Champions. Le prime tre vincono tutte. Tiene banco il caso Conte-Capello

Tutto come largamente previsto: le prime tre hanno vinto tutte e nulla è cambiato in zona scudetto/Champions in fatto di distanze; l’unica sorpresa è data dagli ulteriori inseguitori: la Fiorentina viene stoppata in casa dall’Inter che quasi dimezza il distacco dai viola. 

La Juve,  3-1 al Chievo                                                                                                                            

Con la partita chiusa sul doppio vantaggio già alla fine del primo tempo, si è avuto qualche sussulto solo ad inizio di ripresa,  per un’autorete di Caceres alla quale, però, si è  subito ovviato ripristinando le distanze con l’avversario,  non solo nel gioco ma anche nel risultato. Per la capolista, si potrebbe parlare di ordinaria amministrazione, con un’altra giornata da cancellare sul calendario eproseguendo la marcia verso il traguardo finale. 

Conte-Capello, che polemica !                                                                                                                      

Ma, vista l’ordinarietà dei risultati delle prime,  a tenere banco sui mass media, è la pepata risposta di Conte a Fabio Capello, il quale, in settimana non aveva condiviso la decisione di portare la Juve in ritiro dopo il pareggio di Verona e questa, ennesima a suo dire, intromissione negli affari bianconeri aveva mandato in bestia il sanguigno Antonio.  In fondo Capello, nei suoi due anni a Torino, che ricordi aveva lasciato se non estromissioni dalla  Champions e i due scudetti revocati…..? Questo,  il nocciolo della reazione di Conte. Come succede in casi simili,  l’Italia è divisa in due, parteggiando per l’uno o per l’altro.  Forse, anzi senza forse,  hanno sbagliato entrambi:  Capello non aveva titolo per criticare la decisione assunta da Conte, l’unico titolato a sapere quale fosse la situazione in casa juventina e quindi in grado di assumere i provvedimenti del caso; anche se c’è da aggiungere che la Juve, col pareggio di Verona, concomitante con quello della Roma nel derby, neppure aveva diminuito il consistente vantaggio e, quindi, ai più per non dire a tutti,  la decisione di non concedere il giorno di riposo mandando tutti i in ritiro, era apparsa alquanto esagerata. La reazione di Conte è stata pertinente ma, indubbiamente,  molto pesante, per quanto attiene il revival degli scudetti revocati che tutti i maggiorenti juventini continuano volutamente a ritenere validi.  Che Capello, caratterialmente, si ritenga assiso nel regno dei cieli e, quindi, in grado di osservare tutti dall’alto della sua potenza, non è una novità; che qualcuno, come Conte, non si voglia assoggettare alle critiche di un simile “guru”, come da lui definito, può essere anche suo diritto.  Forse Capello, dalla sua altezza polare, farebbe bene a non esprimere giudizi con tono seri e saccenti sui colleghi italiani,  in particolare su quelli notoriamente suscettibili…. Forse Conte, farebbe meglio a non ritenere la sua Juve come un robot sempre funzionante e imbattibile, che deve solo e sempre vincere, arrabbiandosi se, qualche volta ma appena qualche volta e  non di più, le capita, non di perdere,  ma solo di pareggiare…..  La Juve giovedì inizierà l’avventura in Europa League  contro i turchi del  Trabzonspor  e questa sarà  l’occasione per ritornare a parlare di solo calcio giocato e, di certo, sarà meglio per tutti. .       

La Roma, 3-0 alla Sampdoria                                                                                                                  

Delle tre partite di testa, indubbiamente quella della Roma si presentava come la più impegnativa, contro un’avversaria proveniente da due vittorie e, soprattutto,  in grande forma e questo si è visto per l’intero primo tempo. Ma, appena sbloccato il risultato prima del rientro negli spogliatoi, con il primo gol di Destro, nella ripresa, non c’è stata più storia e i giallorossi hanno spopolato, prima con una secca punizione di Pjanic e poi col raddoppio del ritrovato centravanti. La ferita di Napoli è stata rimarginata;  la Roma, con una rabbiosa vittoria, ha confermato di esserci pienamente. 

Il Napoli…0-2 a Reggio contro il Sassuolo                                                                                                        

Le cronache dell’incontro dicono che il migliore in campo è stato il portiere emiliano Pegolo e questo dice tutto.  Il Napoli ha avuto più di una decina di occasioni da gol, in maggioranza, annullate dal n.1 avversario, e il risultato finale, forse, con qualsiasi altro portiere, sarebbe stato molto più rotondo del classico 2-0. Comunque,  un ottimo biglietto da visita per i partenopei per la trasferta in Inghilterra per l’esordio con lo Swansea in Europa League.  Per il Sassuolo, solitario ultimo in classifica, è notte fonda, . la cura Malesani non è servita e c’é già chi invoca il ritorno di Di Francesco.  

L’Inter vince a Firenze !                                                                                                                                  

La doppia sorpresa che non t’aspetti: una brutta Fiorentina e  una buona Inter che vince meritatamente ma nella maniera sbagliata, favorita da un clamoroso, triplice, fuorigioco non visto dal direttore di gara, dal suo assistente di porta ma, soprattutto, dal guardalinee. Se a questa decisiva svista si  aggiunge  un rigore nettissimo non fischiato alla squadra di casa e numerosi altri errori di valutazione, si comprende quanto influenza negativa abbia avuto la giornataccia della squadra arbitrale.   Comunque, si è finalmente vista un’Inter  positivamente diversa (fuori casa non vinceva dal 3 novembre) grazie anche alle scelte, rivelatesi incomprensibili, da parte  di Montella il quale, chissà perché, rinunciava, in partenza agli attaccanti per tentare di rimediare, poi, quando era ormai troppo tardi. Di positivo, in casa viola, da segnalare il ritorno per una ventina di minuti di Mario Gomez dopo il grave infortunio.  La Fiorentina avrà la possibilità per smaltire la battuta d’arresto giovedì in Danimarca dove affronterà un anonimo Esbjerg in Europa League.

La Lazio si ferma a Catania                                                                                                                         

Primo stop per la Lazio targata Reja contro un Catania (quarto risultato utile consecutivo dopo il ritorno di Maran) affamato di punti che vince meritatamente con un gioco e un risultato che non ammettono discussioni e solo grazie alle parate  del sorprendente Berisha è stato evitato un punteggio ancora più pesante.  Tutti concordi: la Lazio a Catania non c’era proprio e il gol del rientrante Mauri non è servito;  questa è stata un’occasione persa per rincorrere la futura zona Europa League, nell’ambito della quale, giovedì,  se la vedrà, all’Olimpico,  con in bulgari del Ludogorets Razgrad: superfluo aggiungere che si punta decisamente a vincere. 

Milan pensa alla Champions                                                                                                                

Grande attesa per l’esordio del Milan, unica squadra italiana rimasta in Champions, che affronterà,  mercoledi sera a s. Siro,  la sorpresa del calcio spagnolo Atletico Madrid. Seedorf potrebbe avere problemi di formazione per gli infortuni in corso (in casa rossonera sempre attuali e, quindi, nessuno ci bada più…) ma con un Balotelli, tornato a mille grazie alla prodezza contro il Bologna, tutto è possibile.   Intanto, in casa rossonera, si gioisce per la conquista da parte della squadra Primavera del prestigioso Torneo di Viareggio, con Pippo Inzaghi che festeggia la sua prima coppa da allenatore, dopo averne vinte tantissime da calciatore.  Si tratterà pure d’un trofeo giovanile, ma questo successo attenua le tante delusioni propinate dalla prima squadra alla tifoseria ed anche a Berlusconi…..      

Quante sorprese e che partite!                                                                                                                                        

In attesa di vedere come andrà a finire il posticipo Verona-Torino,  per la serrata lotta per entrare in Europa, si sono registrati risultati che definire clamorosi è poco.                                     Il Parma, ad esempio, va a stravincere a Bergamo, contro una sconvolta Atalanta per ben 4-0, tenendo il passo dell’Inter.   Il Genoa, quando sembrava essere al tappeto con due gol di svantaggio sull’Udinese, riesce a raddrizzare la partita grazie ad una provvidenziale doppietta di Gilardino: qualora si pensi che fino a 25 minuti dal termine gli uomini di Guidolin  erano stati costantemente in vantaggio, (con Di Natale in panchina !) allora il punto conquistato dai genoani assume il significato di una vittoria.  Altra sorpresa, il Cagliari che si fa imbrigliare in casa da un disperato Livorno, in un incontro teso e tirato (tre espulsi e sei ammoniti) ed ora, dopo questa sconfitta  (la quarta in cinque partite)  viene risucchiato verso il basso; forse anche la squadra è stata influenzata dalle incertezze societarie.    

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