Scommesse. Interrogato Beppe Signori: disse no a richiesta di combine

CREMONA – “Un secco no”: è stata questa la risposta di Beppe Signori alla proposta di taroccare Inter-Lecce del 15 marzo scorso.

Così dice Silvio Caroli, l’avvocato dell’ex bomber della nazionale, dopo l’interrogatorio del suo assistito tenutosi nella Procura di Cremona. Ugo Vittori, l’investigatore privato che collabora con Caroli, ha rivelato: “Signori è cascato dalle nuvole quando ha letto che sarebbe stato lui a tenere i contatti tra i ‘bolognesi’ e il giro di scommettitori di Singapore”. “Secondo noi – ha continuato Vittori – Signori si limitava a scommettere e non avrebbe partecipato ad alcuna riunione dei “bolognesi”, che comunque non avevano nemmeno grandi capacità economiche”. Tra l’altro, il materiale sequestrato a casa dell’ex attaccante secondo l’investigatore non ha rilevanza per le indagini.

 

Il materiale in questione sarebbe un foglio di carta su cui sono state scritte a mano le condizioni per effettuare le puntate. “Non solo non ci sono prove di quanto gli viene contestato – ha chiosato Vittori – ma Signori queste cose non le ha mai fatte”.

 

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