Meridiana, trattativa fallita. Si apre fase ministeriale

ROMA – Ieri a Roma, presso la sede del MISE, si è conclusa negativamente la prima fase di incontri fra azienda  e sindacati sulla vertenza Meridiana. Si apre ora la fase degli incontri presso il Ministero, con 30 giorni rimasti per evitare i licenziamenti.

“Durante questi primi 45 giorni, in particolare per la categoria degli Assistenti di Volo, non si è registrato alcun passo avanti a causa della posizione del management Meridiana, del tutto bloccato sul dualismo aziendale, su un numero gonfiato di esuberi e senza offrire alcuna alternativa”, riferisce Francesco Staccioli, dell’Esecutivo USB Lavoro Privato.

Prosegue il sindacalista: “All’opposto, l’USB ha presentato uno schema del tutto alternativo, basato sull’assunto legittimo, oltre che di semplice buon senso, di unificazione delle realtà del Gruppo. Ciò attraverso l’applicazione di part time e strumenti di solidarietà, nonché delle prospettate ricollocazioni presso Qatar Airways, con benefici per l’occupazione evitando discriminazioni, oltre che un minor costo economico e sociale a tutta la collettività”.

“I numeri inchiodano impietosamente la differenza tra i due schemi,  – evidenzia Staccioli – con l’evidenza del tentativo in atto da parte della dirigenza Meridiana di avere mano libera sui licenziamenti, gonfiando i numeri e discriminando i più anziani, approfittando del termine ultimo per l’accesso ai due anni aggiuntivi a carico del Fondo Straordinario Trasporto Aereo, per costringere i lavoratori ad auto-licenziarsi. Di fatto, un ricatto con i soldi dei contribuenti”.

“Chiediamo che il governo intervenga per impedire questa vera e propria mattanza a cui si contrappone una possibile e realistica soluzione di un problema industriale. Siamo sicuri che Qatar Airways voglia tutto questo?”, conclude il rappresentante USB.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe