Calcio.Confederations Cup. Brasile-Italia 4-2. Festa in campo, scontri in strada

SALVADOR (Brasile) – I Verdeoro superano gli Azzurri per 4-2 giungendo primi nel girone A. Per l’Italia, in semifinale, ci sarà la Spagna.

FESTA E SCONTRI – Grande festa in campo e sugli spalti. Scontri, lacrimogeni e proiettili di gomma nelle strade di Salvador de Bahia. Un effetto contrastante, due facce della stessa medaglia. Da una parte l’allegria e la fantasia (calcistica) brasiliana, la gioia dei penta campioni che sfidano i quattro volte campioni del mondo dell’Italia. Nove Coppe in bacheca tra le due Nazionali. La voglia di dimostrare chi è il più forte. Dall’altra, la faccia di un Brasile che vuole riscattarsi da una situazione economica che potrebbe essere sicuramente migliore, nonostante il Pil sia tendenzialmente in crescita in questi anni. La voglia del popolo di non far sperperare allo Stato le risorse  che, secondo la protesta, dovrebbero essere dirette più a supporto dei cittadini piuttosto che delle manifestazioni sportive (Mondiali Brasile 2014).

 

COSA NON VA – All’Italia, sicuramente, non è mancata la volontà di dimostrare che può competere ad alti livelli e con i più forti, ma questa volta non è stato sufficiente. Purtroppo, l’allarme messo in evidenza già nei precedenti due incontri è stato confermato anche questa volta. Sono ben 8 i gol al passivo in sole tre partite. Uno con il Messico, 3 con il Giappone, 4 ieri con il Brasile, troppi. Sicuramente questo sarà l’aspetto dal quale Prandelli dovrà ripartire per mettere a punto l’intera fase difensiva. Ma non solo. Anche in attacco c’è da registrare il modulo. Il solo Balotelli – splendido l’assist di tacco che libera Giaccherini per il momentaneo pareggio dell’1-1 – non è sufficiente per graffiare abbastanza, soprattutto quando, come ieri sera, il centravanti azzurro ha tre marcatori addosso.

COSA CAMBIARE – Il ruolo del trequartista, con un’altra punta in appoggio, sembra fondamentale per la crescita di questa Nazionale. Tempo ce n’è e quindi non bisogna disperare. Ora vediamo cosa accadrà contro i campioni del mondo della Spagna, in forma e sicuri di sè. Ma la palla è rotonda e quindi, coraggio, nulla è ancora perso. 

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