Nastri d’Argento sotto la lente d’ingrandimento

TAORMINA – Sono stati appena assegnati a Taormina i Nastri d’argento, prestigioso premio del sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici dei quali è presidente Laura Delli Colli. Vediamo, una per una, curiosità e motivazioni sui vincitori.

 “Only God Forgive” (Solo Dio perdona) western thriller ambientato in Asia,  il nuovo progetto cinematografico del regista Nicolas Winding  Refn, vincitore con “Drive” del Nastro d’Argento per il miglior film extra europeo, ha un produttore italiano: Fulvio Lucisano. Lo ha anticipato lui stesso a Taormina dove ha ritirato simbolicamente il premio essendo il distributore per l’Italia di “Drive”. “L’ho visto al Festival di Cannes – ricorda il produttore – sono rimasto emozionato dal romantico svolgimento della storia d’amore dei due protagonisti e ho fatto di tutto riuscendoci per farlo vedere anche agli spettatori italiani”. “Only God Forgive” conferma il sodalizio creativo tra  Nicolas Winding  Refn e Ryan Gosling protagonista anche di “Drive”, inspiegabilmente  non candidato all’ultima edizione degli Oscar.
Come pensate che a Francesco Bruni sia venuta l’idea di utilizzare come soggetto e titolo del suo film il termine gergale “Scialla!”? A forza di sentire da ben tre anni i due figli adolescenti, come tutti i loro coetanei, ripetere in continuazione “scialla” per dire stai sereno.  Il neo regista (che lo vede regista esordiente e vincitore come tale del Nastro d’Argento) ha precisato però che non vuole abbandonare il suo ruolo primario, quello di sceneggiatore.

Non poteva che essere Domenico Procacci (Fandango) ad aggiudicarsi il Nastro d’Argento per il miglior produttore, per lo straordinario impegno produttivo in “Diaz” di Daniele Vicari, film non facile, che vorrebbe sensibilizzare non solo l’opinione pubblica ma anche le istituzioni, che ha ricevuto anche altri due Nastri per il montaggio di Benni Atria e per il sonoro in presa diretta di Remo Ugolinelli e Alessandro Palmerini.

Il Nastro d’Argento per la commedia è andato a “Posti in piedi in Paradiso” di Carlo Verdone che con ironia ha evidenziato le difficoltà familiari e lavorative dei padri separati dei nostri tempi.

Per la seconda volta nella storia del Sindacato giornalisti cinematografici sono stati assegnati due Nastri d’oro: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo hanno ricevuto il riconoscimento che nel 1996, per festeggiare il cinquantesimo compleanno dei Nastri d’Argento, andarono a Michelangelo Antonioni, Sophia Loren e Alberto Sordi.
Per un singolare compleanno un Nastro d’Argento è andato ai fratelli Vanzina. Carlo, infatti che condivide il premio con il fratello Enrico  ha compiuto 60 anni di set. Non come produttore naturalmente, ma come attore. Aveva un anno, era il 1952, quando debuttò davanti alla cinepresa in “Totò e le donne”, diretto dal loro famoso padre Steno.
Non ci ha sorpreso il Nastro d’Argento che è stato assegnato a Paolo Sorrentino regista del miglior film 2012, per “This must be the place”, il Nastro d’Argento per la migliore sceneggiatura è andato a “Romanzo di una strage” di  Marco Tullio Giordana, Stefano Rulli e Sandro Petraglia metre a Ferzan Ozpetek e Federica Pontremoli è stato assegnato il Nastro d’Argento miglior soggetto per  “Magnifica presenza”.
Per gli attori, le migliori interpretazioni sono state, secondo il verdetto dei giornalisti cinematografici, quelle della “coppia Pinelli” di “Romanzo di una strage” Pierfrancesco Favino – Michela Cescon e di Micaela Ramazzotti per “Posti in piedi in Paradiso” e “Il cuore grande delle ragazze” di Pupi Avati e a Marco Giallini, il più votato tra i non protagonisti grazie a “Posti in piedi in Paradiso” e “A.C.A.B.” di Stefano Sollima, due ruoli in due film molto diversi che confermano l’ecletticità nelle interpretazioni dell’attore. Francesco Favino, ha vinto anche per “A.C.A.B” ed è stato scelto, inoltre, come il  Personaggio dell’anno 2012, un premio che si affianca ai Nastri d’Argento, dallo scorso anno, con Persol, e che considera, oltre le candidature ufficiali, anche altre performance della stagione, dal ruolo drammatico de “L’Industriale” di Giuliano Montaldo ad uno dei tre padri separati di “Posti in piedi in Paradiso”.
Un anno d’oro per Favino che sarà anche il Presidente della sezione Orizzonti nella prossima edizione del Festival di Venezia. Prevedibile sin dalla vigilia il Nastro d’Argento per il Miglior film europeo a “The Artist” di Michel Hazanavicius già premiato agli Oscar con cinque statuette. I premi tecnici sono stati assegnati per la fotografia di Luca Bigazzi e per la scenografia di Stefania Cella un altro Nastro d’Argento a “This must be the place” di Paolo Sorrentino.

I costumi anni quaranta di Alessandro Lai hanno vinto per “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek, e hanno “vestito” tra gli altri Giuseppe Fiorello – non più “Beppe” ha tenuto a sottolineare lui stesso “ è stata la magnifica eleganza che mi ha regalato Lai a spingermi a tronare ad essere Giuseppe”. Dal palcoscenico del suggestivo scenario del Teatro Antico di Taormina  ha accennato  quindi “vecchio frac” uno dei grandi successi di Domenico Modugno che impersona nella miniserie di Riccardo Milani. A dare il volto a  Franca Gandolfi  attrice e moglie di Modugno è Kasia Smutniak che sedeva in platea tra i tanti illustri ospiti e presentata da Fiorello.

Il Nastro d’Argento per la migliore canzone originale è andato Michele von Buren (affascinante signora, molti leggendo il suo nome spesso pensano che sia un uomo come lei stessa ci ha spiegato sorridendo)  insieme ad Andrea Guerra  per “Love is requited”, che significa l’amore corrisposto, l’autrice del testo ci ha detto: “ ho voluto giocare con le parole, unrequited love, che significa l’amore non corrisposto, non vissuto, questa volta volevo che l’amore fosse corrisposto ed è cosi che è nata la canzone love is requited”  inglese trapiantata a Roma, gallerista, amante dell’arte e paroliera per passione. La canzone è interpretata da ELISA per “Un giorno questo dolore ti sarà utile” di Roberto Faenza.
Tra le novità il premio Biraghi che è tornato a Taormina è andato ad Andrea Osvart che già nel 2004 aveva condotto la serata dei Nastri d’Argento e ad Andrea Bosca, ci sono state anche due menzioni speciali per ai ragazzi dell’anno, Filippo Pucillo per “Terraferma” e Filippo Scicchitano per  “Scialla!”.  I Nastri d’Argento si sono svolti nella serata del 30 giugno condotti da Stefania Rocca.
Il Nastro d’Argento è una manifestazione organizzata -dal 1946- dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBAC, main sponsor BNL Gruppo Bnp Paribas.
La serata della premiazione andranno in onda su Raiuno il 14 luglio in seconda serata.

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