Calciomercato e gossip sostituiscono il campionato

ROMA – Che delizia,  in  questo periodo, per i familiari che non seguono il calcio,   vedere i televisori spenti e non sentire commenti sulle partite in corso o su quelle prossime… il campionato di serie A è fermo fino a sabato 5, i calciatori sono in vacanza; anziché vedere il pallone rotolare in rete si sentono e si leggono le anteprime sul prossimo calciomercato che caratterizzerà l’intero mese di gennaio unitamente ai puntuali gossip sugli  atleti più noti che ormai occupano intere pagine anche sugli stessi quotidiani sportivi.

Calciomercato è in arrivo, errori da riparare
Anche se tutti affermano che nel mercato di riparazione di gennaio raramente ci sono movimenti importanti, tutti lo aspettano, chi per sbarazzarsi di giocatori che hanno deluso o addirittura sono rimasti ai margini della prima squadra, chi  per cercare qualche illusorio rinforzo perché la classifica piange e, nei confronti della tifoseria, qualcosa si dovrà pur fare…

Ma stavolta si registra una motivazione in più per partecipare a questo supplemento di cessioni: disfarsi di grandi giocatori che, fortuna loro, qualche anno prima erano stati gratificati con lauti contratti pluriennali che, con l’aria che tira ora, pesano enormemente sul conto economico.  Per quanto, nella fattispecie, l’interessato resti un campione indiscusso, non è lui che si vuole cedere ma…il suo contratto !  Ben  noti i casi  estivi  di Ibrahimovic e Thiago Silva, ceduti non solo per  le cifre enormi che sono entrate ma anche per quelle contrattualizzate,  altrettanto elevate, che non sarebbero più uscite dalle casse societarie proprio  grazie alle loro…uscite dagli organici.  Attualmente, a fare notizia è il contrasto fra l’Inter e Sneijder.  La società nerazzurra, anche se il contratto con l’olandese è in scadenza nel 2015, ha proposto un allungamento ma con un’adeguata spalmatura della cifra (6 milioni netti all’anno), la risposta è stata negativa ed ecco che, come d’incanto, il campione così osannato fino alla scorsa estate, candidato pallone d’oro 2011, si è visto relegato ai margini, non più convocato neppure in panchina ”per ragioni tecniche” come più volte ribadito da Moratti prima e  da Stramaccioni poi,  suscitando solo un’ilarità generale…  

Quello che oggi viene giudicato un contratto “mastodontico” quando era stato rinnovato , un paio d’anni fa, insieme al giocatore non l’aveva sottoscritto anche qualcuno dell’Inter ?  E’ incomprensibile che, solo ora  ci si accorga d’aver esagerato sotto l’aspetto economico perché Sneijder è un campione integro che ha solo bisogno di riprendere a giocare per dimostrare ancora una volta quanto vale.  In questo caso oltremodo spinoso, ecco entrare una donna (e poteva mancare ?), la moglie del giocatore, la quale dichiara pubblicamente che, a differenza del marito che ha ribadito all’Europa intera di voler lasciare l’Inter a gennaio,  lei, invece,  non ha alcuna intenzione di allontanarsi da Milano, dove fra alta moda, lusso e shopping, si trova  magnificamente (con quello che prende il marito di stipendio…).   Per esclusione, ecco, allora,  l’ovvia conclusione: per rendere felici entrambi i coniugi,  Sneijder potrebbe andare solo al Milan.  Galliani è avvisato e, soprattutto,  subito tentato….

Il Milan attende notizie dal Brasile

Dove, nella spensierata  Rio,  proprio Galliani si trova da qualche giorno ma, ha tenuto a precisare,  non per trascorrere le vacanze natalizie a Copacabana o Ipanema  bensì per cercare acquirenti per Pato e Robinho.  Il primo, ormai scaricato da tutti, famiglia Berlusconi compresa nonostante il legame con la figlia del cavaliere, dovrebbe finire al Corinthians per 15 milioni mentre Robinho è lui stesso a volersene andare, per ricongiungersi alla famiglia,  possibilmente al  Santos che, però, per sborsare i 10 milioni richiesti dal Milan sta tentennando. Sul felice esito di queste due operazioni, trattandosi di Galliani come uno dei due interlocutori, non dovrebbero esserci dubbi, e al suo ritorno in Italia si inizierà l’operazione di reinvestimento di quanto incassato.
 Il  nome più ricorrente  è   Drogba, prossimo 35 enne, il quale,  dopo la negativa esperienza cinese,  vorrebbe tornare a vivere calcisticamente,  possibilmente con un ingaggio non inferiore a 5 milioni di euro; sorge spontanea una domanda a Berlusconi: ma  Ibrahimovic (4 anni più giovane di Drogba) non era stato ceduto perché costava troppo mantenerlo  e soprattutto perché si voleva fare largo ai giovani che rendono molto e costano tanto di meno  ? E, visto che il giovanissimo El Shaarawy, capocannoniere del campionato è esploso, perché questa marcia indietro ?  Certo, Drogba è pur sempre un “nome” e,  sotto elezioni, un certo effetto lo fa:   in tanti pensano e dicono che forse  è questo il motivo della marcia indietro nella strategia societaria rossonera.

La politica influenza i calcio e viceversa   
Ma  Berlusconi lo conosciamo bene, e quando parla non va mai preso seriamente perché, di lì a poco, si autosmentisce.  “Silvio, resta a Milanello” invocava un patetico striscione nell’ultima giornata di campionato, riferendosi, però,  non al calcio ma alla politica…. nella quale si è rituffato come un giovincello, dimenticandosi che gli anni sono 76.     Purtroppo (per il Milan e i suoi tifosi) il presidente rossonero ha anche altro a cui pensare perché le conseguenze del suo divorzio da Veronica Lario (l’unica che aveva visto giusto sul personaggio, in tempi non sospetti) gli imporranno una redditività mensile minima di ben 3 milioni di euro da girare alla sua ex per il mantenimento secondo i precedenti livelli di vita; lui ne aveva offerti (sempre al mese) “appena”  300mila ed ora forse la disputa, dopo aver chiuso il primo,  continuerà in un secondo tempo, non calcistico ma economico, nei tribunali.

Per quanto riguarda Balotelli,  ultimamente, per la sua vicenda con Raffaella Fico, è  stato ai vertici dei gossip europei, rimanendo freddamente impassibile come se la cosa non lo riguardasse, dinnanzi alla nascita della figlia Pia; finora si è discusso solo di affetti mancati, di delusioni, di sofferenze morali inflitte dal bomber bresciano alla sua ex; passato il clima natalizio siamo certi che inizieranno ben altre rivendicazioni che potranno essere tacitate solo con un sostanzioso assegno di mantenimento della innocente creatura, anch’essa vittima, delle insofferenze del Balo, il quale, a detta di tutti, sta buttando al vento l’occasione per mettere la testa a partito facendo funzionare i piedi come, peraltro, solo lui sa fare.  

 
Altri gossip europei
Diametralmente opposte le notizie sbandierate sull’insuperabile Leo  Messi e sull’incorreggibile  Cristiano  Ronaldo. Il primo avrebbe rifiutato l’offerta di 30 milioni annui netti da parte dell’Anzi, squadra ucraina facente capo a danarosi petrolieri che lo voleva in coppia con  Eto’o;  il “pibe” argentino, ormai naturalizzato catalano, ha preferito dire di no, discutendo il nuovo contratto con il Barcellona squadra per la quale ha riconfermato, ancora una volta, il suo legame affettivo. Su Ronaldo, invece,    sempre più triste e insoddisfatto del trattamento ricevuto dal Real tanto da paventare un ritorno in Inghilterra (meglio se con Mourinho), si è abbattuto il ciclone Nicole Minetti la quale, ha dichiarato d’aver trascorso con lui un weekend a Madrid, una scappatella fatta non solo  di shopping, senza, però, decantare più di tanto le doti di colui  che da più anni è sempre sul podio del pallone d’oro anche se con una sola vittoria…..   Intanto il Psg comunica che…

Il proprio mercato invernale, prima ancora di aprirsi è stato chiuso dall’arrivo di  Lucas, il giovanissimo talento brasiliano, pagato ben 45 milioni , centrocampista pure lui dai piedi d’oro;  l’undici francese continua a fare incetta di campioni ignorando i gregari, i  vecchi portatori d’acqua: qui tutti ingegneri superpagati e nessun operaio salariato.  Quindi, questa del Psg è una “non notizia” perché, con gli sceicchi del Qatar,  siamo alle solite, spendono e spandono come se nulla fosse. E, ormai,  anche loro non fanno più notizia.    

Il mercato di casa nostra
Finora  si è parlato solo di trattative in corso, nomi tanti ma di concluso quasi nulla, (forse Peluso dall’ Atalanta alla Juve, al posto di Lucio, unico flop di Marotta)  in attesa di qualche cessione sui mercati esteri che faccia entrare un po’ di liquidità da reinvestire.  Piuttosto , ha fatto sensazione la notizia che il Cagliari è in arretrato di un paio di mesi nel pagamento degli stipendi: per la serie A questo caso non è da sottovalutare e potrebbe essere un campanello d’allarme.  Se anche le società di calcio della massima cominciano a far pesare  gli stipendi ai propri dipendenti allora vuol dire che la crisi investe chiunque.
Non ci rimane che sperare nel 2013:  Auguri a tutti.

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