La Roma pareggia. Juve a +5: è fuga. Napoli, gran prova di forza

ROMA – Il Milan blocca la Roma, la Juve fa una quaterna col Sassuolo: con cinque punti di vantaggio,  si può cominciare a parlare di fuga. Ma anche il Napoli, con un emozionante  4-2 all’Inter,   non demorde, nonostante il vantaggio dalla vetta sia di otto punti; la squadra più prossima ai partenopei è la Fiorentina, indietro di cinque lunghezze.  I valori cominciano a delinearsi.  

 

Juve, centrati gli obbiettivi  

Previsioni rispettate: la Juventus fa un solo boccone del malcapitato Sassuolo, distrutto da uno scatenato Tevez il quale con una tripletta appaga la fame di gol non segnati in Champions.  Qualora si pensi che, fra i bianconeri, il voto più basso sia stato assegnato a Buffon non per demeriti ma perché scarsamente impegnato, si comprende l’andamento della partita.   Forze in campo impari, dunque, e la Juventus ne ha giustamente approfittato per risollevarsi il morale e proseguire la marcia, dopo i dolori europei, tentando addirittura una fuga, dopo il pareggio di Milano..   

 

Milan- Roma, un punto per uno….                                                                                                        

Doveva essere la partita delle conferme, sia da una parte che dall’altra e così è stato, anche se dalla stessa non è uscito un vincitore.  Dalla Roma ci si attendeva di conoscere l’esatto stato di forma in prospettiva Juve e, da quanto visto, la Roma è viva e vitale, decisa e determinata più che mai: avrebbe potuto chiudere la partita fin dal primo tempo, con un Milan stordito dalla sua velocità e dalle sue triangolazioni da capogiro. Il gioco vecchio, compassato e affaticato  si scontrava con il nuovo, pimpante, gioioso, di alta levatura. Ma il Milan non crollava, e, risvegliatosi dallo stordimento iniziale, nonostante fosse stato due volte in svantaggio,  riusciva a pareggiare, sfiorando, nel finale prima la vittoria e, poi, la sconfitta.  Dal Milan,invece,  sulle ali dell’entusiasmo europeo, ci si aspettava la sorpresa della prima vittoria contro una grande ma, per i limiti ormai congeniti dei rossoneri, contro questa Roma, comunque fortissima, oltre che piacevole a vedersi, non era possibile pretendere di più. Alla fine, fra recriminazioni varie da ambo le parti, un punto fa comodo ad entrambe le squadre, anche se la Roma si rammarica perché favorisce l’allungo della Juve, la quale, però, da quanto esibito a S. Siro,  dovrà, comunque, temere i giallorossi che continuano a mantenere l’imbattibilità nel nostro torneo..   

 

Il campionato si vince grazie alla difesa.                                                                                                   

E’ un detto antico che pare sia ritornato di moda valutando che la difesa juventina è riuscita a mantenere l’imbattibilità di Buffon fino a 729 minuti e, guarda caso, prima la rimonta  e, poi,  il distacco della Roma, sono avvenuti proprio in questo periodo. Se la matematica non è un’opinione…..

 

Napoli – Inter: i primi responsi.    

Gran bella partita, ricca, oltre che di gol fatti e mancati, di continui capovolgimenti di fronte ma anche di diversi scricchiolii delle due difese, handicap assolutamente deleterio per squadre che puntano in alto. Per certi versi, a tratti,  è parsa una gara a chi sbagliava di più nelle retrovie e, come s’è visto dal risultato,  a commettere più errori è stato l’undici di Mazzarri, nonostante lo stesso, alla fine si sia dichiarato pure soddisfatto della prestazione dei suoi, prendendosela, invece, con l’arbitro Tagliavento ….. La partita ha emesso alcuni responsi chiari e precisi. Per il Napoli, è stata la conferma della ritrovata vena sia sotto l’aspetto del gioco che del risultato, ma, soprattutto, la  certezza che l’amara delusione Champions,  semmai avesse lasciato un segno, è stato di quelli positivi perché la squadra ha saputo reagire bene sotto tutti i punti di vista, lanciando il messaggio chiaro e preciso: il Napoli, per la lotta al vertice, c’è, indipendentemente dall’attuale  distacco dalla Juve. E’ necessario, però, qualche ulteriore puntello in difesa, dove, oltre a mancare un elemento guida che infonda sicurezza, ognuno gioca per conto proprio contribuendo, così, ad aprire continui varchi.   Undici gol subiti  in cinque partite non possono non costituire un campanello d’allarme al quale può porre rimedio solo la borsa di De Laurentiis.

Per l’Inter, invece,  al di là di una certa determinazione a non mollare mai  e con tutta la buona volontà del caso, non riusciamo proprio a trovare  annotazioni positive che possano suffragare gli elogi di Mazzarri. L’Inter non vince da quattro partite nelle quali  ha incassato ben nove reti            

mettendone a segno sette con un ricavo finale di tre miseri punti: una media assai lontana dalle aspirazioni di alta classifica, dove, fra l’altro è stata scavalcata dalla Fiorentina, finendo al quinto posto. Quanto a gioco l’undici nerazzurro è apparso, ancora una volta, slegato nei reparti, con particolari negatività per la difesa nella quale, ora, anche Handanovic, fino a qualche domenica fa l’unica sicurezza rimasta, ha dato segni di cedimento. Solo grazie alla prova di alcuni singoli (Guarin, Palacio)  e qualche mera, tirata, sufficienza, l’Inter è riuscita a tenere  viva la partita 

e a nulla sono vale le sostituzioni effettuate. Una sconfitta sulla quale meditare bene. 

 

Fiorentina, zitta zitta…  

…Ma a suon di gol,  la squadra di Montella, strapazzando un innocuo Bologna, conquista il quarto posto al termine di un incontro nel quale, oltre ai tre gol, i viola hanno evidenziato il piglio della grande squadra, probabilmente anche grazie alla pochezza degli avversari, certamente la vittoria è stata voluta, cercata e abbellita con lo spettacolo. Ora, si tratta di continuare così anche fuori casa dove, nelle precedenti trasferte era stato bruciato quanto di positivo era stato creato al Franchi. Il Bologna, se non adeguatamente rinforzato in tutti i reparti, è destinato a retrocedere: sono troppe le partite che, in continuità, hanno evidenziato  marcate lacune che il povero Pioli difficilmente potrebbe colmare da solo.   

 

Verona  Catania, pari e patta       

Verona e Catania si sono divisi la posta con un risultato in bianco che non dice di un Catania proteso vanamente in avanti e un Verona sulla difensiva pur di portare a casa il classico punticino che fa classifica. Non è stata la stessa cosa per gli etnei che avevano assoluta necessità di vincere e, ancora una volta,  non ci sono riusciti, nonostante i rientri di alcuni titolari; fino a quando De Canio non avrà la squadra al completo sarà difficile poter risalire dall’ultimo posto. 

 

Torino, colpaccio ad Udine. 

 Il Toro continua a salire mentre l’Udinese, scende: queste sono le conseguenze della bella vittoria ottenuta dai granata al “Friuli” di Udine.   L’allenatore dei friulani, Guidolin, al termine, si è dichiarato disponibile a dimettersi, qualora si ritenessero collegati alla sua panchina i risultati negativi della squadra ma il presidente Pozzo ha risposto confermandogli la fiducia. Sul fronte Torino, solo grande soddisfazione per la prova convincente che consente di avvicinarsi al Verona, ormai a due punti. 

 

Lazio, un raggio di sole nella nebbia.   

Dopo tutto il bailamme degli ultimi giorni, con una prestazione super, ci pensa Klose a calmare le acque agitate, mettendo a segno contro  il Livorno una decisiva doppietta ma, soprattutto,  mettendo tutti a tacere, per sé ed anche per la squadra.  Una salutare boccata d’ossigeno per la classifica,  che cominciava a farsi preoccupante, per il morale dei giocatori, per la tifoseria ancora disorientata per i fattacci di Varsavia, ed anche per lo stesso Petkovic la cui posizione, però, si è solo un po’ assestata ma rimane sempre pericolante almeno fino a quando una continuità di risultati  non porterà una svolta tranquillizzante.  L’aver ritrovato la sua punta di maggior spicco è un fatto molto importante per la Lazio, ora, si tratta di proseguire, evitando inutili polemiche. 

 

Pareggi da bravi fratelli al centro classifica 

Genoa-Atalanta  e Parma-Cagliari,  pareggiando, la prima 1-1 e l’altra 0-0,  hanno lasciato invariato le proprie posizioni di buon vicinato nella zona centrale della classifica.  A Parma  ci son rimasti tutti male perché, in occasione del centenario della fondazione della società emiliana, si sarebbe voluto festeggiare con una vittoria ma le cronache riferiscono che alla squadra locale è andata pure bene perché il Cagliari avrebbe potuto anche vincere.  

 

Samp, guizzo in avanti. 

Nello scontro diretto fra Chievo e Sampdoria, le due squadre in serie positiva dopo l’avvento dei nuovi allenatori, i blucerchiati vanno a vincere a Verona e fanno un gran bel balzo in avanti verso posizioni di maggiore tranquillità, scavalcando lo stesso Chievo e raggiungendo l’Udinese.     

Delle ultime sette in classifica ben cinque hanno perso ma il distacco fra le stesse, almeno per ora, sembrerebbe colmabile; a patto, però, che s’incominci a vincere un po’ più spesso.   

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