Rugby. Torna la Sei nazioni. Obiettivo 120mila spettatori

ROMA – Obiettivo 120mila. Tanti sono gli spettatori che la Federazione italiana rugby si aspetta di portare allo stadio Olimpico di Roma per le due sfide ‘casalinghè del Sei Nazioni 2014, presentato oggi nel salone d’onore del Coni.

Quest’anno, infatti, il calendario prevede due gare interne: il 22 febbraio contro la Scozia e il 15 marzo contro l’Inghilterra. La prevendita sta camminando, ha spiegato il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi. «Allo stato attuale abbiamo 90mila biglietti venduti per le due gare. Abbiamo l’obiettivo perlomeno di arrivare a 120mila spettatori, con una media di 60mila per gara. L’Inghilterra tira di più ma la Scozia è comunque una gara importante, c’è la possibilità di confrontarci e di poter portare a casa un risultato positivo». Tra i tifosi della Nazionale ci sarà sicuramente anche Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, che ha anche confermato di aver saltato «poche gare» del torneo in questi ultimi anni. Ha parlato dell’importanza di esserci «da tifoso e soprattutto da presidente, tentando di essere utile alla comunità del rugby, alla squadra e all’evento». Presente per il Comune di Roma l’assessore allo Sport, Luca Pancalli, subito chiaro nel comunicare di non avere a disposizione «buone notizie dal punto di vista del sostegno a iniziative importanti come queste. Ho preso però l’impegno per organizzare in Comune un incontro con il sindaco Marino per approfondire la situazione dell’organizzazione del Sei Nazioni. Attraverso l’organizzazione del Torneo si risottolinea la grande vocazione della città di Roma a organizzare grandi eventi sportivi. Una vocazione che la Capitale ha avuto da sempre». Pancalli ha ribadito: «Non siamo in grado di mettere sul piatto grandi investimenti, stiamo tentando di fare qualcosa comunque di importante, cioè mettere in moto meccanismi virtuosi tali da collegare i grandi eventi anche a quelli meno importanti per usarli come traino anche per immaginare una crescita della società. Stiamo istituendo una cabina di regia che possa produrre virtuosismi. L’amore dei romani verso il Sei Nazioni è autentico». A ridosso delle gare, quindi dal mattino fino al tardo pomeriggio/serata, il Foro Italico sarà ‘vestitò a festa con il Terzo Tempo Peroni Village: scorrerà birra a fiumi, come nelle tradizioni di questo sport senza alcuna conseguenza di ordine pubblico. E ci sarà tanta musica, dal vivo e per ballare sui vari palchi del villaggio per una festa che coinvolgerà tutti: vincitori e vinti, ma solo sulla carta. (Dire)

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