35° °Régates Royales Cannes. Tre donne diverse tra loro ma accomunate da un’unica passione: la vela

CANNES – Una velista innamorata della vela, Florance Artaud, è stata “ la piccola fidanzata dell’Atlantico”, nel 1990 ottiene il record della traversata dell’Atlantico del Nord in solitaria, è stata la prima donna a vincere la sfida della celebre Route de Rum, poi successivamente affronterà un’altra dura prova la traversata transpacifica.

” La vela mi ha salvata” dice Florance “ ho iniziato a 17 anni dopo un grave incidente stradale, che non mi permetteva di lavorare o di fare altri sport, ma solamente la vela e ho pensato, ma è straordinario farò vela!  “ “ Da allora non ho più abbandonato questo sport, fino all’età di 36 anni quando è nata mia figlia”. La vela è stata per me una splendida avventura, nel cuore sono nomade, ho veleggiato in tutto il mondo, in numerose isole”.” Amo soprattutto navigare in solitario perché provo delle emozioni con la mia Argade, che è ormeggiata a Marsiglia, io adoro partire da sola le sensazioni che provi quando tu sei sola e navighi sono davvero molto intense”. “Mi piace arrivare nei porti in Italia, adoro l’Italia e gli italiani, quando arrivi nei porti sono sempre molto premurosi con una donna! !”. “Arrivata alla mia età, ” prosegue la velista” “desidero comunicare e diffondere la passione per la vela, sto pensando a un progetto per una regata nel Mediterraneo da Marsiglia, fino a Monaco, facendo tappa anche a Roma, sarà per sole donne, voglio trasmettere e portare loro il sogno di libertà e avventura, l’amore per la vela che è soprattutto amore per la libertà”.

Yula Sambuy è un’altra donna impegnata nelle Régates di Cannes Trophée Panerai, appassionata di vela, soprattutto d’epoca, armatrice di Wianno Senior, uno splendido sloop aurico . Le s’illuminano gli occhi, quando parla di questo sport. “E” mio padre ex ufficiale di marina”, racconta “che mi ha trasmesso l’amore per la vela” “Ho iniziato all’età di 17 anni, a quell’età ho cominciato a fare le mie prime regate” 

“Uno dei ricordi più belli quando mio padre mi ha messo al timone della barca in mezzo a enormi onde e ho timonato la vela da sola e avendo come solo punto di riferimento il faro di Caprera. ” 

“Alcuni anni dopo” prosegue Yula “durante la Luis Vuitton Cup ho incontrato l’uomo, che è diventato mio marito Mauro Piani, anche lui velista e da allora condividiamo questa passione insieme a nostro figlio”.  Una passione che è anche una professione. I due coniugi con Federico Nardi, uno dei maggiori esperti di barche d’epoca, hanno portato in Italia un pezzo di storia americana, una barca il Wianno Senior “knockabout” “ gironzolare”, costruita nel 1914 sulla costa meridionale di Cape Cod in Massachussets, idonea a  navigare nelle difficili condizioni di forti venti e correnti e frequenti bassifondi, non segnalati.

Lo Wianno Senior è nota agli americani per essere stata la barca del Presidente Jon F. Kennedy. L’imbarcazione gli era stata regalata dal padre per il suo quindicesimo compleanno e nei week-end , sulla celebre barca, adesso al Musei of yachting in Newport, corteggiava Jacqueline Kennedy. Il Wanno Senior è uno sloop aurico di 25 piedi, largo 8 piedi con chiglia di rovere zavorrata e una deriva mobile di legno. Yula Sambuy e suo marito si sono innamorati di questa barca.“ Abbiamo ottenuto la licenza di costruzione per l’Europa” racconta “ e abbiamo iniziato a produrre e commercializzare il Wanno Senior in Italia”. “ Il nostro obiettivo è fare conoscere le straordinarie caratteristiche nautiche di questa elegante barca agli italiani, quest’anno è in competizione qui a Cannes nella classe Spirito of tradition,ma l’anno prossimo vorremmo tornare alle Règates Royales con una sua classe barche auriche” 

 

La terza velista protagonista che abbiamo incontrato alle Regates Royales Trophée Panerai è Marie Tabarly , figlia di Eric Tabarly, un lupo di mare, un eroe francese della vela scomparso nel mare d’Irlanda, mentre navigava verso la Scozia a bordo di Pen Duik, mitica barca con la quale nel 1964  vinse la transatlantica in solitaria, con record di traversata dell’Atlantico in  soli 10 giorni, è stato un uomo che è ancora una leggenda per aver messo la Francia sulla barca a vela. Marie va in barca a vela dal’età di 4 anni. E’ una bella ragazza creola, che non ama molto parlare di sé, ma in lei traspare la stessa passione per la vita e la libertà del padre. Per lei la vela è soprattutto sport tecnica e competizione. Alle Régates Royales gareggia con Mariska un vintage yack . “ Mi piace molto Mariska perché è una barca moderna, super efficiente e naviga bene anche in condizioni difficili e ho un superequipaggio e un ambiente molto tecnico, per me elementi fondamentali per fare buona vela”. “Mariska mi sta dando molte soddisfazioni abbiamo appena ricevuto qui alle Régates il terzo premio Trophèe Panerai” prosegue la Tabarly, fare vela è a volte molto faticoso” è un lavoro” dice “ Très fisique”. Mostra le sue mani, che parlano da sole e ci ricordano la filosofia del padre Eric che in qualsiasi condizione atmosferica, non utilizzava nessun tipo di cintura di sicurezza e diceva “la sana paura di cadere in mare rende forti le mani”.

 

 

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