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Basilica di San Pietro in Vincoli. A maggio Paolo De Matthaeis esegue Frescobaldi
ROMA - La Basilica di San Pietro in Vincoli è uno dei luoghi più raccolti e suggestivi del cuore di Roma, tuttavia forse pochi addetti ai lavori sanno che è anche luogo di ritrovo per gli amanti della musica “alta”, quella che dal vivo si può ascoltare in preziose occasioni.
Roma musica. A Maggio riparte la rassegna pomeridiana “L’Organo di Mosè” con Gerolamo Frescobaldi
A Montecitorio la «Callas al Pianoforte»: Rossana Tomassi Golkar interpreta “La Norma” di Bellini - Bacalov
Il Pianoforte solista accompagnato dall'Orchestra si sostituisce alla voce per far rivivere i valori di un classico intramontabile
A Roma alla Basilica di Sant'Agnese: "Gloria", un giovane e nuovo Händel
Domenica 8 Dicembre alle 20.30 presso la Basilica di Sant'Agnese fuori le Mura in via Nomentana 349, i solisti della Cappella Musicale Costantina presentano "GLORIA" di G.F.Händel e altre triosonate
Sala Umberto. Musica classica la domenica mattina 24 novembre – 5 aprile
ROMA - Si rinnova anche quest’anno il ciclo di appuntamenti di Domenica Classica, composto da cinque matinée domenicali di musica classica e cameristica, sotto la direzione artistica del Maestro Lorenzo Porta del Lungo.
A Roma concerto barocco: due Flauti per Vivaldi per i concerti Lorenesi
Sabato 23 Novembre a San Nicola dei Lorenesi alle ore 20.30 le flautiste Ece Koyuncu e Marija Strackaite, accompagnate dai solisti della Cappella Musicale Costantina con Paolo De Matthaeis all’organo positivo, si esibiranno in un emozionante concerto barocco.
A Roma concerto al femminile nella chiesa di San Nicola dei Lorenesi
Le voci di Yuri Yoshikawa, Namiko Okano, Giulia Patruno, Asaki Kurihara, Chiara Valsecchi e tante altre eseguiranno la Messe Basse di Gabriel Fauré
Alla Scuola Marymount e alla basilica di San Camillo di Roma il Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart
Pazzie d’amore
Nel 1978 Claudio Scimone e i Solisti veneti presentarono a Verona, in occasione del trecentenario della nascita di Antonio Vivaldi, l’Orlando Furioso con un cast eccezionale.
Tre dischi che fecero storia – e che fino a poco tempo fa erano difficilmente reperibili – sono nuovamente in commercio grazie alla WCJ (Warner Classic & Jazz).
Un dramma in tre atti su libretto di Grazio Braccioli, in scena al Teatro Sant’Angelo di Venezia nel 1727, tributa a Vivaldi successo e lo rivela impresario abile operista. Il barocco rivisto delle vicende cavalleresche del paladin di Francia è un tema avvincente che contiene tutti gli ingredienti per una storia appassionante e surreale. L’Amore è un sentimento che porta, se vissuto con esasperazione, alla follia e Orlando, sulle corde di Marilyn Horne, è un pupo pirotecnico carico di una forza naturale che vive la sua pazzia farneticando un dramma imminente.
I Solisti Veneti commentano gli interventi dei personaggi con precisione tramite colpi d’arco improvvisi, regalando una intensa emozione oggi rara in tante esecuzioni “filologiche”. L’organo s’alterna al clavicembalo nella gestione dei recitativi foriero di guerra e passione in un sapiente mosaico di scene fantastiche, commentate da una musica a programma che richiama echi noti e cori che, talmente ben riusciti, saranno riutilizzati, dallo stesso Vivaldi, in altre rappresentazioni.
Solisti eccellenti come Lucia Valentini-Terrani, Victoria de los Ángeles e Sesto Bruscantini, coordinati da Claudio Scimone direttore e concertatore dell’opera, ruotano intorno ad Orlando in un turbinio d’azioni dal sapore cavalleresco.
Furioso, innamorato, pazzo è l’animo del guerriero che alberga in ognuno di noi in un Vivaldi squisitamente moderno e attuale, eroe unico nel suo genere.
Musica classica: protagonista il madrigale erotico. "Si che io vorrei morire"
Scrivere di morte fa sempre attualità, specialmente in questi giorni dove tutti fanno a gara nel misurarsi in sentimenti di umanità senza confini. La notizia veloce e bombarola che piace tanto ai giovani capaci di condividere piatti di pasta, feste e atti osceni ha bruciato ogni senso pudico e ha succhiato senza pietà ogni possibilità d’immaginazione. Così siamo sbattuti, pubblicati, deturpati e decapitati con una bella tutina rossa in nome dell’Internet – l’unico vero Dio che tutti adorano.