PESCARA – «Purtroppo non ci sono novità. Ho chiesto al maresciallo che segue le indagini delle notizie, ma anche loro non sanno nulla. I carabinieri dicono che hanno girato la sfera di cristallo da ogni lato e non ne vengono a capo. Loro stanno lavorando con grande impegno».
È questo l’appello di Mario Straccia, il padre di Stefano, il ragazzo di 24 anni di Pescara scomparso mercoledì pomeriggio mentre faceva footing lungo la riviera. «Non ha dato alcun segnale – ha detto il padre ai microfoni di TGCom – Mio figlio era un ragazzo dolce, di poche parole ma bastava uno sguardo per capire che era uno specchio limpido senza ombre. Gli amici di Pescara sono stati di una generosità impressionante. Chiunque sappia qualcosa lo comunichi ai carabinieri». Nel frattempo questa mattina i sommozzatori dei carabinieri di Pescara hanno scandagliato il fiume Pescara alla ricerca del giovane universitario di appena 24 anni. Ma per ora le ricerche hanno dato esito negativo. Intanto, presso il porto turistico «Marina di Pescara» si terrò una fiaccolata dei parenti e degli amici
«Roberto era un ragazzo senza grilli per la testa, aveva progetti positivi. Escludiamo l’allontanamento volontario e il suicidio». È quanto hanno affermato i genitori. «La nostra preoccupazione è stata immediata perchè Roberto è un tipo preciso sugli impegni e se ritarda lo comunica per tempo»: sono le uniche parole pronunciate alla stampa da Mario e Rita Straccia, i genitori del giovane, che invitano chiunque sappia qualcosa a collaborare. «Su questa vicenda ci siamo fatti ogni tipo di idea – hanno affermato gli amici del 24enne scomparso -. Escludiamo assolutamente un allontanamento volontario ed escludiamo anche un malore in strada o un rapimento, perchè sicuramente qualcuno se ne sarebbe accorto. L’ipotesi del suicidio non la prendiamo neanche in considerazione. Il giorno della scomparsa non c’è stato nulla di strano: siamo tornati dall’università, poi Roberto è andato a correre e al suo rientro avremmo dovuto fare la spesa per una cena con gli altri amici». Gli amici di Straccia hanno lanciato anche un appello alle forze dell’ordine in merito ad un cappello ritrovato nella zona della pineta del capoluogo adriatico, che potrebbe essere quello indossato dal 24enne: «facciano subito l’esame del dna – hanno detto i ragazzi – così da verificare se sia il suo o meno». La fiaccolata, organizzata per «continuare a sperare» e per far sì che l’attenzione sulla vicenda resti alta, prenderà il via oggi pomeriggio alle 17 davanti al Porto turistico di Pescara. Il corteo percorrerà il tragitto fatto dal giovane prima di sparire. Per l’occasione a Pescara arriverà da Moresco anche un pullman, che trasporterà gli amici marchigiani del 24enne.