Crollo Napoli, Juve a + 9. Milan solitario terzo

La Fiorentina elimina la Lazio. Inter, ora è  crisi

 

ROMA – Proprio niente male come giornata. Di quelle che, forse, potranno lasciare un segno non solo sul seguito del campionato ma anche sull’esito finale, anche se mancano ancora dieci giornate, pari a 30 punti da conquistare. La notizia più rilevante non è tanto la (soffertissima)  vittoria della Juve sul Catania, quanto le sconfitta del Napoli a Verona contro il Chievo seguita a ruota da quelle, casalinghe, della  Lazio contro la Fiorentina e, gravissima,  dell’Inter col Bologna.

Classifica ridisegnata.
La Juventus, contando sulla delicatezza delle partite delle inseguitrici, doveva vincere ed ha vinto, ma quanta sofferenza,  solo a pochi spiccioli dalla fine del recupero finale. Il Catania, come si temeva,  si è dimostrato un avversario ostico ed è stato piegato solo grazie ad una smanacciata   del portiere che ha offerto a Giaccherini l’opportunità di mettere dentro la palla, liberando tutti dall’incubo.  I siciliani hanno protestato perché  sull’azione del gol peserebbero due irregolarità non rilevate dall’arbitro e una, in particolare, avrebbe potuto bloccate il seguito dell’azione che ha, poi,  portato alla rete del successo.  
Ora, a più nove, ma di fatto è come se fossero  a +10 per via egli scontri diretti che favorirebbero i bianconeri in caso di parità di punti finale,  si sta di gran lunga meglio e si può, oltre che osservare tutti dall’alto, anche continuare l’avventura in Champions con meno ansia e più tranquillità.
Per il Catania è importante riprendere a vincere per coltivare il sogno di un buon piazzamento, senza deprimersi, in fondo ha perso contro la prima della classe.

Napoli, sconfitta allarmante.
E’ crisi oppure  la forza e, quindi, i limiti, del Napoli sono questi ?  E’ giusto porsi questo categorico interrogativo, in casa partenopea, dove, dopo aver fallito l’aggancio casalingo della Juve, non era pensabile un’ulteriore battuta d’arresto. Invece, Cavani continua a rimanere a secco, fallendo ieri pure un rigore parato dal portiere avversario,  la difesa becca due gol, uno, bellissimo da lontano e il secondo ravvicinato su azione,  e la squadra non riesce più né a reagire né ad imporsi.
Forse, per Mazzarri, è arrivato il momento di smetterla di citare dati e statistiche che vedevano il Napoli meglio dell’anno scorso in tutti i settori o quasi, e preoccuparsi un po’ di più dei risultati che, di questo passo, tardano ad arrivare e le inseguitrici ormai sono ad un tiro di schioppo. Adesso con il Milan a due soli punti (e lo scontro diretto a S. Siro ancora da giocare), abbandonate le  aspirazioni scudettate, bisogna guardarsi indietro perché il secondo posto vacilla di brutto.  Troppi,  e da troppo tempo, i sintomi di un malessere generale con i tifosi profondamente delusi per non poter pensare che le potenzialità della squadra non erano quelle che si pensava;  si è sbagliato a puntare troppo e solo su Cavani senza chiedersi se la difesa avesse bisogno di qualche adeguato rinforzo già dall’estate.  Ma, poi, siamo sicuri che l’era Mazzarri non sia arrivata al capolinea ?

Milan,  vittorioso, verso Barcellona
Il Milan a Genova, nell’anticipo di venerdì sera ha fatto le prove di quello che gli aspetta martedì a Barcellona, in particolare per quanto riguarda la difesa, sottoposta ad un pressante assedio genoano, concretatosi con diversi tiri verso la porta, dei quali,  alcuni,  bloccati da un Abbiati in serata di grazia,  più uno  finito sulla traversa.  Nonostante la supremazia offensiva genoana, la difesa milanista ha retto bene (e questo lascia ben sperare per lo scontro di Champions…) tranne  nella scomposta, ingiustificata,  reazione di Constant il quale ad un fallo, grave finché si vuole,  ha dato in escandescenze, insolite ed assurde per l’ovattato ambiente rossonero, alle quali, va rimarcato, nessuno dei suoi compagni ha cercato di porre fine, prendendolo per un braccio per  riportarlo negli spogliatoi.
Il Milan ha, comunque, meritato di vincere una partita difficile, spigolosa, dura, se non altro per aver segnato  un gol rocambolesco ma bellissimo  con uno zoppicante Pazzini in attesa di essere sostituito  e raddoppiando, poi, nella ripresa con il subentrante Balotelli,  in contropiede, proprio quando la pressione genoana si faceva maggiormente sentire.
In ogni caso, alla luce dei risultati di ieri, questa vittoria per il Milan significa continuare ad essere in zona Champions, per giunta da solo,   anche se dovesse essere eliminato dal Barcellona….  Qualora, invece, gli dovesse riuscire l’impresa, allora,  tanto meglio, continuerebbe l’avventura e chissà…..

A Genova, l’arbitro il peggiore in campo…..
La direzione di gara di Damato è stata contestatissima dal Genoa, sia in campo che, al 91′, fuori. Infatti, il fischietto pugliese, oltre ad alcuni episodi non influenti, ha lasciato correre su due interventi da rigore in area milanista  e su due fallacci da espulsione di giocatori rossoblu; ma, soprattutto ha dimostrato di non avere in  pugno l’incontro, contribuendo a determinare un clima di tensione che avrebbe potuto avere esiti ben peggiori delle minacce verbali recepite attraverso furiosi labiali dei genoani.  Damato è un arbitro internazionale…

….a Udine pure,  ma la Roma sciupa l’occasione
La Roma ha interrotto la serie di vittorie, fermandosi a Udine dove, dopo essere andata in vantaggio, è stata raggiunta da un’Udinese che si è lamentata parecchio dell’arbitraggio di Guida,  in particolare per un’espulsione fin troppo severa che poteva essere sostituita da un giallo; ma anche i giallorossi hanno avuto da ridire sia per un fallo non sanzionato col rigore sia per altri episodi singoli. Anche ad Udine l’arbitro lascia tutti scontenti  per un uso troppo personalistico dei cartellini dati e/o non dati e, meno male  che, per bocca di Nicchi,  il direttore di gara campano era stato ritenuto un giovane su cui puntare….   

Fiorentina, che partita !
Quello che era stato da tutti definito un vero e proprio spareggio per la zona Champions è finito trionfalmente per la Fiorentina che ha espugnato l’Olimpico di Roma, rifilando alla Lazio una prova di forza notevole condita da uno spettacolo da non lasciare adito a dubbi di  sorta.  La compagine di Montella ha dimostrato di poter competere adeguatamente per il terzo posto, ora che la difesa si è ricompattata e il duo Jovetic-Ljajic opera in simbiosi perfetta. Insieme al Milan, la Viola appare la più seria candidata alle primissime piazze e se il Napoli non si riprende….
Della Lazio si può solo dire che forse ha risentito della stanchezza settimanale nell’impresa tedesca, però non va dimenticato che, nel girone di ritorno, in nove giornate,  la compagine di Lotito  ha raccolto solo otto punti, neppure uno a partita, perdendo ben cinque volte, di cui due volte in casa.
E’ una chiara involuzione che non può essere collegata solo all’assenza di Klose e Pekotivic dovrà approfondire le cause e porvi rimedio al più presto se non vuole staccarsi dalle prime posizioni.

Roma, questo  pari  non ci voleva
Stessa frenata,  anche se con minori danni, per la Roma che è tornata da Udine con un punticino prezioso ma che non è sufficiente per rimanere ancorati al vertice, dopo tre vittorie consecutive che avevano fatto sperare in una rimonta.  Il vantaggio di Lamela aveva illuso che la serie favorevole potesse continuare ma il pari finale ha lasciato l’amaro in bocca anche perché è apparsa discutibile e incomprensibile  la sostituzione di Totti,  con una buona mezz’ora ancora da giocare e fino a quel momento uno dei migliori, con un Osvaldo, rivelatosi di una nullità assoluta. Questa, forse, è la prima vera critica che è stata mossa ad Andreazzoli da quando ha sostituito Zeman ed anche lui dovrà rendersi conto che prima di avvicendare  un nume come Totti è bene pensarci due volte  e magari attendere il 90′ prima di decidere…. Per la Roma, nulla è perduto ma con il Milan a +7  che va a mille e la Fiorentina che non gli è da meno, tutto diventa più difficile.

Zona salvezza
Il Siena espugna Palermo e, a due punti dal Genoa,  si riaggrappa alla speranza mentre per i rosanero le chances di poter rimanere in A sono sempre più esigue, dopo aver perso quest’importantissima sfida per eliminare un avversario diretto.  Anche per il Pescara non è cambiato nulla, neppure dopo il cambio del secondo allenatore, e a Bergamo l’essere andati in vantaggio non è servito perché il cecchino Denis con una doppietta ha ribaltato il risultato.  

Due triplette
Nella giornata si segnalano due  piacevoli triplette. Ibarbo del Cagliari confeziona il risultato contro una Samp stordita da tre reti,  di destro, sinistro e di testa: il colombiano non s’è fatto mancare nulla in questa giornata  per lui indimenticabile.  Il secondo tris è da ascrivere ad un redivivo Amauri il quale punisce oltremodo un bel Torino che, andato in vantaggio con una sola rete quando ne poteva segnare qualcuna in più, si ritrova,  poi, sepolto, nello spazio di 14 minuti,  da una quaterna fulminante.
Chi ha giocato bene per tre quarti di partita e chi in meno d’un quarto d’ora si ricopre di gloria.
Questo è  il calcio !

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