Juve, settima vittoria senza subire gol. Ma la Roma torna a vincere e non molla

ROMA – La Juventus prosegue, imperterrita, la sua corsa ma la Roma, battendo con merito la Fiorentina, le impedisce la fuga; pareggiano a fatica il Napoli e l’Inter davanti ai loro tifosi, aumentando il distacco dalla vetta.

In settimana l’ultimo turno delle coppe europee: ormai acquisito il passaggio al turno successivo dell’ Europa League per Fiorentina e Lazio, mentre, nella Champions, saranno decisivi tutti e tre gli scontri diretti di Juventus, Napoli e Milan. 

Juve, settimo sigillo                                                                                                                            

La Juve passa anche a Bologna e conquista la settima vittoria consecutiva, ancora senza subire gol con Buffon imbattuto da 640 ‘; se si pensa che nelle prime otto giornate i bianconeri avevano incassato dieci reti e nelle ultime sette neppure una, allora si arriva alla conclusione che il punto di forza dell’undici di Conte è tornato ad essere la difesa, il miglior reparto dei due scudetti vinti.  Certo, a Bologna, la Juventus ha avuto di fronte un avversario con dei limiti alquanto evidenti, solo da Diamanti è arrivato qualche pericolo, e per chiudere la partita si è dovuto attendere i minuti finali ma la supremazia bianconera è stata costante e sicura. Un’ennesima prova di forza dei bianconeri. Champions: martedì, a Istanbul, ci sarà il Galatasaray per una partita-spareggio: mentre ai turchi allenati da Mancini necessita solo la vittoria per passare il turno, agli uomini di Conte anche un pareggio qualsiasi consentirebbe la qualificazione. Di conseguenza, è prevedibile che si vedrà la squadra di casa in avanti alla ricerca del gol, però, con l’attuale sistema difensivo bianconero,non è facile andare a rete per qualsiasi avversario. Per quanto possano influire il fattore campo e una situazione ambientale immaginabile, si può essere cautamente ottimisti che “questa” Juve possa rientrare a casa con il passaggio agli ottavi.

La Roma è tornata !                                                                                                                                   

In una partita alquanto delicata, ecco che la Roma, dopo quattro deleteri pareggi, ritorna a vincere e, soprattutto, a convincere. E’ stata una partita veramente spettacolare, vibrante, con un gioco veloce da ambo le parti, con ripartenze mozzafiato, nelle quali, sul fronte giallorosso, Gervinho è apparso nelle vesti di un devastante superman. Alla Fiorentina va riconosciuto il merito d’aver fatto tutto il possibile, quanto a gioco, ma di non essere stata capace di sfruttare adeguatamente le occasioni create anche perché Rossi non è sembrato nella giornata giusta. Gli uomini di Montella erano riusciti anche a pareggiare ma la mossa vincente (o il rimedio ad un errore iniziale) di Garcia è stata l’entrata di Destro, ad inizio ripresa, per colmare il vuoto nella zona centrale dell’attacco che, Ljajic, fuori dal suo ruolo naturale, faticava a coprire. Ora la Roma, con questa prestazione, ha riacquistato fiducia in sé e nella tifoseria e potrà continuare l’inseguimento della Juve con maggiore tranquillità e convinzione, anche perché rimane pur sempre l’unica squadra imbattuta.

Napoli, che delusione !                                                                                                                       

La vittoria di Roma con la Lazio aveva fatto sperare i tifosi partenopei in una risalita di classifica, invece, una giovane e pimpante Udinese ha richiamato tutti alla realtà: il Napoli, seppure due volte in vantaggio, la prima di due reti, si è fatto rimontare incassando tre gol, in casa propria, e, quel che è peggio, alla vigilia della decisiva partita con l’Arsenal per la qualificazione Champions. Questa deludente prestazione, specie nel reparto difensivo, ha annullato quanto di buono erano riusciti a fare Higuain e Pandev e ci si chiede fino a che punto Benitez sarà capace di ricompattare i suoi giocatori in quattro giorni per giocarsi il prosieguo in Europa. Anche i tifosi sono rimasti delusi dal comportamento degli azzurri al punto da fischiarli impietosamente al rientro negli spogliatoi e per il Napoli compromettere il rapporto con la propria tifoseria equivale a perdere un punto di forza di notevole importanza. L’unica maniera per tornare alla normalità rimane, ora, la vittoria sull’Arsenal.

Inter, idem come il Napoli….                                                                                                                 

E’ finito 3-3 il posticipo serale fra Inter e Parma: entrambe le squadre avrebbero potuto vincere ma anche perdere, però a deludere è stata soprattutto l’Inter, al terzo pari consecutivo, la quale è apparsa, ancora una volta, fragile in difesa, frammentaria a centrocampo e basata solo sull’individualità in attacco. In pratica, l’undici di Mazzarri sembra ancora lontano dall’essere squadra e si regge più sugli spunti di pochi singoli, in particolare di Palacio e Alvarez, che sul gioco corale Il Parma, invece, ha fatto una gran bella figura perché, oltre ad avere davanti il realizzatore (Sansone, con una doppietta), ha evidenziato un gioco armonico, veloce, costante, tranne due minuti di follia quando ha incassato due gol, ma, per il resto della partita, quello che ha fatto vedere basta e avanza. Per l’Inter,  persa un’altra occasione per avvicinarsi all’ambito terzo posto che, da quanto manifestato finora, appare piuttosto difficile da raggiungere.

Balotelli  (finalmente) c’é, il Milan no                                                                                               

Il Milan, a Livorno, era atteso alla conferma che il periodo nero fosse passato; conferma che non solo non c’è stata ma, addirittura, si è registrata un’involuzione rispetto alle precedenti due partite quando tutto era andato per il meglio, gioco, gol e risultati. L’unica nota positiva, per i rossoneri, il ritrovato Balotelli che, oltre a colpire una spettacolare traversa, ha messo a segno una doppietta salva risultato, visto che il Livorno, andato in svantaggio nei primi minuti, era riuscito a pareggiare e, poi, a raddoppiare , vincendo, fino a sette minuti dal termine. La prestazione del Milan è stata deludente in tutti i reparti, a cominciare dalla difesa, la solita difesa da brividi, per finire ad un centrocampo incapace di costruire fruttuosamente ben oltre un gioco corto e frammentato: Kakà, è apparso spento, forse perché gli è mancato il partner con cui dialogare. Probabilmente la formazione mandata in campo da Allegri non era proprio la più adatta per aggirare la ragnatela disposta a centrocampo dal Livorno e a nulla sono serviti i cambi effettuati in corsa, quando era ormai tardi. Champions: mercoledì a S. Siro ci sarà l’Ajax a giocarsi la qualificazione e gli olandesi solo vincendo potranno farcela; se di fronte si troveranno il Milan visto a Livorno, molle, lento e senza nerbo, potrebbero riuscire nell’impresa. Ci si augura, quindi, che il Diavolo, riscopra lo spirito europeo che lo contraddistingue in queste situazioni, per evitare l’ennesimo passo falso che avrebbe ripercussioni negative a tutti livelli dopo il  fin qui fallimentare campionato.                                                   

Lazio, è notte fonda.                                                                                                                 

Continua ed è  ormai è acclarata la crisi di vittorie della Lazio, deludente e battuta anche a Torino, dopo una settimana con mille polemiche riguardanti Petkovic, che sembrava in procinto di andare ad allenare la nazionale svizzera; a nulla è servito il faccia a faccia del presidente Lotito con i singoli giocatori e, anche dopo quest’ennesimo passo falso (sesta confitta, di cui tre nelle ultime cinque partite, nelle quali sono stati racimolati appena due punti) l’allenatore smentisce qualsiasi ipotesi di dimissioni. Probabilmente fra Petkovic e Lotito, ognuno aspetta che sia l’altro a decidere…. Il clima è incandescente e, di certo, non favorisce la squadra; per fortuna che, per quanto riguarda l’Europa League, il passaggio agli ottavi è già stato acquisito e la partita di giovedì a Istanbul servirà solo a definire le prime due posizioni, altrimenti….. 

Il Verona riemerge                                                                                                                                 

Dopo quattro sconfitte consecutive, compresa la coppa Italia, il Verona torna a sorridere battendo un’arcigna Atalanta, andata in vantaggio a fine primo tempo, raggiunta a otto dal termine e superata nel finale grazie ad un rigore. Una faticaccia per i veronesi però alla fine sono riusciti a scacciare l’incubo che, invece, fuori casa,  continua a tormentare l’Atalanta sconfitta in sette trasferte  su otto .

Dal centro classifica in giù.                                                                                                          

Spettacolare rimonta del Cagliari che batte il Genoa, in dieci per metà incontro, con una doppietta di Sau dopo un assedio asfissiante per più di un’ora. Sorprendente vittoria fuori casa, è la terza consecutiva, del Chievo che, nella nebbia, supera un Sassuolo nello stadio di Reggio Emilia, appena acquistato dal suo presidente Squinzi e, per questo, contestato sia dai suoi tifosi che da quelli locali della Reggiana.  Lo spareggio salvezza fra Sampdoria e Catania ha visto prevalere, secondo le previsioni, la squadra di casa che ha arrotondato il risultato finale con un eurogol di Gabiadini. Per gli etnei, ancora privi di ben sei titolari,  rimane il fanalino di coda, distante tre punti dal Bologna, quattro dal Livorno, e, con la zona salvezza a cinque, comincia ad essere  dura risalire. 

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