Due settimane scarse a Natale, e l’Nba non si prende pause.
Domenica con 6 partite, alcune delle quali davvero piacevoli da vedere come lo scontro playoffs tra Denver & NY, con coach Karl che dopo aver ottenuto le 1000 vittorie in carriera, ha provato vanamente con i suoi ragazzi a fermare i lanciatissimi Knicks. Nella West Conference intanto San Antonio rispondeva ai Mavericks, e i Magic interrompevano la striscia di 4 sconfitte consecutive, superando l’agonismo prorompente di un Griffin totale.
New York Knicks – Denver Nuggets 129-125 Otto volte per Amar’e Stoudemire sopra i 30 punti in partita (franchise record) e NY vince la 13° partita in 14 incontri, prolungando il proprio periodo “si”, in attesa dell’arrivo dei Celtics e degli Heat. Denver a parte contenere nei primi minuti (cadendo sotto di 11 punti) e provare a rimontare a 5 dalla fine (toccando anche il pareggio) può poco; e un ‘Melo’ deconcentrato (nonostante i 31 punti) e desideroso di approdare nella Grande Mela non ha certo facilitato il compito dei Nuggets. Le difese si prendono una giornata di vacanza, e Wilson Chandler, devastante, ne approfitta scrivendo qualcosa come 27 punti e 7 rimbalzi. Molto, molto bene anche Felton con 19 punti e 17 assist, e Gallinari che (oltre ai 16 punti) decide la partita con una giocata difensiva da manuale. Tra i Nuggets il migliore è Nenè che tiene da solo sotto scacco la “difesa” Knicks. Per il brasiliano ci sono 26 punti con 9/13 al tiro, 8 rimbalzi ed 1 stoppata.
Philadelphia 76ers – New Orleans Hornets 88-70 Hornets in piena confusione mentale, senza criterio, scollati in difesa, senza un’anima in attacco. 70 punti segnati per puro caso, e Sixers che dominano la contesa dall’inizio alla fine, con un secondo quarto chiuso con uno scarto di 15 punti. Per Philadelphia 4 uomini in doppia cifra; su tutti Iguodala (16 punti, 10 rimbalzi) e Lou Williams dalla panca, con 17 punti.
New Jersey Nets – Lakers 92-99 I Lakers si scuotono da un periodo di torpore prolungato, e non senza difficoltà riescono ad espugnare il campo dei Nets. Primi due quarti di dominio, poi un calo evidente nella terza frazione, ed infine amministrazione nel periodo di chiusura. Sotto canestro ci sono pochi ricambi, e Gasol rischia di finire la benzina prima del previsto, ciò non impedisce però allo spagnolo di griffare una ottima prestazione da 15 punti +11 rimbalzi. Bryant ne aggiunge 32 in 35 minuti, ed LA scaccia qualsiasi fantasma di rimonta, da parte di New Jersey. Tra gli sconfitti non fanno più notizia i 25 punti +9 rimbalzi di un Lopez che meriterebbe compagni leggermente di “livello superiore” al suo fianco.
San Antonio Spurs – Portland Blazers 95-78 Dallas mette in fila 12 W consecutive? Gli Spurs rispondono per le rime, battendo con facilità gli ostici (e sfortunati) Blazers, e centrando (primi nella Nba) la 20° W stagionale. Mvp della partita è sicuramente George Hill con 22 punti, autore insieme a Jefferson di un gran primo tempo, chiuso sul +10 a suon di mini-break. Presenti e vigili anche Parker (14 punti, 6 assist) & Ginobili (18 punti. 4 assist) anima senza paura di questi Spurs ringiovaniti e decisi a recitare un ruolo da protagonisti.
Oklahoma Thunder – Cleveland Cavaliers 106-77 Senza storia. Cavs brutalmente maltrattati nei periodi dispari, e con soli due giocatori in doppia cifra. Durant (25 punti), Green (19 punti) e Harden (19 punti) scavano il solco, e da lì in poi per Cleveland sarà una lenta discesa all’inferno.
LA Clippers – Orlando Magic 85-94 Squadra di cuore questi Clippers. Sotto di 26 punti, tornano fino al -6 trascinati da un Gordon deluxe (28 punti, 9/9 ai liberi) e da un Griffin (27 punti +16 rimbalzi) sempre più candidato a vincere il ROY 2011, a suon di dunks, recuperi e lotte da gladiatore a rimbalzo. I Magic però si sanno gestire bene, e non vogliono perdere ancora. Si aggrappano ad Howard (22 punti, 8 rimbalzi), mandano 5 uomini in doppia cifra, e lasciano a Nelson (17 punti +9 assist) il timone del comando, con il play tascabile che recita un ruolo di primo piano nel ritorno al successo dei Magic.
