. Giornata scoppiettante

Traguardo raggiunto! La Juve è campione d’Italia: con tre giornate d’anticipo, secondo le più scontate previsioni, i bianconeri hanno chiuso il discorso scudetto, etichettato come il secondo consecutivo dell’era Conte.  

Mai come in questa circostanza, il giudizio finale  non solo appare ma è unanime sui  meriti della vittoriosa impresa che ha visto prevalere, incessantemente, la squadra bianconera , dalla prima giornata ad oggi.  A differenza dell’anno precedente, quando il Milan aveva costituito da forte e costante avversario, stavolta,  la Juventus, appena prese in mano le redini della classifica, (praticamente da subito…) ha proceduto sempre a spron battuto, mentre dietro di lei si susseguivano alternativamente squadre che, una alla volta, prima o poi, finivano col cedere il passo a quello più veloce dei  bianconeri.  L’unico, più che avversario, contendente rimasto nella scia è stato il Napoli ma quasi sempre a debita distanza e, quando si è presentata l’occasione dello scontro diretto tanto atteso per l’avvicinamento fatale, ecco che, anche in questa circostanza fatidica, la Juventus ha esternato, sigillandola, tutta la sua forza, la sua forza maggiore, facendo comprendere a tutti  che, anche per questo campionato il discorso poteva considerarsi chiuso. E così è stato.  E questo viaggio trionfale, nonostante la squalifica di Conte, per la vicenda scommesse e gli onerosi  impegni settimanali di Champions,  è comunque  proseguito, senza tentennamenti, anche dopo  la clamorosa sconfitta casalinga ad opera dell’Inter che interrompeva la serie positiva di ben 49 partite consecutive iniziata l’anno prima.   Solo in Champions, la Juve  si è dovuta fermare, obbligatoriamente, dinnanzi al mostruoso Bayern   e questa è stata un’ennesima conferma della supremazia in territorio nazionale dei bianconeri.
Ieri ha superato il Palermo con un gol su rigore di Vidal, uno degli uomini più rappresentativi, ed ora, inframmezzati ai doverosi e prolungati festeggiamenti, faranno capolino le notizie di mercato e già si sarà proiettati verso il prossimo campionato.

Napoli ancora super
Il Napoli ha consolidato la sua poltrona d’onore, superando l’Inter senza particolari affanni, facilitato anche da  un rigore,  ma soprattutto grazie ad un’ennesima tripletta di Cavani, per la delizia dei tifosi e per eventuali squadre straniere  interessate al matador.  A tre giornate dalla fine con sette punti di vantaggio sul Milan non dovrebbero esserci più problemi per l’accesso diretto alla Champions e questo sarà sicuramente il giusto e meritato risultato per un Napoli che, al secondo posto, probabilmente non avrebbe potuto fare di più.   

Brutto Milan  ma….
E’ stato un Milan piuttosto bruttino quello visto contro il Torino. La clamorosa sconfitta interna di sabato sera della Fiorentina, offriva l’opportunità di scappare e l’occasione appariva delle più abbordabili ma, in realtà, non è stato così facile perché i rossoneri  hanno sofferto parecchio per conquistare tre punti preziosi, indispensabili,  per la conquista del terzo posto.  C’è voluto un tocchetto di Balotelli, al posto giusto  al momento giusto (6′ dal termine)  per concludere positivamente una partita nella quale il Milan ha anche corso due grossi rischi evitati solo per la bravura di Abbiati.  E’ finita proprio bene ma, mancando ancora tre giornate, gli uomini di Allegri necessitano di un pacato riordino di idee perché con 9 punti ancora in ballo (Roma compresa…) è ancora tutto in gioco.  

Bellissima Fiorentina  però  vince la Roma
A Firenze, nell’anticipo serale di sabato, c’è una squadra , la Fiorentina, che domina per due terzi della gara, ma non riesce a segnare mentre l’altra a Roma, dopo essersi difesa, a tratti anche con affanno, all’ultimo minuto del recupero va a rete col suo bomber e conquista i tre punti.
In lotta per il terzo posto c’erano il Milan e la Fiorentina, separati da un punto; qualora si pensi  che, all’opposto di quanto visto in questa giornata, il Milan, in notevole difficoltà, vince in extremis e allunga, mentre la Fiorentina, con tanto gioco, perde negli ultimi secondi e si ritrova ravvicinata proprio dalla stessa Roma, si comprende quali ingiustizie il pazzo gioco del calcio possa determinare.   In questo contesto ritorna in auge la Roma che ora è a tre punti dalla Viola e a sette dal Milan con il quale si confronterà domenica prossima a S.Siro. La squadra di Andreazzoli, zitta zitta si è rifatta sotto ed ora è quinta, preparandosi nella maniera migliore al derby.     

Lazio,   che Klose-boom
La Lazio finalmente da segni di vita, anzi ne da fin troppi mettendo a segno un rotondo 6-0, punteggio tennistico contro un malcapitato Bologna,  con il tedesco Klose entrato nella storia quale primo laziale a mettere a segno addirittura   una cinquina di gol che, nel contesto romano,  pareggiano quelli di  Roberto Pruzzo segnati  all’Avellino nel 1986.  
Dopo tante  vane attese, gli uomini di Petkovic si sono svegliati dal letargo emettendo un inusitato boato, forse per rispondere all’ululato della lupa allo stadio Franchi di Firenze.
Questa vittoria roboante è, comunque, servita alla Lazio per sorpassare l’Inter e, soprattutto,  mantenere invariate le distanze (due punti)  da una strepitosa Udinese, alla quinta vittoria consecutiva.  I concorrenti per l’Europa League sono diversi per cui diventa indispensabile non perdere più colpi.  Ora i laziali, se non altro, sono rinfrancati.

Inter:   tutto  è perduto ?
L’Inter, per quanto ancora in gioco, non appare più all’altezza della situazione anche per il pesantissimo numero di infortunati (ben 12) e, con le altre avversarie che sembrano girare a mille,  una risalita si presenta come un’impresa titanica. Tira un’aria di smobilitazione e l’unico sereno appare proprio Stramaccioni che continua a dichiararsi convinto della sua riconferma: beato lui !  

Centro classifica, Catania primo
Gli etnei, dopo tre pareggi e una sconfitta  sono rinati grazie ad una tripletta di Bergessio contro un dimesso Siena, che serve a consolidare la posizione d’avanguardia a ridosso della zona europea. Delle altre, due si sono divise una scialba posta in bianco (Chievo e Cagliari) al motto del punto per uno non fa male a nessuno, le altre,  se la sono giocata  con determinazione,  col ritorno alla vittoria del Parma sull’Atalanta.

Verso la B:  primo verdetto
Come per lo scudetto,  ampiamente previsto,  è giunto il primo verdetto di retrocessione in B per il Pescara che a Genova è stato surclassato da un Genoa famelico e non poteva essere diversamente visto che questa, per i liguri, era l’occasione d’oro e l’hanno sfruttata appieno con le coincidenti sconfitte di tutte le concorrenti alla salvezza.  Gli uomini di Ballardini, ora con due punti sulla terz’ultima sarebbero salvi;  ma d’ora in avanti è coinvolto anche il Torino (è a 1 punto  sul  Genoa e  4 sul Palermo) e i granata non possono più permettersi passi falsi a cominciare dalla prossima giornata (mercoledì 8) quando scenderanno proprio a Genova al Marassi.

Palermo, ci vuole il miracolo
Il  Palermo, non è riuscito a…. uscire da Torino almeno con un punticino prezioso  (con palo di Miccoli….) e contro un’implacabile Juve (alla quale anche un pari sarebbe andato bene per festeggiare) ha subito la sconfitta che l’allontana dal Genoa  e, forse,  dalle residue speranze di salvezza.
Ora non basterà solo vincere ma bisognerà contare anche sui passi falsi altrui.

Siena, quasi retrocesso
Il Siena ha proseguito anche a Catania la sua rovinosa caduta verso la  B, accumulando  dati recenti molto preoccupanti (tre sconfitte consecutive con 8 gol subiti e zero fatti) che, purtroppo,  non lasciano adito a dubbi  o, peggio, a speranze su quella  che, a breve, diventerà matematica certezza.

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