Rapito e subito liberato l’italiano nello Yemen

ROMA – Un funzionario italiano che lavora presso le Nazioni Unite è stato rapito nello Yemen. La Farnesina, che ha divulgato la notizia, sta seguendo il caso e ha già attivato “tutti i canali”. 

Stando alle prime informazioni, un commando di miliziani ha sequestrato a Sanaa due occidentali che lavorano presso la rappresentanza dell’Onu nello Yemen: lo hanno riferito fonti della polizia locale. Gli ostaggi sarebbero un diplomatico italiano e una donna, forse una sua assistente, sulle cui identità non è peraltro stato fornito alcun dettaglio. Il rapimento è avvenuto nel quartiere di Hada, nel sud della capitale. Malgrado si tratti di una zona sottoposta a intensa sorveglianza, in quanto sede di numerose ambasciate  straniere, gli aggressori avrebbero intercettato e bloccato il veicolo su cui viaggiavano i due, costringendoli a scendere per poi portarli via.  Nello Yemen i sequestri sono da anni una costante emergenza. Solo dalla fine di gennaio risultavano esservi già stati catturati tre europei: un ceco, un britannico e un tedesco, tuttora prigionieri. 

Fortunatamente il sequestro è durato poco tempo. L’uomo infatti sarebbe stato liberato.

 

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