Roma, il canile Muratella chiude, animalisti, cittadini e internauti si mobilitano

L’appello su Change.org contro la chiusura

ROMA – Il 31 gennaio 2016 chiude, a meno di improvvisi capovolgimenti, lo storico canile romano di Muratella, che da 14 anni accoglie e accudisce oltre 2000 cani e gatti che provengono da Roma e dintorni. Il Comune di Roma, infatti, non è ancora riuscito ad emanare un bando per la gestione del canile e, di proroga in proroga, alla fine ha deciso di chiudere la struttura, la più grande d’Europa, in cui operano un centinaio di lavoratori garantendo il soccorso, la cura, la rieducazione e l’affidamento in adozione di tutti gli ospiti. 

Durissimo il comunicato dei lavoratori alla fine della conferenza stampa che si è tenuta lunedì 25 gennaio: «Da qui i cani non si muoveranno se non per le adozioni. Se qualcuno del Comune si presenterà qui per prendere anche un solo cane noi fisicamente impediremo questo trasferimento nelle strutture private. Se vogliono un problema di ordine pubblico perché hanno deciso di risolvere così la situazione, lo avranno». 

Intanto il 29 gennaio, a meno di decisioni dell’ultimo momento, verranno conclusi i rapporti lavorativi con i dipendenti dell’associazione A.V.C.P.P. proprio per la mancata proroga di Roma Capitale. «Ma noi non ci arrendiamo – continua il comunicato – Come già detto ci opporremo con tutte le forze ai trasferimenti dei cani nelle strutture private e siamo in attesa di un incontro, promesso per mezzo stampa, con il Prefetto Tronca per garantire continuità al servizio e la tutela di tutti i posti di lavoro. Ma non aspetteremo all’infinito e se domani non avremo fissato un incontro nella giornata di mercoledì, metteremo in campo tutte le pratiche necessarie per porre con forza al governo della città la tutela e il rispetto di un servizio di pubblica utilità, contro la privatizzazione della gestione dei cani di Roma Capitale e contro il licenziamento di 100 operatori e operatrici. In conferenza stampa abbiamo ricevuto la solidarietà di molti cittadini e cittadine. Abbiamo chiamato in causa Movimenti, Sindacati, Partiti Politici e Associazioni Animaliste. Abbiamo invitato ad esprimersi sulla vicenda dei canili e più in generale sulle privatizzazioni la rete del Diritto alla Città, il CRAP (comitato romano per l’acqua pubblica),Serenetta Monti della rete delle municipalizzate e sindacalista USI, il Partito della Rifondazione Comunista, Loredana De Petris (Senatore e membro della commissione affari costituzionali), Stefano Fassina (Sinistra Italiana), Silvana Denicolò (M5S), Salvatore Bonadonna (Sinistra Italiana), Tiziana Torrisi (LAV lega anti vivisezione) e Pierpaolo Cirillo di Animalisti Italiani oltre che lavoratori e volontari di tutti i canili di Roma».

Nel frattempo anche la rete si mobilita. E change.org lancia una campagna di raccolta firme per contrastare la chiusura e spingere il Comune di Roma a prendere una decisione e, possibilmente, salvaguardare l’esperienza che fino ad oggi ha contraddistinto il canile di Muratella. «I cittadini di Roma – si legge nella petizione – saranno privati di un servizio che garantisce la salute pubblica con il contrasto alle malattie trasmissibili dagli animali alle persone (prima fra tutte la rabbia), la lotta agli abbandoni di animali e il recupero comportamentale dei cani strappati alle mafie dei combattimenti. Le istituzioni del soccorso pubblico, come i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato perderanno un luogo di reperimento di cani da utilizzare per servizi di pubblica utilità. Tutto questo sarebbe un danno enorme al benessere di cani e gatti, ai lavoratori, ai cittadini e alle istituzioni. Con questa petizione le chiediamo di annullare la decisione, di non chiudere il canile e di trovare la soluzione che garantisca la legalità, l’interesse pubblico, il benessere dei cani e dei gatti e di fermare il licenziamento dei 100 lavoratori». 

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