SAN PAOLO – Jenson Button è sfuggito ad un agguato armato a San Paolo, a poche ore dal Gp del Brasile di Formula 1 che si disputa sul tracciato di Interlagos.
Il pilota inglese della McLaren-Mercedes, campione del mondo in carica, era in auto quando ha subito l’aggressione da parte di un commando di 6 uomini armati. Button stava rientrando in hotel dopo la giornata di prove e qualifiche: solo la prontezza del suo autista, un agente armato, ha evitato guai peggiori. L’auto di Button si è fatta largo nel traffico ed è arrivata rapidamente all’hotel del pilota. A bordo del veicolo, c’erano anche il padre, il manager e il preparatore. La McLaren ha diffuso una nota dopo il drammatico episodio. “Sabato sera, nel ritorno dal circuito di Interlagos a Morumbi, uomini armati hanno provato ad assalire la vettura che trasportava Jenson Button. Nessuno, tra Jenson e gli altri passeggeri, ha riportato danni. La McLaren-Mercedes ha messo a disposizione di Jenson, e del suo compagno Lewis Hamilton, veicoli blindati e guidati da agenti di polizia che sono armati e addestrati. L’agente che guidava la macchina di Jenson -ha precisato il team- ha reagito immediatamente con tecniche evasive e si è fatto rapidamente largo nel traffico, portando Jenson e gli altri passeggeri lontano da ogni pericolo fino all’arrivo in hotel”. Button al momento non ha rilasciato dichiarazioni ufficiale sull’accaduto. Avrebbe soltanto definito l’autista che lo ha salvato un’autentica leggenda.