NEW DELHI – Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò accusati per la morte di due pescatori indiani, sono rientrati in India dopo il permesso speciale per le feste natalizie e hanno restituito i passaporti.
Sbarcati di primo mattino con un volo dell’Aeronautica militare a Kochi, in Kerala, i due Fucilieri di Marina sono stati accompagnati in auto alla Corte Distrettuale di Kollam, una sessantina di chilometri più a sud rispetto alla città portuale. Lì hanno consegnato i passaporti e hanno firmato un affidavit davanti al giudice P D Rajan con cui hanno affermato di essere rientrati in anticipo rispetto alla scadenza del 10 gennaio fissata dal tribunale, ha riferito l’emittente Ndtv.
Dopo l’espletamento di tutte le formalità, il magistrato ha prorogato il permesso di soggiorno per i due militari fino al 13 maggio 2013 e gli ha chiesto di comparire nuovamente davanti alla corte il 15 gennaio. È stato inoltre disposto lo sblocco delle garanzie bancarie per 60 milioni di rupie, pari a 826 mila euro, fornite dall’Italia come cauzione. Da parte italiana la speranza è che ora si acceleri la sentenza della Corte suprema indiana chiamata a pronunciarsi sulla giurisdizione del caso e che potrebbe disporre che vengano processati in Italia, riconoscendo che l’incidente avvenne in acque internazionali. In serata, con un altro viaggio di tre ore in auto, i due marò sono tornati all’albergo di Fort Kochi in cui risiedono in stato di libertà vigilata e da cui erano partiti il 22 dicembre. Per loro rimane l’obbligo quotidiano di firma in un commissariato.