Roma. Chiusura grande cocomero

ROMA – La notizia che il Grande Cocomero – l’associazione che si ispira all’opera di Marco Lombardo Radice e al grande lavoro svolto da medici, operatori e volontari dell’Istituto di Neuropsichiatria Infantile di via dei Sabelli – possa chiudere i battenti per le esose pretese economiche del Comune di Roma, mi colpisce e mi addolora.

Al Sindaco e alla società Romeo che opera su mandato del Comune sembrerà piccola cosa, ma per chi conosce la città il Grande Cocomero non evoca solo un bellissimo film, ma la storia vera di chi ha innovato il campo della neuropsichiatria infantile, aprendo le porte dei reparti, organizzando le uscite dei ragazzi nella città, affrontando le cause del disagio e ricercandole nella condizione sociale e nei conflitti familiari. Ora il Comune di Roma procede contro l’Associazione – che compie quest’anno il suo ventennale – dando prova di insensibilità e insipienza.

Ai ragazzi, ai volontari e agli operatori possiamo dire che per noi, per la nostra idea di città la loro esperienza è un valore aggiunto da difendere e tutelare e non una pratica burocratica da utilizzare per le casse comunali.

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