Calcio. La Juventus, vincendo, vanifica l’exploit della Roma

Stavolta ci pensa Llorente            

                                                                                                                       

Sono bastati tre minuti fulminanti di Fernando Llorente per battere il Livorno con due reti dopo la prima mezzora, gestendo, poi, il resto della partita con un tranquillo possesso palla e incominciando a pensare, attraverso le sostituzioni,  al ritorno in casa con il Lione.   Così, l’illusione della Roma di guadagnare punti è durata poco più di un giorno e la differenza di otto punti fra le due squadre è stata subito ripristinata, con buona pace per quelli che, dopo la botta di Napoli, avevano cominciato a fantasticare un rallentamento bianconero che non c’è stato. Avviso per i naviganti del campionato: la Juve, pur senza particolari scintillii, ha ripreso in mano la guida del torneo e, a sei giornate dal termine, lo scudetto si avvicina.    

 

Roma, il tris di Destro è servito !

Garcia l’aveva detto  che a Cagliari bisognava, comunque,  vincere per portarsi, anche se solo temporaneamente, a cinque punti dalla Juve, con l’implicito significato, almeno, di intimorire la capolista…. Ci ha pensato Mattia Destro a portare a termine la missione sarda con una clamorosa tripletta, la sua prima nella massima serie, che porta a sette le reti nelle ultime sei presenze e, per qualsiasi punta,  è una  media super. Nella prestazione dell’attaccante romanista c’è, però, un macchia riguardante una evidente manata in faccia ad Astori, sfuggita all’arbitro, che, a sua volta, fra la sorpresa generale, ammoniva il difensore rossoblu per la reazione: persino Garcia, con la correttezza che lo contraddistingue ha riconosciuto che Destro avrebbe meritato l’espulsione.    

Con questa vittoria, inoltre, la Roma sfata un tabù che, dal 1995, non la vedeva  vincente a Cagliari, ma, sopratutto, continua a star dietro alla Juve, con la quinta vittoria consecutiva..  

 

Napoli deludente, Parma europeo                                                                                                                       

Che delusione il Napoli visto a Parma, subito dopo la grande partita con la Juve di una settimana fa: una squadra scialba e insignificante in tutti i reparti e la fotografia di quest’incontro è data da un mesto  Higuain, il suo uomo più rappresentativo, ancora una volta sostituito da Benitez. Va bene che forse a favore del Napoli ci poteva stare pure un rigore non concesso ma questo non giustifica l’esibizione del tutto incolore da parte dei partenopei, i quali, a dodici punti dalla Roma, devono dare addio alle conclamate aspirazioni di seconda posizione e badare a difendere la terza.  Il Parma, invece, è venuto fuori alla distanza, e una volta andato in vantaggio,  ha preso saldamente in mano le redini dell’incontro confezionando una importante vittoria che gli consente di raggiungere l’Inter all’ambitissimo  quinto posto.

 

La Fiorentina consolida il quarto posto   

Il risultato striminzito non esprime neppure lontanamente quanto visto, anzi ammirato,  in campo, perché Fiorentina-Udinese è stata una partita bellissima, sotto tutti gli aspetti e le reti sarebbero potute essere molte di più da ambo le parti se l’imprecisione, la sfortuna o la bravura dei portieri non le avessero negate.  Alla fine ha vinto la squadra che ha avuto l’uomo che ha fatto la differenza sia mettendo lo zampino nei gol che  nel dare spettacolo, quel Cuadrado che, riportato finalmente da Montella nel suo dirompente ruolo di attaccante senza zona, ha fatto impazzire i friulani e deliziato i presenti, catalizzando tutte le scorrerie in area avversaria.

Da rilevare che, dalla determinazione, dalla foga e dalla voglia di gol espressa da entrambe le squadre, sembrava stessero a  giocarsi  la finale di qualche importante torneo e, di questo, va dato atto alle due compagini.  La Fiorentina, dopo il passo falso dell’Inter, doveva vincere e c’è riuscita, consolidando, così,  il suo prezioso quarto posto con cinque punti di vantaggio.        

 

Inter,  ennesimo stop                                                                                                                                

I limiti dell’Inter hanno trovato conferma nell’anticipo di sabato contro il Bologna, una squadra che lotta per non retrocedere, quando, nonostante fosse andata due volte in vantaggio, si è fatta sempre raggiungere, e, nei minuti di recupero, ha rischiato addirittura di perdere se Acquafresca non avesse clamorosamente sbagliato due occasionissime. Mazzarri ha ritrovato Icardi quale goleador (2 gol) ma ha perso la tifoseria che ha giudicato con sonori fischi la prestazione della sua squadra. Nelle ultime quattro partite l’undici nerazzurro ha rimediato tre pareggi e una sconfitta contro squadre che, sulla carta, avrebbero fatto prevedere ben altro bottino. Con queste premesse,  raggiungere un posto in Europa diventa problematico (intanto,  è stata affiancata dal Parma) e Thoir ha fatto capire che, in tal caso, a farne le spese sarebbe la conferma di Mazzarri.  Una manna dal cielo questo punto per il Bologna che equivale ad un importante passo avanti per stare fuori dalla zona calda,  e acciuffando il Chievo.

 

La Lazio vince a dispetto degli assenti.                                                                                                                                                            

Con la vittoria sulla Sampdoria , la Lazio, irrompe in piena zona Europa League, a due punti dall’Inter, a dispetto dei tifosi assenti che,  ancora una volta,  hanno continuato la loro assurda protesta verso Lotito.  L’undici biancazzurro, ora, ha il dovere di crederci e continuare a puntare a questo traguardo come, ironia della sorte, lo stesso presidente aveva invocato, con molta presunzione,  anche quando le cose andavano male….. Una Lazio, quindi, pienamente ritrovata che vince pur giocando quasi l’intera ripresa in dieci, e nonostante sia venuto a mancare  l’incitamento del suo pubblico.  

 

Il derby veronese                                                                                                                                 

Ha deciso  ancora Toni che, con il suo sedicesimo gol,  è diventato il massimo cannoniere locale in campionato.  Questo è un risultato molto importante per entrambe le squadre perché, se da un lato consente agli uomini di Mandorlini di rinvigorire le ambizioni europee, dall’altro blocca quelli di Corini, raggiunti, ora,  dal Bologna. 

 

Da Bergamo sorprese per l’alta e la bassa classifica

Un’altra clamorosa sorpresa della giornata arriva da Bergamo dove, con un’Atalanta proveniente da sei vittorie consecutive, le previsioni  di acciuffare la settima sono state frantumate da uno splendido  Sassuolo che, al culmine della disperazione, vince con una provvidenziale doppietta di Sansone, distanziando, così,  il Catania a quattro punti,  lasciandolo all’ultima posizione e, soprattutto guadagnandone altri su tutte le altre concorrenti.   Per i bergamaschi occasione persa, per gli emiliani un notevole passo in avanti.

 

Milan terza vittoria consecutiva                                                                                                                 

Vince a Genova il Milan e si porta a cinque punti dal primo posto disponibile  in Europa League, ora occupato dal duo Inter e Parma; ormai per i rossoneri questo rimane l’unico traguardo raggiungibile e,  con la ritrovata vena nel fare punti – siamo al terzo successo consecutivo – la speranza appare un pò più concreta, pur avendo da scalare ben sei squadre, ma se si continuasse di questo passo….   

 

Torino terza vittoria consecutiva

Anche il Torino non se l’è fatta sfuggire l’occasione buona per confermarsi nella zona europea, vincendo a Catania, dopo essere stato lungamente  in svantaggio e  ribaltando un risultato che, ora,  rende davvero problematica per i siciliani  una risalita dall’ultima posizione.

 

Paura delle B, altri due esoneri 

Del trio di coda (Livorno, Sassuolo e Catania) solo l’undici emiliano ha vinto, recuperando tre punti preziosi sulle altre due e,  anche più su, sul Chievo che, alla quinta sconfitta nelle ultime cinque partite, viene affiancato dal Bologna.  Il Catania ha nuovamente esonerato Maran affidando la squadra al coordinatore delle giovanili Pellegrino per tentare un’impresa che, allo stato, appare disperata.  Anche il Cagliari, stesso ruolino di marcia negativo del Chievo,  sostituisce Lopez con Pulga, nonostante  sette punti di vantaggio dalla terzultima: questa è l’ennesima mossa di Cellino in attesa di cedere la società a fantomatici sceicchi o gruppi americani che, finora, non si sono ancora visti all’opera, per  puntare  alla seconda divisione inglese nella quale ha rilevato, dopo qualche sofferenza, la compagine del Leeds, qualificata come una Ferrari rispetto al Cagliari, definito una semplice 500. 

Per questo motivo, i tifosi isolani, di Cellino non ne possono  più e, anziché esonerare l’allenatore, avrebbero preferito che avesse esonerato  se stesso.    

Condividi sui social

Articoli correlati