BOLOGNA – Prima ha inferto due fendenti mortali alla convivente di 50 anni e poi ha cercato di suicidarsi piantandosi lo stesso coltello a serramanico vicino al cuore, ma non è morto. Anzi, è riuscito a prendere il telefono e chiamare il 118 per poi essere trasportato all’ospedale Maggiore per essere operato d’urgenza. Il dramma si è consumato nell’appartamento della vittima, in via Primodi a Bologna.
A quanto si è appreso il bolognese e la convivente, originaria della Repubblica Dominicana dopo una relazione vissuta tra alti e bassi si erano lasciati. Tuttavia l’uomo 45enne, domiciliato con la madre nel Bolognese, non si sarebbe rassegnato alla fine di questo rapporto e così in mattinata si era recato a Bologna per parlare con la donna e, forse, tentare di salvare la loro relazione. Nell’appartamento della vittima non sono stati rinvenuti segni di colluttazione nè di effrazione: la donna, quindi, avrebbe fatto entrare volontariamente l’ex partner. L’accoltellamento è avvenuto nella camera da letto, unica zona dell’appartamento in cui sono state rinvenute tracce di sangue. La vittima – senza precedenti, proprio come l’uomo – viveva nella casa in zona Sant’Orsola-Malpighi insieme al figlio ventenne mentre la figlia vive all’estero, in Germania. Nel caseggiato di via Primodì non si sono sentite urla e litigi da parte dei vicini di casa della donna. La vittima, sempre secondo quanto si è appreso, sarebbe dovuta andare, in serata, ad una festa con le vicine di casa. Sul posto per tutti i rilievi del caso sono intervenuti i carabinieri alla presenza del pm di turno Antonella Scandellari.