LECCE – L’aveva presa a calci e pugni e quando lei si era accasciata a terra lui l’ha calpestata con atroce violenza fino a ridurla in fin di vita. Oggi il suo compagno 32enne è stato arrestato a Lecce agli agenti della squadra mobile, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Vincenzo Brancato.
La donna era stata ricoverata d’urgenza lo scorso 16 dicembre all’ospedale «Vito Fazzi» di Lecce per le gravissime lesioni riportate a seguito dell’aggressione. La vittima – spiega la questura di Lecce – era arrivata al pronto soccorso con una frattura pubica bilaterale e dell’ala sacrale sinistra, la rottura del femore in tre parti e una lesione della vescica, giudicata guaribile in 130 giorni. La vittima ha raccontato al personale della squadra mobile che al culmine di un litigio avvenuto in casa, il suo convivente, l’avrebbe spinta in camera da letto e dopo averla fatta cadere per terra, avrebbe iniziato a saltare sopra il suo corpo, calpestandola con violenza.
A nulla erano serviti i pianti del figlio di 5 anni e l’invito disperato a fermarsi della madre della donna, che era in casa in quel momento. L’uomo si era fermato solo dopo aver ridotto quasi in fin di vita la propria compagna che, grazie all’intervento di un vicino di casa, attratto dalle urla, è stata accompagnata al pronto soccorso. Agli investigatori, la sorella della vittima ha raccontato che le percosse e gli atti intimidatori duravano da tempo, ma la donna non aveva mai trovato il coraggio di denunciarle per timore di ritorsioni.