Gli strascichi dell’Europa sul campionato. Quali le conseguenze delle Coppe?

ROMA – La presentazione della sedicesima giornata non può prescindere dagli esiti infrasettimanali delle Coppe europee che, per la Champions, hanno visto l’eliminazione di Juve e Napoli, con il solo Milan a proseguire l’avventura, mentre per l’Europa League, con la già acquisita qualificazione di Fiorentina e Lazio, erano in gioco solo le loro  posizioni finali. In attesa dei sorteggi che ci saranno lunedì prossimo, si ritorna al campionato per ricominciare a  parlare di Coppe dalla seconda metà di febbraio quando inizieranno le partite degli ottavi.

La chiusura del primo turno eliminatorio ha, comunque, lasciato recriminazioni, rimpianti  e amarezze che, per ora, potranno essere leniti solo riprendendo l’aspro ma affascinante cammino del nostro campionato.   

Champions /1:  Napoli a testa alta,  ora l’Inter                                                                                                                                                                

Il rammarico maggiore è stato per il Napoli, che, oltre per la forza dell’Arsenal,  per le rocambolesche coincidenze di risultati,  già prima appariva difficilmente qualificabile. Eppure, nonostante la vittoria in extremis del Borussia Dortmund, sarebbe bastato un altro gol, il terzo, per realizzare quel sogno a priori impossibile. Purtroppo, non  è stata sufficiente una prestazione super degli uomini di Benitez e  gli azzurri continueranno sulla strada dell’Europa League. però, il Napoli, seppure con somma delusione, ha ritrovato immagine e credibilità nei confronti della tifoseria e degli avversari, dopo alcuni, pesanti,  passi falsi in campionato.                                                                                            

Domenica i partenopei avranno modo di confermare da subito la ritrovata vena in un impegno non indifferente,  ospitando al S. Paolo l’Inter,   anch’essa chiamata ad un importante chiarimento,  dopo tre pareggi consecutivi e con un’espressione di gioco non ancora all’altezza di una grande. Partita, alquanto delicata, dunque,  per entrambe le squadre con l’aggiunta dei  due allenatori nelle vesti di ex e con differenti motivi per vincere e convincere. 

 

Champions /2:  Juve, delusione totale  da smaltire col Sassuolo  

Quando ormai, dopo tante traversie meteorologiche, la Juve, a due minuti e mezzo dal traguardo, sembrava avere la qualificazione in tasca, il guizzo di Sneijder mandava tutto all’aria, facendo crollare, ancora una volta,  le ambizioni bianconere in quella Champions alla quale tanto aspiravano squadra e società. Certo,  la Juve è stata sfortunata a ritrovarsi nella polemica bufera di Istanbul e  in un incontro che pure un cieco avrebbe compreso che non poteva essere giocato, però, come, peraltro, ammesso, onestamente dallo stesso Conte, la Juve la qualificazione l’aveva pregiudicata  sprecando punti col Copenaghen e l’atto finale ha solo costituito da conferma che il suo proseguimento sarebbe stato l’Europa League.  Ma, visto che la finale di questo torneo si disputerà a Torino, chissà che lo stesso  non sia un segno del destino e  che la delusione Champions  di oggi   non  venga assorbita,  a maggio, con i bianconeri a giocarsi il titolo in casa propria….  

Intanto, per riprendere il cammino tornando al campionato, domenica alle 18,30, arriva il Sassuolo e questa potrebbe essere l’occasione favorevole per tornare alla serenità, dopo avere, però, preso bene le contromisure per bloccare Berardi e Zaza, le due giovani punte emiliane, di proprietà juventina, che sicuramente faranno di tutto per mettersi in mostra dinnanzi alla propria casa madre….

 

Champions /3: Milan qualificato ma ecco subito la Roma 

Confermando la tradizione, il Milan, proprio la squadra italiana più malmessa delle tre, è riuscito a qualificarsi, nonostante abbia giocato per due terzi di partita in dieci per l’espulsione di Montolivo.   E’ stata una sofferenza prolungata ma, alla fine, i rossoneri hanno superato il turno. Questo positivo esito dovrebbe comportare, oltre a sicuri, notevoli,  benefici economici (circa  8 milioni) nelle esangui casse milaniste,   anche un differente approccio all’interno della società dopo i fermenti delle ultime settimane. Inoltre, la strenua e forzata difesa applicata contro l’Ajax ha fatto riscoprire una insolita compattezza nella squadra, nella quale un sorprendente Balotelli si è sacrificato al punto tale da risultare fra i migliori in campo.  Questa sarà l’atmosfera nella quale lunedì sera il Milan affronterà la Roma e  si spera che la ritrovata fiducia possa essere espressa anche in un incontro che, da quanto visto finora in campionato,  si presenta piuttosto arduo per i rossoneri.  Ma la stessa Roma, nonostante il probabile rientro di Totti e  sul ritrovato entusiasmo dopo la bella vittoria sulla Fiorentina,  non deve comunque, prendere sotto gamba questo Milan, il quale, a S. Siro, aspetta sempre di disputare, contro una grande, quell’incontro-riscatto che e possa risollevarlo dalle numerosi deludenti prestazioni viste finora. Garcia, dando per scontata la vittoria juventina, non può, comunque,  permettersi rallentamenti. Un Milan-Roma tutto da vedere, dunque. 

 

Europa League /1:  Ok, Fiorentina prima, ora sotto col Bologna 

La Viola ha portato a termine brillantemente l’impegno europeo conquistando il primo posto ma ora , in campionato, ha necessità di cancellare subito il passo falso di Roma, in casa  contro il Bologna, penultimo in classifica e affamato di punti. Per l’undici di Montella l’occasione  favorevole per  approfittare di un eventuale passo falso dell’Inter a Napoli  e  per salire ai piani alti.

 

Europa League /2:  Lazio, fallito il primato, opportunità  Livorno                                                                               

La Lazio, al contrario della Fiorentina,  non è stata in grado di superare il Trabzonspor nell’ultima partita-spareggio per il primo posto,  all’Olimpico,  dinnanzi a quegli infreddoliti  tifosi presenti i quali, dopo una sonora fischiata,  se ne sono tornati a casa ancora  delusi per quanto visto in campo.

Per i biancazzurri, è crisi di gioco ma anche crisi societaria perché continua il balletto con  Petkovic: forse sarebbe il caso di chiarirsi definitivamente, senza rinviare sempre alla partita successiva per assumere decisioni. Ora si rimanda al Livorno che dovrebbe costituire da vittima sacrificale ultime (quattro partite tre sconfitte e un pari) ma se Petkovic, forse non solo per colpe sue, alla Lazio ha fatto il suo tempo, sarebbe meglio per tutti sostituirlo anche perché, da tanto non si vince più e in classifica si va sempre più giù. 

 

Verona -Catania una conferma per due                                                                                                      

Umori contrapposti dal nord  al profondo sud.  Il Verona, tornato al successo dopo tre domeniche di stasi, vuole riprendere a volare alto e scende fiducioso in Sicilia per approfittare della crisi del Catania, relegato all’ultima posizione. Fra gli etnei, però, finalmente ci sarà  il rientro di  tre o quattro dei   sei  titolari finora assenti  e questa tanto attesa novità dovrebbe consentire più fiducia nei propri mezzi.  Entrambe le squadre se la giocheranno all’ultimo respiro ma i locali anche di più.

 

Scontri di centroclassifica: decideranno i cannonieri ?                                                                                                                        

Udinese-Torino:  decisivo lo scontro dei singoli attaccanti Di Natale per i padroni di casa e Cerci  

per gli ospiti. L’Udinese ancora non è riuscita a decollare sui livelli degli anni passati, mentre il Toro che non perde da tre partite è al vertice del centroclassifica e vuole rimanerci. 

Genoa-Atalanta: anche qui l’esito potrebbe essere condizionato da quanto riusciranno a combinare  Gilardino e Denis, punte diamanti delle due compagini. Importante per l’Atalanta invertire la rotta fuori casa visto che anche negli ultimi tre incontri ha sempre perso.

Parma e Cagliari  sono a pari punti e gestiscono una posizione di assoluta tranquillità di classifica e, pur non avendo autentici cannonieri come le altre compagini, possono affidarsi anche loro ad attaccanti dal piede fatato come Cassano, che pensa sempre alla nazionale,  e il giovane prodotto locale Sau che domenica scorsa ha matato il Genoa con una doppietta.    

 

Chievo-Sampdoria: la mano dei nuovi mister                                                                                                                                            

Non solo un punto separa la squadra veronese da quella della Lanterna ma anche il recente redditizio andamento manifestato dall’arrivo di Corini (infilate tre vittorie) che ha consentito ai veronesi di risalire dall’ultima posizione della classifica. Positive, però,  anche se in misura inferiore quanto a punti,  le risultanze del ritorno in casa blucerchiata di Mihajlovic;  di conseguenza si attende di verificare quale delle due squadre si sbarazzerà dell’altra per allontanarsi dalla zona calda. 

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