Lusi. Il tesoriere resta in carcere. Il Riesame conferma no alla scarcerazione

ROMA – Il senatore Luigi Lusi deve restare in carcere. Il tribunale del riesame di Roma ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dell’ex tesoriere della Margherita indagato per l’ammanco da oltre 25 milioni dalle casse del partito.

I pubblici ministeri si erano detti favorevoli alla concessione degli arresti domiciliari per Lusi.La misura, nel caso, sarebbe dovuta essere eseguita in un convento abruzzese. I difensori del parlamentare non avevano formalizzato l’istanza al giudice delle indagini preliminari in attesa della decisione del riesame. Il tribunale della libertà è stato investito dal caso dopo
l’annullamento con rinvio da parte della Cassazione il 31 luglio scorso. Nei giorni successivi il gip Simonetta D’Alessandro ha confermato la custodia cautelare in carcere.

Lusi è in cella a Rebibbia dal 20 giugno scorso, dopo il via libera al suo arresto pronunciato dall’aula del Senato. Le accuse nei suoi confronti sono di associazione a delinquere e
appropriazione indebita. Nella vicenda è coinvolta anche la moglie del parlamentare, la signora Giovanna Petricone, e due commercialisti.

Condividi sui social

Articoli correlati