Calcio.SerieA: Milan-Juve 1-1 tra sviste arbitrali e goal annullati

ROMA – Termina con un pareggio (1-1) l’attesa sfida al vertice tra Milan e Juve. Distanza quindi invariata con i rossoneri a 51 punti e bianconeri a 50, con una partita da recuperare.

Grande pathos sugli spalti e sulle panchine, come tra i telespettatori che più comodamente siedono sul divano di casa.

È la squadra di Allegri ad esercitare una maggiore pressione e una aggressività più marcata riuscendo a portarsi in vantaggio ancora una volta con Nocerino. Il centrocampista, ex Palermo, sfrutta un errore grossolano di Bonucci e fa partire un tiro da fuori area deviato nettamente dallo stesso difensore juventino che finisce per spiazzare l’incolpevole Buffon.

È i 15′ del primo tempo e da questo momento in poi, la squadra di Conte sembra smarrire tutta la sicurezza che fino ad ora era riuscita a costruirsi. I bianconeri appaiono più molli sulle gambe, più timidi e pochi incisivi sotto porta.

Il fattaccio della serata, avviene dieci minuti dopo il vantaggio della squadra di casa. Al 25′, Buffon respinge una prima volta un’incornata di Mexes, la palla carambola sulla testa di Muntari che a colpo sicuro schiaccia in rete. Il portiere della Nazionale, ancora a terra, con un colpo di reni e con tutte e due le braccia stese al di là di circa un metro dentro la linea di porta, scaccia via il pallone rimettendolo in gioco. Il guardalinee è perfettamente in linea con il palo mentre l’arbitro non ha la visuale migliore.

Tutto il pubblico sugli spalti vede la palla dentro e la tifoseria rossonera esulta di gioia insieme ai giocatori in campo. L’altra parte della tifoseria, quella avversa, ammutolisce, mentre i calciatori bianconeri alzano le braccia per dire ‘no, non è entrata’, Buffon lancia il pallone verso un compagno e l’arbitro stende le braccia in avanti indicando che si può continuare a giocare. Gran caos, anche un commentatore televisivo pensa che il goal è annullato, forse, per fuorigioco di Muntari. Passano alcuni secondi di diffusa incredulità per quello che è appeno accaduto. Ennesimo goal fantasma ed ennesima questione del ‘perché non si installano i sensori in porta?’

The show must go on e la Juve trova il pareggio con il subentrato Matri. Ma lo stesso guardalinee, sbaglia ancora e alza la bandierina valutando in fuorigioco la posizione dell’attaccante. Altro abbaglio, la posizione era regolare. I bianconeri non mollano e nei minuti finali, stavolta lo trovano davvero il pareggio ancora una volta con Matri (ma perché non gioca dall’inizio?), abile nel farsi trovare nel punto giusto al momento giusto, che gira in porta il cross di Pepe.

Incontro ad alta tensione che culmina con l’espulsione di Vidal che si becca un rosso diretto per un fallaccio a centrocampo su Van Bommel.

Tutto rimane invariato, come la mancanza di volontà di emanciparsi con l’aiuto delle tecnologie in ambito sportivo, o meglio, calcistico, visto che già in altri sport l’uso della moviola e della tecnologia è già in voga. Continuiamo così, con partite falsate da grossolani errori da primi del ‘900 nonostante viviamo nell’era digitale.

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