Sci. L’urlo di Peter. La coppa di discesa libera è sua

St.Moritz – Primo italiano della storia a vincere la coppa del mondo di discesa libera.

Doveva finire così e così è finita. Peter Fill conquista la coppa del mondo di specialità della regina delle discipline veloci.

Nell’ultima libera stagionale, nella finale di St. Moritz, il 33 enne di Castelrotto ha messo il sigillo sulla coppa del mondo di specialità scrivendo il suo nome nella storia dello sci azzurro.

Nessuno infatti, prima di lui, era riuscito in questa impresa, titolo che lo porta definitivamente nell’Olimpo dello sci. Una sola vittoria quest’anno (e che vittoria!), a Kitzbuhel, e poi una serie di piazzamenti sul podio (Lake Louise) e a ridosso del podio (Chamonix, Jeongseon, Val Gardena, Kitzbuhel) e altri piazzamenti per racimolare punti preziosi. Una vittoria meritata che arriva anche grazie (è doveroso dirlo) al ritiro anzitempo del campione norvegese Svindal, fermatosi per infortunio e, nonostante questo, giunto secondo a 26 punti dall’azzurro.

Oggi, sulla pista Corviglia, Fill è partito per ultimo, con il pettorale nr. 22, con tutta la tensione addosso e con la paura che potesse sfumare il sogno proprio sul più bello. Peter è sceso con il freno a mano tirato, accumulando pian piano decimi che lo hanno fatto arrivare al traguardo con un ritardo di 1”36 dal primo, collocandosi al 10° posto. Ma tanto è bastato per conquistare quei preziosi punti che lo hanno premiato come primo atleta italiano a vincere la coppa del mondo di discesa. Bene, bravo e commosso Peter all’arrivo dove, non contento della sua prestazione, appena giunta la notizia del calcolo dei punti per arrivare alla vittoria, è esploso in un urlo liberatorio di gioia infinita condita da lacrime di sacrificio e felicità immensa. Bravo Peter, grazie al campione altoatesino, ci voleva proprio una gioia così allo sci azzurro.

Vince la gara l’atleta di casa, lo svizzero Beat Feuz davanti allo statunitense Steven Nyman e al canadese Erik Guay. Peccato per l’altro azzurro con ambizioni di vittoria, Dominik Paris, non al meglio fisicamente (non ha nemmeno effettuato la prova cronometrata), giunto solo 19°, ma comunque si accomoda al terzo posto della classifica della discesa libera. 

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