E’ morto George Michael, icona del pop britannico

LONDRA – George Michael, al secolo Georgios Kyriacos Panayotou nato da padre greco-cipriota e madre inglese, se ne è andato mentre tutto il mondo ascoltava le canzoni che lo avevano reso celebre. Quelle dedicate al Natale che avevano icoronato la sua fama: “Last Christmas”, pezzo memorabile degli Wham degli anni 80.

George Michael è morto a 53 anni nella sua casa di Londra. Con circa 100 milioni di dischi venduti, è uno degli artisti musicali britannici di maggior successo, nella madrepatria e all’estero, molto famoso anche negli Stati Uniti d’America dove è seguito da oltre un milione di fans. Degli Wham!, fondati col suo socio Andrew Ridgeley, non faceva più parte da almeno trent’anni ma, da solista, la sua fama era accresciuta ancor più. Anno orribile questo 2016. La musica mondiale ha perso uno dopo l’altro David Bowie, Prince, Leonard Cohen, Paul Kantner, Keith Emerson e Greg Lake, e solo un giorno fa Rick Parfitt degli Status Quo. Ed oggi George Michael. L’idolo delle ragazzine era arrivato al successo negli anni ottanta diventando uno dei personaggi pop più importanti del decennio. Tra musica dark ed elettronica si era fatta spazio questa nuova melodia fatta di capelli cotonati e buoni sentimenti. Pop leggerissimo nato dall’idea di George Michael ed Andrew Ridgley. 

Con i Duran Duran e gli Spandau Ballet condividevano il podio del pop britannico dell’epoca. Quando il duo raggiunse il massimo del successo Michael scelse la carriera da solista. Cominciò nel 1986 con un duetto con Aretha Franklin. Amava le luci del palcoscenico e, soprattutto in concerto, sapeva come portare il pubblico dalla sua parte. Leggendarie le performance allo stadio di Wembley con Elton John e al tributo per Freddy Mercury, quando cantò in maniera magistrale “Somebody to love”. Nel ’96 un album biografico, “Older”. Poi le collaborazioni con Withney Houston, Stevie Wonder e molti altri. Nel 1999 l’album di cover “Songs from the last century” e poi un ultimo album di brani originali nel 2004, “Patience”. Ma non solo musica. Nel 1998 l’arresto a Los Angeles per atti osceni in luogo pubblico. Nel 2006 e nel 2010 i problemi con alcol e cannabis. Vanno ricordate le innumerevoli prese di posizione contro la politica di Margareth Thatcher ma anche contro quella di Tony Blair sull’Iraq, le molte battaglie in difesa dei diritti dei gay e anche la partecipazione al Live Aid e al Mandela Day. 

Michael aveva avuto lunghi periodi in cui si era eclissato, per poi tornare sul palco. Uno dei motivi dei suoi alti e bassi era legato ai problemi con la droga, che lo portarono anche in tribunale e in carcere. Nel 1998 venne arrestato per “atti osceni” in una toilette del Will Rogers Memorial Park di Beverly Hills, in California. Michael ebbe rapporti con donne e disse ai propri familiari di essere bisessuale, prima di dichiararsi pubblicamente gay e combattere alcune battaglie in favore dei diritti degli omosessuali. Nel 2006 e nel 2010 i problemi con alcol e cannabis. Vanno ricordate le innumerevoli prese di posizione contro la politica di Margareth Thatcher ma anche contro quella di Tony Blair sull’Iraq, le molte battaglie in difesa dei diritti dei gay e anche la partecipazione al Live Aid e al Mandela Day. La morte di George Michael chiude un anno terribile per la musica popolare, iniziato con la fine di David Bowie , seguito poi da altri mostri sacri come Prince, Leonard Cohen e Greg Lake.

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