Roma padrona del campionato, battuto anche il Napoli

ROMA – Ottava vittoria consecutiva, superato pure  il Napoli, una delle due maggiori inseguitrici e, in attesa di conoscere il risultato della Juve a Firenze, tenta la fuga: questa è la Roma, capolista indisturbata e indiscussa.  Nell’anticipo degli anticipi, l’undici giallorosso, prosegue la sua marcia che pare inarrestabile mettendo sotto un Napoli che, tutto sommato, non ha demeritato.

Infortunato prima Totti, alla mezz’ora e, nella ripresa anche Gervinho, ecco salire in cattedra Pjanic con una doppietta su calci piazzati, prima con una  punizione da far impallidire e zittire pure Maradona in tribuna e poi con un rigore perfetto che ha riportato fra i comuni mortali Pepe Reina salito in cielo dopo quello parato a Balotelli.  In entrambi i casi c’è lo zampino passivo di Cannavaro il quale, appena subentrato,  si fa ammonire, rimediando, poi, anche  il secondo giallo con espulsione,  in occasione del penalty: mai una sostituzione fu così nefasta. 

 

Ma se le cronache indicano fra i migliori in campo il portiere De Sanctis,  significa che il Napoli non solo non ha subito passivamente ma, almeno in un paio d’occasioni, sarebbe potuto andare a segno.  A tratti s’è vista una bella partita, grazie a spunti di alta classe da ambo le parti, solo che Pandev e Insigne (sempre godibile)  si facevano stregare dal loro vecchio amico De Sanctis  mentre il piccolo grande Pjanic  si trasformava in freddo e impassibile esecutore, concludendo nella maniera migliore la sua spettacolare settimana che aveva visto la sua nazionale bosniaca qualificarsi, per la prima volta nella sua storia, ad un mondiale di calcio. Se la Roma riesce a sbarazzarsi di uno dei suoi più agguerriti concorrenti, sebbene priva di due dei suoi uomini più in forma, allora vuol dire che questo è proprio l’anno buono, anche perché le statistiche recitano che chi vince le prime otto partite, vincerà anche lo scudetto.       

La Juve a Firenze:  sarà  dura per due motivi.                                                                

Dopo aver visto la Roma in fuga a cinque punti,  per la Juve la trasferta di  Firenze si presenta ancora più difficile perché, oltre alla infinita, acerrima rivalità fra le due società, squadre e tifoserie,  stavolta esiste la necessità di dover vincere per non perdere terreno nei confronti della capolista e per presentarsi nella maniera migliore  mercoledì a Madrid per l’appuntamento di Champions.                                                           

Ma anche la  Fiorentina, nelle ultime tre partite due pari e una sconfitta, ha i suoi motivi  per puntare al riscatto in attesa di Gomez; si prevede uno scontro d’un certo interesse. 

 

Inter a Torino  con un motivo in più.                                                                                                                      

L’Inter inizia a Torino, contro il granata, il nuovo corso societario, dopo l’avvenuta cessione agli indonesiani (finalmente ! non se ne poteva più) e, per ovvii motivi di immagine, bisognerà presentarsi nella maniera migliore possibile anche perché c’è da riscattare la brutta sconfitta casalinga con la Roma anche per non perdere posizione nell’alto vertice. Per il Torino, invece, reduce da tre pareggi fra le mura amiche, sarebbe ora di vincere per accontentare i propri tifosi.   

 

Verona, per continuare a sognare.                                                                                                 

Il sorprendente Verona, dopo la passeggiata a Bologna, al Bentegodi contro un forte Parma che  da quattro partite marcia  in perfetta media inglese, vuole continuare  godersi il panorama dall’alto a ridosso dalle prime; le previsioni dicono di una bella  partita, viste le motivazioni delle due compagini. 

 

Lazio a Bergamo senza….giornalisti ?                                                                   

Claudio Lotito, presidente affabulatore della Lazio nonché comproprietario della Salernitana, ancora una volta si è messo in brutta mostra prendendosela con i giornalisti in un intervento telefonico in una tv privata; tra parolacce e improperi ha comunicato arrabbiatamente che vieterà ai propri calciatori di parlare con la stampa, minacciando la cacciata degli stessi. Vedremo cosa succederà nel dopo partita   di Bergamo nell’anticipo domenicale, dove la Lazio,  dopo due pareggi in bianco, ha necessità di riprendersi anche perché, giovedì prossimo, dovrà andare a Cipro per l’Europa League. Non si vede proprio quale sia la necessità di rendere incandescente un’atmosfera che, invece, avrebbe bisogno della massima tranquillità. I laziali sono tenuti a vincere per diradare questa nuvolaglia, ma    

con un ‘Atalanta reduce da due vittorie, non sarà facile.

 

Milan, quanti problemi !                                                                                                  

Una normale partita casalinga con l’Udinese, per il Milan si presenta già come   l’ ennesima ultima spiaggia, per come la squadra appare conciata: tra infortuni (sempre tanti, ormai da due anni e più), squalifiche, polemiche causate da Balotelli, Allegri non sa più a che santo votarsi, visto che in una settimana ha dovuto subire l’umiliazione di due sconfitte amichevoli con una modesta squadra francese di serie B (3-0 col giovane portiere Gabriel che è risultato il migliore, e questo la dice tutta, nel bene e nel male !) e poi con la Primavera di Pippo Inzaghi.  In compenso, e questa è una buona notizia, finalmente ci si è resi conto che la difesa è fallimentare e si è subito proceduto all’acquisto del francese Rami, un centrale alto 1,90 che, però, solo da gennaio potrà provvedere a far diminuire la media delle reti da fermo, una lacuna notata, da tempo,  pure dagli incompetenti,  ma non da  Berlusconi e Galliani i quali  avevano altro a cui pensare, in particolare il primo…. Per l’anticipo di stasera, ci dovrebbe essere qualche rientro ma, soprattutto si spera nella magnanimità dell’Udinese che, a S. Siro, grazie a Totò Di Natale, in passato,   ha sempre creato problemi al Milan.  

 

Livorno-Sampdoria,  fame di punti per entrambe.

Il Livorno non vince più da quattro partite, la Samp aspetta ancora il primo successo; cinque sono i punti che li distanziano  ma per le due squadre, entrambe col presidente genovese, l’incontro potrebbe avere una sottintesa atmosfera di derby societario, visto che Spinelli per anni è stato proprietario del Genoa.   

 

Zona calda, caldissima con tre scontri diretti.

Cagliari-Catania,  Genoa-Chievo e Bologna -Sassuolo sono tre partite da brivido perché costituiscono già spareggi striscianti nella zona calda che, grazie a loro, diventerà bollente.  Ovviamente tutte e sei le squadre  necessitano di punti:   quelle ospiti  hanno quanto meno la necessità di non  perdere, le padrone di casa hanno l’obbligo di vincere. In particolare, il derby emiliano fra Bologna e Sassuolo, primo nella storia della massima serie, sarà una lotta all’arma bianca e chi dovesse perdere, difficilmente avrà lo stesso allenatore domenica prossima.

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