Istat. Boom disoccupati. Sono quasi 3,2 milioni. Crisi in area euro

ROMA – Peggiorano ancora i dati sul lavoro. Sono, infatti,  quasi 3,2 milioni i disoccupati in Italia. Secondo la stima provvisoria dell’Istat, a settembre il numero dei disoccupati è salito a quota 3milioni 194mila, in aumento dello 0,9% rispetto al mese precedente (+29mila) e del 14% su base annua (+391mila). Viene così toccato un nuovo massimo per i senza lavoro in Italia. Anzi, un record  negativo che non si presentava dal 1977. 

Crisi in area euro 

Ma anche nel resto d’Europa la situazione non è migliore.  A settembre Eurostat ha contato infatti 19 milioni 447 mila disoccupati nell’Unione valutaria, e se dal mese precedente sono 60mila in più nel confronto su base annua si tratta di quasi un milione di persone in più 996 mila, pari ad un più 5,4 per cento sul numero di disoccupati.

Peraltro guardando all’intera Unione europea, salita a 28 membri con l’ingresso della Croazia, si evidenzia come l’incremento dei disoccupati, che totalizzano 26 milioni 872 mila, sia praticamente interamente imputabile all’area euro, visto che risultano 61 mila in più su base mensile e 978 mila in più su anno: sono cifre quasi speculari a quelle dell’Unione monetaria.

Tra i paesi di tutta l’Ue a 28, i livelli di disoccupazione più alti si registrano in Grecia (27,6%), Spagna (26,6%) e Croazia (17,2%). L’Italia, con la disoccupazione salita al nuovo massimo del 12,5 per cento a settembre, secondo i dati precedentemente pubblicati dall’Istat, si piazza al nono posto su 18 paesi tra chi registra i valori peggiori. All’opposto i tassi di disoccupazione più bassi si registrano in Austria (4,9%), Germania (5,2%) e Lussemburgo (5,9%).

Federconsumatori, segnali allarmanti

Il nuovo record della disoccupazione al 12,5% rivela chiaramente il grave stato in cui versa l’economia italiana. Particolarmente preoccupante il livello raggiunto dalla disoccupazione giovanile, salita al 40,4%. “Si tratta di un segnale estremamente allarmante che il Governo non può e non deve continuare a sottovalutare.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef. L’occupazione è un nodo centrale che il Governo deve necessariamente affrontare se vuole avviare una reale ripresa economica del Paese. L’attuale andamento occupazionale, infatti, incide negativamente sul potere di acquisto delle famiglie, sulla domanda di mercato e, quindi, sulle dinamiche dell’intero sistema economico.

Per interrompere questa grave spirale depressiva è necessario ed urgente avviare misure che siano realmente in grado di rilanciare gli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, operazioni fondamentali per la ripresa dell’occupazione, in particolare quella giovanile.

È indispensabile riportare al centro dell’azione politica gli interessi del Paese e dei cittadini, facendo ogni sforzo necessario per far ripartire l’economia, incentivando la crescita e l’occupazionale e sostenendo il potere di acquisto delle famiglie.

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