Siamo tutti con te, Schumi

ROMA – Sono già trascorsi quattro giorni da quella domenica infernale che ha stravolto la vita di uno dei volti più importanti e familiari della Formula 1: Michael Schumacher. Il sette volte campione del mondo è rimasto vittima di un incidente atroce accaduto domenica scorsa sulle piste del Meribel, nelle Alpi francesi.

Schumi aveva degli sci noleggiati ed era lì in vacanza per fare una piacevole sciata col figlio Mick e con degli amici. Una volta partiti per la loro “passeggiata”, Schumacher rimane dietro il gruppo per controllare meglio i bambini sulla pista del Monte Saulire (2.783 m.); quando all’improvviso una delle bambine cade nella fredda neve e Michael si precipita immediatamente ad aiutare l’amica del suo figlioletto, spostandosi di venti metri al di là del tracciato. Dopodiché quel che è successo non è ancora chiaro; l’ipotesi è che Schumacher, essendosi ritrovato su quella neve fresca tra le piste “Biche” e “Mauduit”, non abbia visto le rocce imbiancate che gli avrebbero fatto perdere l’equilibrio. Una tragica fatalità: secondo il Bild, quotidiano tedesco, l’incidente è avvenuto fra le 10:50 e le 11:00 e Michael oltre al casco indossava altre protezioni, senza le quali oggi non vi sarebbero state molte speranze di salvezza. Ritornando alle dinamiche dell’accaduto, il Bild scrive, citando le parole della portavoce dell’ex pilota Sabine Kehm, che Schumi non scendeva troppo velocemente perché aveva appena toccato una roccia coperta che gli avrebbe rallentando l’andatura. Successivamente, riferisce sempre la Khem, sarebbe finito su un’altra roccia che non aveva visto e avrebbe perso il controllo. “Che sia poi caduto su un’altra roccia è stata una grande, grande sfortuna, non era troppo veloce, era una normale manovra in curva”. Per cercare di spiegare meglio l’accaduto, su iniziativa dello stesso Bild, è stato ricostruito in video, grazie alla collaborazione di un maestro di sci, il percorso effettuato quel giorno dal campione di F1. E in effetti nel punto in cui è avvenuta la caduta c’è un breve tratto che separa le due piste che molti utilizzano come scorciatoia. Un attimo nel posto sbagliato: il campione è ricoverato da quattro giorni nell’ospedale di Grenoble, circondato dall’affetto di familiari, amici e fans. Le sue condizioni restano stazionarie: è in coma farmacologico dopo due interventi chirurgici subiti per eliminare gli ematomi al cervello. Infatti i medici nutrono molte speranze in un recupero, anche se non si sbilanciano sul futuro. Non rilasceranno nuovi bollettini medici a meno che non vi siano novità significative, preferendo dedicarsi al proprio lavoro. E, in questa fredda notte che precede il suo quarantacinquesimo compleanno, non ci resta altro che sperare in una sua ripresa “accelerata” per tornare alla pole position della vita.

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